Asta 277 Arte Antica e del XIX secolo IV tornata, lotti 190-255
giovedì 12 dicembre 2019 ore 15:00 (UTC +01:00)
VITTORIO MATTEO CORCOS Ritratto di giovane donna in abiti invernali.
CORCOS VITTORIO MATTEO (1859 - 1933) Ritratto di giovane donna in abiti invernali. Olio su tela . Cm 47,00 x 67,50. Firmato in basso a destra. Provenienza: già Collezione Edmond Vigny, Ginevra; collezione privata, Verona. Una giovane donna vestita semplicemente, caricata sopra una spalla da due rotoli di nastri, viene ritratta a mezzo busto, intenta a leggere un biglietto. Il suo profilo purissimo di cammeo, incorniciato da una frangia di boccoli naturali raccolti in alto alla nuca con un semplice chignon, si staglia riflessivo contro un paesaggio boschivo dai colori invernali caratterizzato dal cosiddetto "ton gris": La sua mise, solo in apparenza popolare, si caratterizza da una serie di elementi vestimentari raffinatissimi nella loro semplicità, come il grande scialle a quadri, il foulard in motivi cachemire bordato di rosso a contrasto, il fichu interno bordeaux e la mitaines in maglia operata, resi con uno straordinario realismo tattile ed al contempo "sprezzatura" del gesto pittorico.I toni tendenzialmente scuri dell'abito così come l'atmosfera rarefatta esaltano il tenero incarnato del soggetto reso con vivida sensibilità.Vittorio Matteo Corcos, straordinario pittore dal precocissimo talento, raggiunge presto la fama nei circoli artistici ed intellettuali italiani ed internazionali come "peintre des jolies femmes" ("vous etes un peintre chastement impur", come usualmente lo definiva il suo mercante d'arte Adolphe Goupil a Parigi). Nato a Livorno da un'antica famiglia di origine ebraica nel 1859, la sua vena artistica viene riconosciuta ed inizialmente formata presso la scuola privata di pittura di Giuseppe Baldini, già frequentata da Giovanni Fattori e Renato Fucini. Nel 1875 si sposta obbligatoriamente a Firenze per seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti con Enrico Pollastrini, divenendo amico di Italo Nunes Vais e di Michele Gordigiani.Nel 1877, in virtù dell'ottenimento di una medaglia d'argento per una copia dal vero di figura, ha modo di rientrare nella sua città natale ove vince ancora una borsa di studio del Comune, che lo indirizza a Napoli presso l'Accademia di Belle Arti, con Domenico Morelli, artista prediletto dal giovane Corcos per la sua particolare interpretazione del realismo. Morelli lo indirizza a Parigi presso Goupil, geniale mercante d'arte, con il quale stipula un contratto che durerà ben 15 anni. Giunto a Parigi nel 1880, Corcos inizia la sua gavetta di giovane artista straniero illustrando spartiti musicali e decorando ventagli, come altri illustri artisti del calibro di Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis. Nel 1881 partecipa per la prima ed ultima volta al Salon; negli annali della Maison Goupil, in virtù della sua eccellenza tecnica e conseguente successo presso i collezionisti, annovera il numero di 70 vendite al pari di Claude Monet. Nella capitale, frequenta Leon Bonnat, maitre della pittura pompier, dal quale apprende la perfezione del ritratto, specialmente femminile, genere al quale era da sempre portato; è assiduo presso il raffinato atelier di De Nittis, dove incontra Boldini, Degas, i fratelli Goncourt e gli intellettuali dell'epoca.Rientra poi a Livorno nel 1886 per prestare il servizio militare nei granatieri e partecipa alla prima Esposizione di Belle Arti insieme con i macchiaioli.Nello stesso anno si innamora della giovane Emma Ciabatti già vedova di Giacomo Rotigliano, madre di tre figli, finissima intellettuale esponente dell'alta società fiorentina, la "gentile ignota" corrispondente di Giovanni Pascoli, per la quale si converte al cattolicesimo e lo introduce presso future committenze eccellenti. In Toscana realizza quadri di soggetto campestre e popolare che attestano la predisposizione dell'artista ad aderire anche alle poetiche del naturalismo ed alla pittura di genere; la sua fama rimane legata a quelle figure femminili che furono dette "creature che hanno in sè qualche cosa del fantasma e del fiore". Il ritratto di giovane donna rientra nella temperie della pittura di genere di soggetto agreste assimilabile ad opere quali "Stella e PIero", tratte dai modelli francesi di Millet e Breton, unendo il sentimento dei contenuti del realismo alla resa pittorica strepitosa degli incarnati e della consistenza dei tessuti che la avvolgono. . Cornice presente