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ARCHEOLOGIA ASTA 248 - ARCHEOLOGIA
mercoledì 25 gennaio 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
ELEMENTI DI COFANETTO Officina romana urbana, prima metà del III secolo d.C....
ELEMENTI DI COFANETTO
Officina romana urbana, prima metà del III secolo d.C.
Osso lavorato, cm 9,5 x 4 (i due maggiori); cm 7 x 4 (i due minori); spessore cm 0,5
Quattro lastrine in osso pertinenti originariamente all'apparato decorativo di un cofanetto parallelepipedo in legno. Stilisticamente e tecnicamente omogenee, tutte con il retro liscio ad eccezione di un sottile ma profondo incasso rettilineo scavato presso il margine inferiore, che doveva servire per il fissaggio ad incastro al supporto. Sulla faccia anteriore hanno cornici lisce, lateralmente sono praticati due fori in senso trasversale obliquo, in modo di consentire l'aggancio con la lastrina accanto. In uno dei fori è ancora parte di un chiodino in bronzo con capocchia sferica che serviva per il fissaggio; la presenza in origine di questi chiodini spiega la colorazione verde assunta dalle lastrine. La decorazione a bassorilievo delle lastrine raffigura Eroti in varie scene di genere:
- Un Erote svolazza su due mostri marini che fluttuano sulle onde; li trattiene con le redini e brandisce un frustino.
- Un Erote seduto sul dorso di una pantera.
- Due Eroti alati sistemano grandi frutti in un cesto di vimini raffigurato al centro.
- Due Eroti stanti, di prospetto, in posizione simmetrica e speculare, uno nudo e l'altro vestito; tengono oggetti poco riconoscibili, o forse tirano i cavalli di una biga.
Confronti stringenti per iconografia, caratteristiche tecniche e di lavorazione, sono conservati in Vaticano e sono confluiti nel Museo come parte della collezione del Conte Gaspare Carpegna (1626-1714), che aveva il compito della sorveglianza degli antichi cimiteri cristiani, e che quindi aveva raccolto e recuperato molti reperti dalle necropoli suburbane di Roma, e formato una vasta collezione poi acquisita dai Vaticani.
Stato di conservazione delle lastrine precario, caratterizzato da decomposizione lamellare, lacune, scheggiature ed esfoliazioni superficiali.
Provenienza
Collezione privata, Roma; riconosciuta come tale dall'Autorità giudiziaria.
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