ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO
venerdì 13 maggio 2022 ore 14:30 (UTC +01:00)
ORAZIO BORGIANNI (Roma, 1578 - 1616), ATTRIBUITO O CERCHIA DI
ORAZIO BORGIANNI (Roma, 1578 - 1616), ATTRIBUITO O CERCHIA DI
Compianto su Cristo morto
Olio su tela, cm. 71x104,5
Il tema del Compianto sul corpo nudo del Cristo morto, disposto su una lastra di pietra e raffigurato di scorcio con i piedi in primo piano, aveva nella pittura italiana un precedente illustrissimo, sebbene piuttosto isolato: il dipinto di Andrea Mantegna oggi nella Pinacoteca di Brera a Milano. Nella parte finale della sua breve e drammatica esistenza Orazio Borgianni dovette evidentemente sentire con particolare intensità il legame con questo tema e con quel capolavoro, che al principio del Seicento si trovava probabilmente nella collezione romana di Pietro Aldobrandini. Non solo, infatti, egli ne eseguì non meno di quattro versioni pittoriche (oggi conservate presso la Fondazione Roberto Longhi di Firenze e al Museo di Palazzo di Venezia, fra loro pressoché identiche e con tre figure dolenti, nonché alla Galleria di Spada di Roma e in collezione Koelliker, entrambe con due sole figure dolenti); ma, a riprova della grande importanza che lo stesso artista riconosceva alla composizione e al soggetto, ne realizzò personalmente anche una traduzione a stampa, datata 1615.
Nella notevole tela inedita qui in oggetto, di raro patetismo, si propone di individuare una possibile aggiunta a questo gruppo omogeneo di opere. La costruzione della scena presenta chiare analogie e non meno evidente variazioni rispetto alla redazione con tre dolenti: lo scorcio qui non è più rigidamente frontale ma è reso leggermente obliquo, cosicché il corpo di Cristo è posto diagonalmente mentre viene dato pieno risalto al gesto devoto di Maddalena (che, in primo piano, bacia la mano sinistra di Gesù sostituendosi così all’Evangelista delle altre versioni) e, appena dietro di lei, all’espressione eclatante di disperazione di Giovanni. Oltre ai due chiodi e al vasetto di unguenti, la nostra versione esibisce in primo piano anche la corona di spine e soprattutto, con una soluzione di potente tragicità, lascia un lungo chiodo conficcato sulla mano destra di Cristo, lasciando nella penombra i volti di Maria Vergine e del Salvatore.