Lotto 313 | Cerchia di Andrea Brustolon (1662 - 1732)

Lucas - Via Nino Bixio 32, 20129 Milano
ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE SESSIONE UNICA
martedì 10 novembre 2020 ore 14:30 (UTC +01:00)

Cerchia di Andrea Brustolon (1662 - 1732)

Cerchia di Andrea Brustolon (1662 - 1732)
Altarino per l'Assunta
Legno scolpito laccato e dorato
Circle of Andrea Brustolon (1662 - 1732)
Altar for the Assumption
Lacquered and gilded carved wood
110x50x48 cm

Definito da Balzac il Michelangelo del legno, Brustolon è stato il più importante scultore barocco della Serenissima. Nato a Belluno inizia il suo apprendistato con Filippo Parodi a Venezia, passando poi a Roma dove scopre Bernini. Tornato a Venezia ha importanti commissioni per i Pisani, i Correr e soprattutto per i Venier, per i quali esegue autentici capolavori oggi al Museo del Settecento Veneziano a Cà Rezzonico. Tornato a Belluno nel 1720 apre una fiorente bottega nella sua città natale e realizza svariati altari per le chiese delle valli bellunesi. Tale era la sua fama che molti furono gli abili scultori bellunesi che si ispirarono al suo fare artistico. Il nostro piccolo altarino da devozione privata era dedicato alla Madonna Assunta, statua oggi andata perduta. Esso parte da una base semplice e adornata a finto marmo per poi passare alle basi delle colonne abbellite da cherubini eseguiti a bassorilievo, evidente richiamo alla scultura cinquecentesca veneziana. Tra la base citata e la colonna tortile troviamo dei cherubini "oranti", viste le loro bocche aperte, elemento che ricorda da vicino le basi delle cariatidi eseguite da Brustolon nell'Altare delle Anime per la Chiesa di San Floriano a Forno di Zoldo. Le due colonne tortili, sovente utilizzate da Andrea, sono probabilmente un ricordo romano del nostro artista e in questa occasione sono ingentilite con fogliame rampicante. Seguono i due splendidi angioletti piangenti che sorreggono la corona, essi paiono evidentemente derivare dalle due figure laterali che sorreggono i capitelli corinzi del tabernacolo dell'altare della Madonna del Rosario, presso la chiesa dei SS Filippo e Giacomo a Cortina d'Ampezzo. Per gli stessi elementi altro interessante esempio comparativo lo troviamo nei putti dei due candelieri della chiesa di Santo Stefano a Belluno. La parte centrale dell'altare posta tra le colonne, mostra cherubini e angeli sorreggere ed innalzare la Madonna Assunta, elemento mancante; di questa composizione troviamo un esempio del Brustolon comparabile nella parte inferiore della statua dell'Assunta del Seminario Vescovile di Feltre, oggi al Museo Diocesano di Feltre e Belluno. Chiude la parte superiore dell'opera una splendida cupola a corona, adornata di fiori e di finte gemme. La preziosa ricercatezza dell'opera inoltre vede l'interno della corona completamente decorato a inchiostro su fondo oro affinché il fedele inginocchiato dinanzi all'altare non avesse alcuna parte di esso non rifinito e decorato.