Lotto 317 | Emidio Pacifico Mazzoni (Ancona 1834-1880), Giurisprudenza Italiana

Bonino - Via Filippo Civinini 21-37, 00197 Roma
500 anni di autografi Sessione unica
giovedì 14 settembre 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)

Emidio Pacifico Mazzoni (Ancona 1834-1880), Giurisprudenza Italiana

Emidio Pacifico Mazzoni (Ancona 1834-1880)
Giurisprudenza Italiana
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Di Casa 14 aprile 1874
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1

Lettera autografa firmata dal giurista Emidio Pacifici Mazzoni. Intraprese gli studi giuridici nell’Università di Camerino, dove si laureò ad honorem nel 1857. Si trasferì a Roma dove conseguì il diploma di avvocato della Rota romana. Pacifici Mazzoni collaborò con il 'Giornale del Foro' diretto da Bartolomeo Belli mettendo a punto la sua prima impresa editoriale: il 'Dizionario domestico di legislazione e giurisprudenza civile commerciale amministrativa e penale', sottotitolato per l'uso dei parroci, magistrati e segretari comunali. Sfumata l’occasione di una nomina a professore di diritto commerciale a Siena, tentò di ottenere la cattedra di diritto romano nell’Università di Bologna ma il posto andò invece a Filippo Serafini, già professore a Pavia. La facoltà giuridica bolognese, nel 1869, propose che la cattedra vacante di introduzione alle scienze giuridiche e storia del diritto fosse conferita a Pacifici Mazzoni senza concorso. Nel 1869, divenne professore straordinario di diritto romano a Modena per l’anno 1869-70. Nel 1870 furono istituite nuove cattedre, presso l'Università La Sapienza di Roma, e fu chiamato Pacifici-Mazzoni, che divenne una delle figure eminenti del decollo culturale della Sapienza. La qualifica di professore ordinario di codice civile gli venne conferita il 27 agosto 1872.
Nel 1876 venne designato consigliere di Stato nella sezione di grazia e giustizia. Il 29 aprile 1877, infine, Pasquale Stanislao Mancini lo nominò consigliere della Cassazione di Roma. Lettera autografa firmata circa un nuovo progetto editoriale, datata "Di Casa 14 aprile 1874" diretta ad un "Chiarissimo collega ed amico Preg.mo", l'avvocato, giurista e politico italiano Pasquale Stanislao Mancini, la cui figlia, Grazia Pierantoni Mancini, sposò a Firenze il Pierantoni. "Debbo recarmi a Torino per ordinare colla Un. Tip. Torinese la pubblicazione di un giornale giuridico. Vuole onorarlo del suo nome? Mi manda il titolo di uno o più suoi lavori da pubblicarsi in avvenire a suo bell'agio? Attendo analoga risposta dal suo genero e mio amico Pierantoni...". Una pagina in-8.