Lotto 247 | Federico Zandomeneghi(1841-1917)“Jeune fille au fichu...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Dipinti del Sec. XIX Seconda Sessione: Lotto 201-249
martedì 15 ottobre 2013 ore 17:00 (UTC +01:00)

Federico Zandomeneghi(1841-1917)“Jeune fille au fichu...

Federico Zandomeneghi
(1841-1917)
“Jeune fille au fichu rouge”
(Giovinetta col foulard rosso)
Olio su tela cm. 53 x 41
Firmato in basso a sinistra
 
Il dipinto è corredato da attestato di libera circolazione.
 
Provenienza: Durand Ruel Parigi (fot.n°4237), Angelo Sommaruga Parigi, Collezione privata.
 
Bibliografia: E. Piceni, Zandomeneghi, cat. esp. Galerie Durand-Ruel, Parigi 1967, n°491; E. Piceni, Zandomeneghi, catalogo generale dell’opera (seconda edizione a cura di R. Capitani e M.G. Piceni), Bramante, Busto Arsizio 1991, n°51.
 
Il mondo del “Venitien”, al contrario di altri impressionisti, è prevalentemente legato al lavoro in atelier, soprattutto per quanto riguarda il filone della rappresentazione intimistica femminile della piccola borghesia.Tuttavia, la produzione artistica di Zandò presenta una nutrita serie di splendidi “en plein air”, nei quali le “Parigine” escono dalle loro case e si addentrano nella natura diventandone parte integrante. L’impressionismo naturalistico di Zandò è gioioso, come in questo delizioso profilo di fanciulla che si staglia netto su uno sfondo di fogliame dalla gamma cromatica smagliante e rigogliosa, cui fa da contrappunto l’acceso foulard rosso e giallo, dettaglio che suggerisce una particolare attenzione per i gusti femminili dell’epoca, “souvenir” del periodo in cui l’artista disegnava modelli per le riviste di moda. Le sue sono scelte degne di un pittore il cui stile discende dai grandi coloristi veneti, e che durante la sua carriera seppe rinnovarsi continuamente. Il quadro qui presentato ha un suo fascino tutto particolare. Non si tratta solo di un ritratto femminile su sfondo di natura. La fanciulla guarda lontano. Non sappiamo cosa o chi guardi: l’immagine è simile al “close-up” di un fotografo che, colpito dall’intensità dell’espressione della giovane, ha puntato il suo obiettivo sul capo e sulle spalle della ragazza, lasciando allo spettatore la curiosità di sapere, ma anche la libertà di immaginare, cosa stesse accadendo fuori dall’ inquadratura.