ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
martedì 14 settembre 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)
Marco Ricci (Belluno 1676 - Venezia 1730) attribuito - attributed
Marco Ricci (Belluno 1676 - Venezia 1730) attribuito - attributed
Paesaggio con viandanti e castello
Olio su tavola
Landscape with wayfarers and castle
Oil on board
27 x 35 cm
Marco Ricci nasce a Belluno il 5 giugno 1676. Da giovane raggiunge lo zio dimorante a Venezia, luogo dove inizia la sua formazione pittorica seguendo le orme di Sebastiano Ricci, realizzando opere di soggetto storico o religioso. Per Marco Ricci, ricordato quale massimo esponente del paesaggismo veneto tra Sei e Settecento, fondamentale è stato il viaggio a Roma, dove ha avuto modo di studiare le opere di Salvator Rosa e dei tanti paesaggisti italiani e non presenti all’Urbe. A Venezia, Ricci aveva studiato i paesaggi del primo Cinquecento, in particolare gli esempi di Domenico Campagnola e del primo Tiziano. La sua bravura consiste nell'aver compreso e assimilato varie anime del paesaggismo, dall’ampiezza prospettica del Campagnola, al paesaggio fatto di giochi di luce del Tiziano, sino al paesaggio eroico del Rosa dall’ampia valenza simbolica, letteraria e filosofica. In seguito, dopo qualche tempo dal suo rientro a Venezia, è coinvolto in una rissa conclusasi con un omicidio. Questo fatto tragico costringe Marco Ricci a fuggire da Venezia e rifugiarsi a Spalato in Dalmazia, dove lavora nella bottega di Antonio Francesco Peruzzini. Ottenuta la possibilità di far rientro in patria, inizia una fitta collaborazione con lo zio, coinvolto nella pittura di paesaggio dal nipote. Nel 1708 segue Charles Montagu, Conte di Manchester a Londra dove era stato invitato, assieme ad Antonio Pellegrini, per dipingere le scenografie per l’opera italiana nel Queen's Theatre di Haymarket, realizzando le scene del "Pirro e Demetrio" di Alessandro Scarlatti e Nicola Haym. Dopo una lite con Pellegrini ripara momentaneamente a Venezia, mentre l'anno successivo ritorna a Londra con lo zio e vi rimane due anni. In seguito torna definitivamente a Venezia, dove risulta iscritto alla Fraglia dei pittori nel 1726 e nel 1727 e dove muore il 21 gennaio 1730. L'opera in questione, dalla fresca e cristallina cromia, nasce secondo uno schema compositivo ripetitivo in seno alla produzione paesaggistica del Ricci