LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA Sessione unica
martedì 27 febbraio 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)
Stefano Bruzzi (1835 - 1911) Asino
Stefano Bruzzi (1835 - 1911)
Asino
Olio su tavola
29,7 x 18,5 cm
Altre iscrizioni: al verso, residuo di iscrizione "tra malor"
Elementi distintivi: al verso della tavola "5" a penna in cerchio, "119" a matita e "19" a pennarello sul telaio
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Nativo del piacentino, nel 1854 si trasferisce a Roma, dove conosce Stefano Ussi e Nino Costa, con cui visita e riproduce in diverse opere la campagna romana e il Lago di Nemi. Si trasferisce poi a Bologna e in seguito a Milano. Dal 1874 è a Firenze dove frequenta i maggiori esponenti della corrente artistica macchiaiola: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Filippo Palizzi, Serafino De Tivoli, Gerolamo Induno, Vincenzo Cabianca, Vito D'Ancona e Domenico Morelli. Nel 1886 torna definitivamente a Piacenza, dove gli viene assegnata la cattedra di Figura presso l'Istituto di Belle Arti Gazzola succedendo a Bernardino Pollinari; successivamente ne viene nominato direttore. Tra i suoi allievi figurano Virgilio Fassi, Nazareno Sidoli, Ernesto Giacobbi e Angelo Martini. Nel 1888 si aggiudica il Primo premio all'Esposizione di Bologna con Il ritorno dal mercato; la sua fama raggiunge presto estimatori esteri grazie all'amicizia con il pittore Arnold Böcklin. Nel 1897 espone alla Biennale di Venezia.