500 anni di autografi Sessione unica
giovedì 14 settembre 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)
Eugenio di Savoia - Carignano (Parigi 1816 - Torino 1888), Ringraziamenti, Angelo Carlevaris, Vittorio Grimaldi, Pubblica sicurezza, Fondo per il culto
Eugenio di Savoia - Carignano (Parigi 1816 - Torino 1888)
Ringraziamenti, Angelo Carlevaris, Vittorio Grimaldi, Pubblica sicurezza, Fondo per il culto
Insieme di tre documenti manoscritti (due dei quali recanti firma autografa)
Una pagina in-4
Firma/data: Torino 13 gennaio 1859; Torino, addi 8 dicembre 1860; Firenze 21 Luglio 1866
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Carteggio di tre documenti in parte manoscritti, due dei quali recanti firma autografa di Eugenio di Savoia - Carignano, personaggio di spicco nella corte sabauda e nel Risorgimento, nominato da Carlo Alberto luogotenente nella guerra contro l’Austria del 1848 e successivamente uomo di riferimento di Vittorio Emanuele II. Militare e membro della famiglia reale nel 1825 Carlo Alberto lo chiamò a Torino per farlo educare nel collegio dei gesuiti, e più tardi lo integrò nei diritti di principe del sangue. Il 29 marzo 1849 ebbe il titolo di altezza reale. Destinato alla marina da guerra, ne divenne comandante generale nel 1844. Fu luogotenente del Regno durante le Guerre di Indipendenza (1848-1849, 1859 e 1866), reggente in Toscana (marzo 1860) e luogotenente a Napoli (gennaio 1861). Negli ultimi anni della sua vita presiedette la Commissione generale di difesa dello Stato e il Consorzio nazionale. Il lotto si compone di tre documenti: una bella lettera a carattere personale firmata da Eugenio di Savoia-Carignano, datata 'Torino li 13 gennaio 1859'; una lettera patente datata 'Torino, addì, 8 dicembre 1860' con cui Eugenio di Savoia-Carignano, in qualità di luogotenente generale di Vittorio Emanuele II, nomina tale Angelo Carlevaris delegato di circondario di II classe (documento privo di autografi). Infine chiude il lotto una seconda lettera patente redatta a 'Firenze il 21 luglio 1866', durante il breve periodo in cui Firenze divenne capitale d'Italia, in cui Eugenio di Savoia-Carignano, sempre in qualità di luogotenente generale di Vittorio Emanuele II, nomina Vittorio Grimaldi direttore capo di divisione nel Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti, la patente riporta la firma di Eugenio di Savoia-Carignano e del Ministro di Grazia, Giustizia e dei Culti Francesco Borgatti.