Asta N. 863 - Old Masters Sessione Unica
martedì 27 giugno 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
Maestro di Marradi (documentato in Italia tra il 1498 e il 1513), L'arrivo dei Magi a Betlemme
Maestro di Marradi (documentato in Italia tra il 1498 e il 1513), L'arrivo dei Magi a Betlemme
olio su tavola, Largh. 55 - Alt. 75 Cm, Expertise Dott. G. Gregoretti con attribuzione a Pinturicchio (1971):, Fototeca Zeri come Maestro di Marradi (scheda n. 13609), Collezione Ruck, Londra (fino al 1925), Collezione del Conte di Ellesmere, Bridgewater House, Londra, Sotheby's, Old Master Paintings, Londra, 15 Luglio 1970, lotto n. 57 (come opera di Botticelli), , R. Van Marle, The Development of Italian School of Painting, L'Aia, 1933, vol. XIV, p. 287 come Bernardino di Betto Betti detto Pinturicchio, Pubblicata e comparsa sul mercato come opera di grandi maestri del Rinascimento italiano quali Pinturicchio e Botticelli, la paternità della tavola qui presentata venne ricondotta al legittimo esecutore da Federico Zeri solo alla fine del Novecento. Quest’ultimo, infatti, ritenne che l’opera dovesse essere attribuita al cosiddetto maestro di Marradi, un artista attivo verso la fine del XV secolo e formatosi nella bottega di Domenico Ghirlandaio, del quale purtroppo non si conosce l’identità ma che prende il nome da un gruppo di cinque opere, realizzate da questo pittore nella badia di santa Riparata in rialto Salto a Marradi. , Oltre a quelle che ruotano attorno alla figura del suo esecutore, anche la storia stessa della tavola risulta presentare alcune incognite, in quanto originariamente non si trattava di un’opera unitaria ma, con tutta probabilità, di due pannelli distinti., Questi infatti, raffiguranti il corteo e l’adorazione dei Re Magi, dovevano far parte di un dossale o essere posti ai lati della pala centrale di un trittico, che con ogni probabilità è da identificarsi con una tavola, sempre ricondotta da Zeri al Maestro di Marradi (Fototeca Zeri, scheda n. 13608), raffigurante San Giuseppe e la Madonna con in braccio Gesù Bambino con alle spalle un muro diroccato, del tutto simile a quello che fa' da sfondo al nostro corteo., Successivamente, in epoca imprecisata, questo complesso figurativo venne, come spesso accadeva, scompaginato e i due pannelli laterali uniti tra loro a costituire una scena unitaria, ma invertendo l'ordine della raffigurazione originaria. Si può notare infatti che, per come si presenta ad oggi la tavola, le figure dei Magi sono rivolte inspiegabilmente verso l’esterno della composizione, quando invece in origine i loro gesti dovevano convergere verso un centro, nell’atto di porgere doni verso la Madonna con Bambino.