Lotto 122 | Antonio Bellucci (Pieve di Soligo 1654 - 1726) cerchia di

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martedì 14 settembre 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)

Antonio Bellucci (Pieve di Soligo 1654 - 1726) cerchia di

Antonio Bellucci (Pieve di Soligo 1654 - 1726) cerchia di

Putti musicanti

Olio su tela

Musicians putti

Oil on canvas 

73 x 108 cm


Il primo approccio alla pittura di Antonio Bellucci è avvenuto grazie agli insegnamenti di un certo Domenico Difnico nella città di Sebenico, nella regione allora veneziana della Dalmazia. Le esperienze del giovane Bellucci si concentrano nell'attenzione verso Pietro Liberi e Antonio Zanchi, che rappresentano due concezioni opposte, barocca la prima con tendenze decorative e tinte chiare; naturalista e fortemente chiaroscurale la seconda. Ma egli seppe coniugarle e quindi avvicinarsi ai risultati similari di Luca Giordano. Dopo un’intesa attività svolta tra Padova, nel trevigiano e a Vicenza, nel 1691 emigra in Palatinato su richiesta del conte Giovanni Guglielmo. La relazione con la corte palatina dura oltre vent’anni, inframezzati da commissioni per il principe del Liechtenstein, per la corte imperiale di Vienna e l’elettore di Magonza. Nel 1716 passa la Manica e lo ritroviamo operoso presso la corte d’Inghilterra, dove si mise in luce con i soffitti della chiesa di Great Witley (Worcestershire), piuttosto affini alla sensibilità artistica di Giovanni Antonio Pellegrini. Tra i suoi allievi vi furono Antonio Balestra e Jacopo Amigoni