500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA Sessione unica
venerdì 22 marzo 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)
[Gioacchino Giuseppe Serangeli (Roma 1768 - Torino 1852)], Arte e relazioni sociali
[Gioacchino Giuseppe Serangeli (Roma 1768 - Torino 1852)]
Arte e relazioni sociali
Carteggio costituito da dieci lettere autografe firmate
Venti pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 10
Pittore neoclassico, allievo di Jacques Louis David e al servizio di Napoleone Bonaparte, che gli commissionò varie opere a celebrazione di vari eventi legati al suo impero, come, ad esempio il dipinto 'Napoleone riceve i deputati dell'Esercito dopo la sua incoronazione', 1808, Versailles. È ammesso all'Accademia Reale di pittura e scultura nel 1790. Pochi anni dopo entra nella cerchia degli allievi di Jacques Louis David ed è subito molto stimato dal suo maestro che gli procura lavoro. Nello stesso anno infatti riceve come suo primo incarico ufficiale l'esecuzione di una copia del Marat assassinato. Ormai considerato artista francese piuttosto che italiano, incontra Silvio Pellico che ritrae in un dipinto di paesaggio. Nel 1828 si trasferisce a Torino dove lavora come pittore della corte sabauda. Ampio, interessante carteggio costituito da dieci lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 1817-1844, tutte indirizzate al rinomato pittore neoclassico. Tra i vari corrispondenti: Giuseppe Gullini, il Conte Carelli de Bassy, François Fréderic Lemot, il Conte di Montelivet Marthe-Camille Bachasson. Le missive (per un totale di 20 pagine in-8, vertono su questioni artistiche, e costituiscono un interessante corpus denso di notizie relative all'arte, alla vita e alle relazioni sociali del pittore durante il lungo periodo vissuto in Francia. Riportiamo un passo a puro titolo esemplificativo. "Monsieur, vous avez du recevoir par l'intermediaire de Madame la Baronne de Barante qui a bien voulu s'en charger, la somme de mille francs, prix d'un paysage que j'ai été charmé de pouvoir placer dans la collection du Roi. S.M. l'a vu avec d'autant plus de plaisir, que votre nom lui a rappelé des tableaux d'histoire qui figurent au Palais de Versailles dans la Galerie du Consolat et de l'Empire...".