Lotto 191 | Raffaello Barbiera (Venezia 1851 - Milano 1934), Milelli - Carducci - Musset - Heine - poesia giovane - Corriere della Sera

Bonino - Via Filippo Civinini 21-37, 00197 Roma
500 anni di autografi Sessione unica
giovedì 14 settembre 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)

Raffaello Barbiera (Venezia 1851 - Milano 1934), Milelli - Carducci - Musset - Heine - poesia giovane - Corriere della Sera

Raffaello Barbiera (Venezia 1851 - Milano 1934)
Milelli - Carducci - Musset - Heine - poesia giovane - Corriere della Sera
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: il 25 del 1894, Venezia
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1

Scrittore e giornalista, nel gennaio 1876 Eugenio Torelli Violler (che allora dirigeva il quotidiano 'La Lombardia') lo chiamò a Milano a far parte della costituenda redazione del nuovo quotidiano, 'Il Corriere della Sera', che stava fondando; vi rimase come redattore dal primo numero (5 marzo 1876) fino al 1882, e continuò poi per più anni la collaborazione letteraria. Bella lettera giovanile autografa firmata, datata 'il 25 del 1894, Venezia', diretta al poeta e garibaldino Domenico Milelli (come riporta nota a matita blu di altra mano). "Grazie infinite pel prezioso ricambio. Io già conoscevo i suoi versi, ma non erano fra' miei libri. Nella sua limpida onda veggo riflesse le iridi del Musset e dell'Heine, che sono i poeti di noi giovani, ma l'onda è sua; e freme armoniosa, limpida e cara. Io non le fo' formale promessa di parlar pubblicamente de' suoi versi, perché non so se la potrei mantenere. La letteratura non è l'anima delle occupazioni della mia vita: non è la stoffa che mi copre: è piuttosto un sorriso fra le noje di cure amministrative, è frangia che mi adorna. L'amico Costanzo ha aspettato per ben quattro mesi una mia breve recensione sulle sue ottime poesie nella Gazzetta di Venezia; l'illustre Massarani ne ha aspettati cinque: aspetta ancora un mio giudizio il Carducci. Nulladimeno, darò a leggere i suoi versi a' miei amici (alle amiche no, perché potrebbero storcere il nasino a qualche poesia un po' troppo realista) e sono sicuro che i suoi bei versi piaceranno...". Tre pagine in-8, su bifolio.