ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000) Grandi cantanti d'opera: la collezione La Guardia di fotografie con autografo (1890 – ‘2000)
lunedì 12 luglio 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)
Anna Moffo (Wayne 1932 – New York 2006)
Anna Moffo (Wayne 1932 – New York 2006)
Nata da genitori italiani (Nicola Moffo e Regina Cinti, emigrati da Ascoli Piceno), frequentò il Curtis Institute of Music di Filadelfia. Nel 1955 vinse una borsa di studio Fulbright e poté recarsi a studiare dapprima a Venezia e poi al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, debuttando nello stesso anno a Spoleto in Don Pasquale, in seguito alla vittoria del concorso Teatro lirico sperimentale Adriano Belli. Successivamente fu selezionata dalla Rai per il ruolo di Cio-Cio-San in un'edizione televisiva di Madama Butterfly trasmessa il 24 gennaio 1956 con la produzione e la regia di Mario Lanfranchi, che divenne suo marito nel 1957. Il '57 fu anche l'anno del debutto alla Scala, al Festival di Salisburgo e all'Opera di Stato di Vienna (in tutti e tre i casi come Nannetta in Falstaff diretto da Herbert von Karajan) e, ancora per la televisione, de La sonnambula. Continuò a esibirsi a Vienna fino agli anni Settanta, interpretando Rigoletto, Manon, Faust, Micaela in Carmen, Mimi ne La bohème, La traviata. Particolare successo ebbe ne La sonnambula. Esordì al Metropolitan Opera House di New York nel 1959 nel ruolo di Violetta e vi ritornò nella stagione 1960-1961 per interpretare Gilda, Adina e Liù. Apparve regolarmente al Met fino al 1976, comprese tournée del teatro in altre città, per un totale di oltre 200 recite. Grazie anche all'avvenenza, ottenne diverse scritture cinematografiche anche in film non musicali, come La battaglia di Austerlitz (1960) con Rossano Brazzi, Ménage all'italiana (1965) con Ugo Tognazzi, Il divorzio (1970) con Vittorio Gassman. Nel 1969 una scena nel film Una storia d'amore, in cui sembrava apparire nuda, provocò un certo scandalo, ma Moffo dichiarò poi che in quella scena non era completamente senza vestiti. Nel 1970 offrì però un mezzo nudo nel giallo italiano Concerto per pistola solista. Alla televisione italiana apparve anche come ospite in spettacoli di varietà e condusse per due stagioni la trasmissione "Anna Moffo Show", nel 1964 e nel 1967. Alla televisione tedesca apparve nel 1971 in una versione filmata de La principessa della ciarda. Verso la fine degli anni '70 affrontò titoli verdiani più drammatici, come Il trovatore e Stiffelio, ma la carriera di cantante, nonostante fosse poco più che quarantenne, poteva considerarsi conclusa, anche a causa di un'attività molto intensa (all'apice della popolarità era arrivata a cantare in un anno ben 12 nuovi ruoli) che aveva provocato un progressivo deterioramento vocale: nel 1976 la sua interpretazione di Violetta al Met fu accolta piuttosto freddamente. Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 14,5x18,5 cm