Lotto 80 | Giambologna (Douai, 1529- Firenze, 1608) (da un modello di) Cristo morto

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800 Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800
martedì 19 settembre 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)

Giambologna (Douai, 1529- Firenze, 1608) (da un modello di) Cristo morto

Giambologna (Douai, 1529- Firenze, 1608) (da un modello di)


Cristo morto





Bronzo patinato


Probabilmente XVII secolo


Misure: 32x27x7 cm





Giambologna si dedicò al soggetto del Crocifisso delineando un nuovo "canone" in cui proporzione ed equilibrio si sostituiscono alla rappresentazione del dolore.(Avery)





Realizzò alcuni Cristi di notevoli dimensioni:





1)Per il Duca Guglielmo V di Baviera quale dono diplomatico da parte del Granduca Ferdinando I, dimensioni al naturale, ora nella chiesa di San Michele a Monaco.





2)Convento della SS. Annunziata a Firenze, cappella della Madonna del Soccorso, suo sacello famigliare, pressoché identico al precedente.





3)Convento Santa Maria degli Angiolini, Firenze, dono del maestro alla confraternita insieme ad un Battista, 46,8 x 37,2.





4)Convento di San Marco, cappella Salviati, tratto dal precedente , ma probabilmente rifinito dal Susini, 45,8 x 36,3.





5)Altro esemplare pressoché identico per il Duomo di Siena.





Questi sono i pi√π importanti, tutti realizzati verso la fine del XVI secolo.





La fonderia di Giambologna produsse anche molti Cristi in bronzo ed argento da usare come dono diplomatico o per devozione privata. La critica ha stabilito che il pi√π delle volte venivano prodotti da collaboratori, soprattutto da Antonio Susini o da un suo assistente specializzato. Questi presentano misure domestiche, intorno ai 30 cm.





Riguardo al Cristo qui presentato, inoltrarsi in dispute attributive è in questa sede impossibile.


Possiamo altresì dire che il nostro Crocifisso potrebbe appartenere senz'altro a questa tipologia di produzione giambolognesca per identità di modello, qualità esecutiva, bella patinatura e dimensioni.





Da notare la bella testa reclinata coperta da splendidi riccioli inanellati anche nella parte posteriore del capo.


Le unghie delle mani poco rifinite.





Bibliografia


Patricia Wengraf, with contributions by Denise Allen, Claudia Kryza-Gersch, Dimitrios Zikos and Rupert Harris, Renaissance and Baroques from the Hill Collection, Paul Hoberton Publishing, London, 2014, pp.158-163.