Lotto 228 | ARTISTA FIAMMINGO DELLA CERCHIA DI PETER PAUL RUBENS, ATTIVO AD ANVERSA NEL SECONDO - TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO
venerdì 13 maggio 2022 ore 14:30 (UTC +01:00)

ARTISTA FIAMMINGO DELLA CERCHIA DI PETER PAUL RUBENS, ATTIVO AD ANVERSA NEL SECONDO - TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO

ARTISTA FIAMMINGO DELLA CERCHIA DI PETER PAUL RUBENS, ATTIVO AD ANVERSA NEL SECONDO - TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO

Davide con la testa di Golia

Olio su rame, cm. 88x105. Con cornice

Questo dipinto di qualità superba presenta un primo elemento di eccezionalità costituito alle sue dimensioni monumentali, che l’artista sfrutta appieno per conferire alla scena raffigurata un respiro compositivo, una concitata epicità, uno sviluppo drammaturgico (al di là della ricchezza di dettagli e dell’abbondanza delle figure) davvero inusuali in un’opera su rame. Il pittore adotta colori brillanti e crea virtuosistici effetti luministici, giocati sia sull’accordo sia sul contrasto tra la luce serotina e le accensioni brillanti del primo piano, occupato da Davide e dal corpo decapitato di Golia, avvolto in un’armatura che con i suoi riflessi argentei e cangianti si trasforma in un mirabile pezzo di bravura tecnica. Particolare attenzione è riservata alla minuziosa descrizione delle lance e degli arcieri israeliti in primo piano, mentre l’esercito filisteo batte in ritirata. Il corpo di Golia è raffigurato con uno scorcio ardito e crea l’asse obliquo intorno al quale è scandita tutta la composizione, separando le due fazioni contrapposte, che incarnano ovviamente il bene e il male, accompagnando progressivamente l'occhio dello spettatore verso lo sfondo della scena, dove i colori si fanno più scuri ed omogenei.

L’autore di questo mirabile dipinto, databile intorno alla metà del Seicento, esibisce una formazione fiamminga intrisa di suggestioni rubensiane, senza dubbio frutto di uno studio attento in prima persona, combinate e arricchite, però, da una profonda conoscenza dell’arte italiana, in cui si fondono echi della pittura veneta del Cinquecento, della coeva pittura romana e, non ultimo, di Caravaggio.