Lotto 132 | Daniel Van Heil (Bruxelles 1604 - 1664)

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martedì 14 settembre 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)

Daniel Van Heil (Bruxelles 1604 - 1664)

Daniel Van Heil (Bruxelles 1604 - 1664) 

Paesaggio con antica torre

Olio su tavola

Firmato con il monogramma D.V.H. sulla roccia in basso a sinistra

Landscape with an ancient tower

Oil on board

Signed D.V.H on the stone in the lower left side

64 x 89 cm


Expertise di Maurizio Marini disponibile su richiesta


La formazione di Daniel van Heil è ancora oggi quasi sconosciuta, anche se probabilmente è avvenuta, almeno in parte, presso l’atelier del padre Leo, architetto e pittore. Suo fratello Jan Baptist era un ritrattista. Van Heil è da considerare uno dei massimi esempi del cosiddetto “Paesaggio italianizzante”, ovvero quel filone di paesaggismo nordico in cui si esaltava la bellezza del paesaggio italiano, laziale particolarmente, seppur parte di questi artisti non l’avessero mai visto, come nel caso di Daniel. Maurizio Marini, che per primo ha studiato l’opera, ha suggerito di riconoscere nel paesaggio i dintorni di Roma. Partendo dal caratteristico punto di vista rialzato dei paesaggisti nordici, Van Heil esamina il paesaggio di questa placida vallata, ove spicca imperiosa la diruta torre antica. Persi tra i campi e la tortuosa via si vedono uomini e animali, immersi in una pace arcadica. In quest'opera Van Heil dimostra una spiccata attinenza con le opere di altri artisti fiamminghi, dei quali aveva probabilmente visto delle opere. Per citarne alcuni, ci riferiamo in particolare a Paul Brill, Willem Van Nieulanst II, Lucas de Wael, Cornelis Poelenburgh e Bartholomaes Breenbergh