Lotto 136 | Gaspard Dughet detto Le Guaspre oppure Gaspard Poussin (Roma 1615 - 1675)

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martedì 14 settembre 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)

Gaspard Dughet detto Le Guaspre oppure Gaspard Poussin (Roma 1615 - 1675)

Gaspard Dughet detto Le Guaspre oppure Gaspard Poussin (Roma 1615 - 1675)

Paesaggio con pastorella e scena mitologica con Apollo e Dafne, veduta di Ariccia sullo sfondo

Olio su tela

Gaspard Dughet called Le Guaspre or Gaspard Poussin (Roma 1615 - 1675)

Landscape with shepherdess and mythological scene with Apollo and Daphne, view of Ariccia in the background

Oil on canvas

53 x 68,5 cm


Nato a Roma da padre francese e madre italiana, Gaspard Dughet è tra i più importanti pittori italiani del Seicento, e si trova sul podio del paesaggismo barocco. La sua formazione è merito di Nicolas Poussin, suo cognato, che subito si accorse del suo talento. Giunto alla maturità artistica, l'artista era solito perdersi per la campagna romana per cogliere spunti paesaggistici, senza essere mai stato coinvolto dal fascino delle rovine ivi disseminate. La sua pittura si spiega attraverso l’amore per la natura, il paesaggio laziale e la dimensione favolistica e poetica d’ispirazione arcadica, donata alle sue opere. Egli può essere considerato il nume tutelare di Jan Frans van Bloemen, Andrea Locatelli, Crescenzio Onofri, Johannes Glauber, Albert Meyering: la sua influenza si protrae sino a Marco Ricci. Il dipinto in esame va confrontato con i due paesaggi pubblicati a pagina 534 e 535, appartenenti alla Hazlitt Gallery e National Gallery di Londra, in "Pittori di paesaggio del Seicento a Roma" Volume II, a cura di Luigi Salerno. Molti punti di contatto facilmente riscontrabili, a partire dalla veduta della cittadina di Ariccia presente nelle tre tele. Inoltre, è evidente come il nostro smilzo albero a sinistra, con qualche foglia in più, sia pressochè identico ai due presenti nelle tele londinesi. Infine dettaglio inequivocabile la presenza, in controparte, nella tela della National Gallery del nostro Apollo in veste di personaggio all'antica, assieme a altre due figure sedute a terra