Lotto 248 | Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)<br>Mappa di Roma e Campo Marzio

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Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche SESSIONE UNICA
giovedì 29 aprile 2021 ore 12:00 (UTC +01:00)

Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)<br>Mappa di Roma e Campo Marzio

Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)

Mappa di Roma e Campo Marzio

Acquaforte e incisione a bulino su carta di grandissime dimensioni. Impressione molto fresca incisa intorno al 1774 da Giovani Battista Piranesi. Questa stampa è realizzata su tre fogli di carta vergata spessa, uniti.

Condizioni molto buone salvo qualche segno del tempo e un normale e diffuso ingiallimento della carta, e usuali pieghe del foglio. Un piccolo strappo sul margine inferiore al centro.

Titolo inciso in italiano: "Pianta di Roma e Campo Marzio".

Dedica: "A Clemente XIIII Pontifex Maximus Patron of the Fine Arts, G.B. Architetto Piranesi".

Le matrici sono conservate presso la Calcografia dell'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, nell'ordine indicato dalla Calcographie Piranesi nelle edizioni parigine, dopo il primo frontespizio di volume I delle "Vedute di Roma", contrassegnato dai numeri 683 -685.

La datazione dell'opera è complessa. Nel catalogo del 1792 Francesco Piranesi, il figlio dell'autore, assegnò l'opera al 1778, l'anno della morte dell'autore. Questa datazione, però, è basata su un errore, perché nell'Avvertimento in alto della mappa, l'autore fece riferimento all''"approvazione" per mostrare la Santità di Clemente XIV felicemente regnante, per cui l'opera non può essere successiva al 1774. A sostegno di questa datazione, si tratta di un campione del catalogo delle opere scritto da Scott, che contiene tre voci manoscritte per tre vedute di Roma risalenti al 1774, indicando che la mappa era già disponibile.

Quindi la data più probabile per questa mappa è c. 1774, sulla base della dedica al pontefice regnante, morto nel settembre di quell'anno, e perché fu citata per la prima volta in uno catalogo del 1774, in quanto inserito nella raccolta del "Vedute di Roma". I numeri posizionati davanti ai monumenti e nelle quattro colonne sotto la pianta, si riferiscono ai principali siti illustrati nell'"Antichità Romane, Della Magnificenza, Campo Marzio".

Il "Piano di Roma e Campo Marzo" rappresenta l'apice della carriera di Piranesi. Nata dall'esigenza di proporre una pianta di riferimento che accompagnava le oltre 100 tavole delle "Vedute di Roma", l'opera fu intesa come la tavola finale e l'indice dell'opera, con la quale venne spesso venduta e rilegata. Attraverso le tre matrice, che compongono questa grande pianta, l'autore cercò di mettere in relazione le rovine superstiti di tempi antichi con la topografia contemporanea di Roma, e di offrire riferimenti per i monumenti elencati sui due lati della mappa. Nella parte alta è stata realizzata una mappa della città contemporanea, compresa all'interno delle Mura Aureliane, estendendola a nord, fino a comprendere il territorio compreso tra Porta del Popolo e Ponte Milvio, e inglobando anche l'area di Campo Marzio. Quest'area fu rappresentata in dettaglio in una mappa isolata, in basso a destra, che riporta le antichità più importanti evidenziate da un numero coincidente con quelle della mappa più grande. Ai lati, un dettagliato indice dei monumenti, con i numeri corrispondenti nella pianta grande, e con riferimenti ai passaggi più rilevanti delle sue opere maggiori: le Antichità Romane, della Magnificenza e Architettura dei Romani e il Campo Marzo.

Riferimento: L. Ficacci, Piranesi, The Complete Etchings, pag. 559, im. 700;

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