Lotto 62 | Antonio Susini (1558-1624) Da un modello di Giambologna Scuola di Cristo

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800 Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800
martedì 19 settembre 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)

Antonio Susini (1558-1624) Da un modello di Giambologna Scuola di Cristo

Antonio Susini (1558-1624) da un modello di Giambologna (scuola di)


Cristo





Probabilmente XVII secolo


Bronzo, patina trasparente rossastra,


tracce di patina nera


23x20,5x5


Piccola mancanza alla frangia del perizoma.





Catalogare i Crocifissi usciti dalla fonderia del Giambologna, o da quelle che a lui si ispiravano, rappresenta uno dei misteri del creato. Le innovazioni stilistiche apportate al soggetto dal grande scultore si diffusero in Toscana per tutto il Seicento, almeno.





Lungi dall'idea di azzardare attribuzioni a grandi nomi, si segnala una decisa somiglianza con opere pubblicate dello scultore, fornendo uno stimolo di riflessione per il collezionista connoisseur.





Noi conosciamo il corpus dei Crocifissi di grandi dimensioni prodotti dalla fonderia del Giambologna (SS.Annunziata, Santa Maria degli Angiolini, Convento San Marco...), da questi modelli aulici vennero fatte riduzioni per il culto domestico o per regali diplomatici.


La produzione di questi oggetti veniva realizzata dal Susini, o da qualche lavorante specializzato, presentando piccole varianti.





Questo gruppo, il cui modello è il crocifisso di Santa Maria degli Angiolini, Autografo del Giambologna, presenta quasi universalmente corpo piuttosto allungato, perizoma stretto molto tirato, annodato sul fianco destro, ed una testa importante inanellata di capelli. Il Cristo presente al lotto n.80 appartiene a questa tipologia.





Altra tipologia è quella derivante dal piccolo Cristo in argento della Santa Casa di Loreto. Questo presenta un perizoma meno teso, che si insinua fra le cosce generando una sorta di triangolo. Annodato sul fianco destro si conclude con una fusciacca morbida e lunga.





Nella scuola del Giambologna i perizoma variano mantenendo delle costanti. Il crocifisso qui presentato si colloca all'interno di questi parametri ed ha un panneggio stretto e tirato, che si annoda sull'anca destra.





Due modelli presenti nella collezione di Michael Hall si avvicinano molto a quello presentato in questa sede. Charles Avery li attribuisce ad Antonio Susini. Anche il nostro ha il panneggio basso e teso e si annoda in modo analogo.





Entrambi condividono col nostro una bella patina lucida e rossastra. Finissima lavorazione della testa e dei piedi. Realistica rappresentazione del costato. Mutilo di un pezzetto della fusciacca.





Con le dovute cautele del caso, lo proponiamo come opera della scuola di Antonio Susini, probabilmente XVII secolo.





Bibliografia


Charles Avery- Michael Hall, Giambologna Sculptor of the Medici, Somogy Editions d'art, Parigi, 1999, scheda 25 e 26





Floriano Grimaldi-Massimo Masci, Giambologna fra tecnica e stile, i Crocifissi documentati, Etruria Editrice, Pistoia, 2011, per il crocifisso del cardinale Ferdinando dei Medici: scheda 3, pp.55-60, 68-79. Per il Crocifisso della Santa Casa di Loreto pp.45-51, 82-94.