Asta N. 90 - Arte Moderna e Contemporanea, Grafica ed Edizioni Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 266
sabato 25 maggio 2013 ore 16:00 (UTC +01:00)
Giacomo Balla (Torino, 1871 - Roma, 1958) Donna con il libro, 1902-1903 Olio...
Giacomo Balla (Torino, 1871 - Roma, 1958) Donna con il libro, 1902-1903 Olio su tela, cm. 50x46,6 Firma in basso a destra, sul libro: BALLA Provenienza: Antonio Tiscione, Savona [notizia da fotografia, Archivio Gigli 1991]. Collezione privata. Autentica di M. Fagiolo dell’Arco, Fregene maggio 1993. Autentica di Elena Gigli, n° 2013/546 del 25/02/2013 : “Sono artista. Da lungo tempo nella mia fantasia dormiva l’idea di un quadro, una figura di donna dai contorni indefiniti. Da allora in poi io non ebbi che un pensiero: fissare sulla tela il vostro sorriso, scrive Giacomo Balla all’inizio del Novecento. Da quando arriva a Roma nel 1895 dalla natia Torino, il genere pittorico che predilige e’ il ritratto: diventa il trampolino di lancio per la sua nuova carriera di pittore degli stati d’animo. Superata l’impostazione accademica del ritratto dell’Ottocento, troviamo eleganti signore al balcone (Sorriso alla luce, 1901), intellettuali che sfogliano il giornale o intenti alla scrivania (in signor Pisani), bambini che leccano il gelato o giocano seduti sul seggiolone, gli amici artisti mentre cesellano una medaglia o scolpisco (Duilio Cambellotti o lo scultore Glicenstein), i politici seduti nel loro dignitoso ambiente (il sindaco Nathan)" Talmente tanti sono i ritratti realizzati da Balla nell’arco dei primi anni dieci del Novecento che li troviamo esposti agli Amatori e Cultori (11 ritratti nel 1902 fino al 1914 dove ne presenta 10 su 29 opere). Proprio nel 1902, recensendo l’Esposizione, il Grita commenta: "Il Balla, che dall’oscurità più profonda è balzato ad un tratto alle glorie luminose di un trionfo clamoroso, si afferma vivacemente con una serie di ritratti". In questo ritratto " dove il volto non è ancora stato identificato " Balla focalizza la sua attenzione sulla luce che proveniente da sinistra si va a riflettere sul libro aperto illuminando cosi’ la parte sinistra del volto. Questo ritratto e’ stato da me studiato durante i lavori della mia tesi di laurea (Roma 1991) e in seguito studiato da Maurizio Fagiolo dell’Arco (Fregene 1993). "Questo nuovo ritratto e’ molto veloce, eseguito forse (come era solito fare Balla), in una sola seduta. Una mano e’ appena abbozzata (e sembra accennare al movimento), il libro appena indicato: solo il volto disfatto dalla luce sembra interessare al pittore che ha molto successo come ritrattista. […] La pennellata e’ molto vivace e abbozzata, l’acconciatura si richiama all’epoca e ricorda anche i ritratti della moglie Elisa. Quindi un’opera compiuta che ha tutte le caratteristiche dell’abbozzo, e cioè di quel fattore dinamico che porterà Balla a aderire entusiasticamente al Futurismo dei suoi allievi Boccioni e Severini", Dott.ssa Elena Gigli