Lotto 423 | Bellissimo e unico pugnale rinascimentale

Czerny's - Piazza Vittorio Veneto 13 - 19, 19038 Sarzana
ASTA 116 - Rare Armi Antiche ed Armature, Ordini e Militaria Seconda Sessione
venerdì 12 novembre 2021 ore 14:00 (UTC +01:00)

Bellissimo e unico pugnale rinascimentale

Bellissimo e unico pugnale rinascimentale, datazione: 1570 circa provenienza: Francia, Robusta lama dritta costolata in mezzeria, di sezione a losanga. Il tallone di sezione rettangolare e di forma appuntita al centro, recante resti di doratura e brunitura, munito sul lato di quarta di un punzone a forma di volatile stilizzato. Elegante fornimento in bronzo dorato, parzialmente abraso. Massello a parallelepipedo (venato su un lato) con cornici ai bordi e un volto di Pan in bassorilievo su entrambi i lati, bracci dell'elso incurvati verso la lama (uno incrinato e leggermente piegato), decorati a motivi floreali e con mascheroni d'animali alle estremità, anche questi su entrambi i lati. Anello di parata intagliato a foglie e volute che sorreggono un volto muliebre in rilievo al centro. Pomo quadrilobato, lavorato in due metà congiunte al centro, sormontato dal busto di una dama bifronte che costituisce il bottone; il lobo anteriore e quello posteriore intagliati a testa di leone, i due laterali bulbiformi e arricchiti da ghirlande, sempre in rilievo. L'impugnatura recante una figura muliebre nuda, in rilievo, che sorregge un vaso di fiori, cinta da fasce e circondata da elementi architettonici e fiori. Fodero in legno, rivestito di velluto (completamente liso) con stupendi fornimenti in bronzo dorato. Cappa recante una scena nella quale un gruppo di personaggi è intento ad adorare un idolo (una sorta di figura demoniaca scimmiesca) posto su di una colonna: al centro e a destra tre dame in vesti d'epoca classica, di cui una inginocchiata, a sinistra due personaggi maschili, uno con elmo, l'altro con lunga barba e cappello conico, sotto a tutti i personaggi un leone accovacciato, il fondo della cappa con un grande mascherone. La parte alta della cappa recante un'anellatura bombata munita al centro di un mascherone circondato da fiori e frutti. Nella parte superiore del fodero un'imboccatura aggiuntiva a doppio scasso, all’interno di questa un coltello ed un punteruolo dotati di impugnatura lignea con cappellotto in ottone dorato decorato con mascheroni in rilievo. Il lungo puntale decorato con bellissima effige di Ermes, messaggero degli Dei, sormontato da una ghirlanda; in basso un mascherone, fiori e un'effige che riprende l'idolo adorato sulla cappa. L'estremità inferiore lavorata similmente al pomo ma di dimensioni ridotte e con volti maschili. Il retro della cappa inciso a rombi, con una grande croce e dotato di un passante, il bordo festonato e inciso a foglie. Il retro del puntale lavorato a motivi floreali. Questo stupendo pugnale reca sicuramente molti dettagli riscontrabili su lavori di Hans Holbein il Vecchio (Augsburg, 1460 – Issenheim, 1524). Cfr: vedi una serie di daghe svizzere nella Wallace Collection, illustrate in 'European Arms and Armour - Volume II Arms', tavola 137, che presentano vari somiglianze al nostro, quali il pomo della daga A 768, i puntali dell'esemplare A 769 e A 770 ed il disegno della cappa dell' A 768 (che sul nostro pugnale si trova sul lato posteriore). Il punzone sulla lama è molto simile ai marchi del n. A 768, e ricorda vagamente anche quelli dell' A 769 e A 770. Vedi anche il coltello ed il punteruolo, molto somiglianti, nella daga conservata nel Victoria and Albert Museum di Londra, la quale rassomiglia alla nostra anche nel puntale e nella decorazione incisa alla cappa. Anche il soggetto degli elementi decorativi di questo pugnale è di estremo interesse, in quanto il tema che viene suggerito è di tipo non soltanto pagano, ma esoterico: L’immagine principale difatti, ovvero la scena presente sulla cappa, è un esplicito rimando esoterico, nella quale l’idolo adorato sulla colonna è probabilmente Lucifero stesso, effigiato all’interno di un edificio, in una nicchia sotto ad un baldacchino (Lucifero, portatore di Luce, non ha necessità della luce del sole, poiché è luce egli stesso), raffigurato con fattezze mostruose nell’atto di spalancare le braccia reggendo uno scettro e (forse) una cornucopia. Alla sua destra è adorato da dame a sinistra da un uomo barbuto nell’atto di giurare, e da uno cinto da elmo che indica (o scaglia) a terra una fiaccola (o una bilancia). Il pomo con il bottone a figura muliebre bifronte può richiamare il mito di Giano, che vede il futuro e il passato. Le figure nude sull’impugnatura possono essere anche interpretate come vittime sacrificali legate da cinghie ad un altare. Il retro della cappa reca l’effige di un grande crocifisso, ma questo ha bracci incisi di modo che ogni elemento abbia sia un lato chiaro che uno scuro, inoltre il fogliame alla base della stessa può essere anche interpretato come fiamme. La raffigurazione di Ermes, messaggero degli dei ma anche dio della scrittura e della Magia. Il massello reca teste di Pan, ovviamente assimilate anche all’iconografia del Diavolo. Una daga straordinaria che merita uno studio adeguato delle sue uniche caratteristiche. Restauri museali. lunghezza 38,2 cm.