Lotto 151 | MANOSCRITTO BUDDHISTA<br>Corea, stile della dinastia Goryeo<br>

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
ASTA 93 - Arte Asiatica e Tribale sessione unica
giovedì 17 giugno 2021 ore 13:00 (UTC +01:00)

MANOSCRITTO BUDDHISTA<br>Corea, stile della dinastia Goryeo<br>

MANOSCRITTO BUDDHISTA
Corea, stile della dinastia Goryeo


Il manoscritto pieghevole si compone di undici fogli (ognuno 24,7 x 9,3 cm) a fondo indaco sui quali si alternano brani di scrittura lumeggiati a oro all’interno di struttura lineare in argento, le pagine iniziale e finale con decoro floreale, un brano di scrittura inserito all’interno di cartiglio a lanterna, due pagine consecutive dedicate alla raffigurazione a oro, argento e policromia di una triade buddhista all’interno di un tempio.

cm. 24,7 x 103

Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi; Bertolami Fine Art, 11 dicembre 2018, lot 184; collezione privata.
La produzione di manoscritti buddhisti (sagyong) è una delle più ammirate forme d'arte della Corea, apprezzata fin dall'antichità anche in Cina, in Giappone e in Mongolia, Paesi nei quali quali sono tuttora conservati numerosi esemplari di questi testi illustrati.
Durante il periodo Goryeo (918-1392), questa pratica devozionale raggiunse il suo acme artistico, con la produzione di numerosi esemplari eseguiti per una committenza piuttosto ampia. Per far fronte alla grande richiesta, nel XII secolo fu perciò istituito l'Ufficio Reale per i Sutra (Sagyongwon), nel quale monaci e calligrafi professionisti si dedicavano alla produzione di manoscritti simili a quello qui presentato.
Di solito, i manoscritti erano realizzati utilizzando una carta molto pregiata ricavata dalla corteccia interna dell'albero del gelso, quindi tinta in indaco, sfondo sul quale si stagliava il testo calligrafico e le immagini (pyonsang) a oro oppure argento. L'apertura e la chiusura del manoscritto sono usualmente decorati con arabeschi dei fiori detti posang tangcho.