Lotto 396 | GIO PONTI - LIBERO ANDREOTTI Cista “La Conversazione Classica”, 1924- 25...

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
Asta N. 56 - Arte Moderna e Contemporanea, Arti decorative del '900, Design, Stampe e Multipli d'autore Seconda Sessione - dal lotto 266 al lotto 528
venerdì 30 novembre 2018 ore 16:00 (UTC +01:00)

GIO PONTI - LIBERO ANDREOTTI Cista “La Conversazione Classica”, 1924- 25...

GIO PONTI - LIBERO ANDREOTTI Cista “La Conversazione Classica”, 1924- 25 (ideazione); 1927 (realizzazione) Porcellana bianca decorata a cromo e dipinta a mano in viola, grigio e oro segnato a punta d’agata, h. 57 cm; d. 31,5 cm Firma in oro sotto la base: “Gio Ponti” Marchio sotto la base: “Richard - Ginori Pittoria di Doccia, 27 = 4” Titolo stampato sotto la base: La Conversazione Classica La cista “La Conversazione Classica” è una delle invenzioni pontiane più note, concepita ed elaborata tra il 1924 e il 1925. La forma trae ispirazione da analoghi contenitori etruschi (celebre la “Cista Ficoroni” conservata al Museo di Villa Giulia a Roma) destinati a conservare oggetti utilizzati per la cosmesi femminile, genere di contenitore trasformato da Ponti in un grande e lussuoso vaso ornamentale. Il decoro di chiara matrice classica, costituito da personaggi, putti, animali ed elementi architettonici o d’arredo riutilizzati successivamente da Ponti in oggetti di più piccole dimensioni, ricalca quello de“La Passeggiata Archeologica”, risalente al 1923, e ambedue si ispirano a Le antichità di Ercolano esposte e ad altre fonti archeologiche. Le figure alate della presa e dei supporti si devono allo scultore Libero Andreotti.Un esemplare analogo, risalente al 1924-1925, con le figure in viola come il nostro ma con la foggia della presa leggermente diversa, fa parte delle collezioni del Museo Richard - Ginori della Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (inv.3694). Una ben nota variante, con figure in verde e in blu, verrà realizzata appositamente per Ugo e Fernanda Ojetti dalla Richard Ginori nel 1927, tradotta in una coppia di ciste oggi conservata al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Il nostro esemplare, datato 1927, è pressoché identico nella forma e nel decoro, con l’unica variante del colore delle figure, all’esemplare Ojetti inventariato con il n.3357, mentre si differenzia dal suo pendant, inventariato con il n.3358, per la posizione e la foggia del drappeggio della donna alata che ne costituisce la presa, oltre che per la disposizione delle figure su uno sfondo più semplificato che ricalca quello de “La Passeggiata Archeologica”. (Scheda scientifica a cura di Carla Cerutti) BIBLIOGRAFIA AA.VV., “Museo Poldi Pezzoli. Ceramiche-Vetri. Mobili e Arredi”, Electa Editrice, Milano, 1983, p. 34, n° 428-429, ill. n. 184, 185; AA.VV., “Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano 1900-1940”, Skira, Milano, 2015, p.167, n° 148; AA.VV., “Gio Ponti. La collezione del Museo Richard – Ginori della Manifattura di Doccia”, Maretti Editore, Firenze, 2015, p. 180/182, n° 95; V. TERRAROLI a cura di, “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia 1919-1930”, Silvana Editoriale, Milano, 2017, p. 265, n° 9.3 PROVENIENZA Già Collezione Giuseppe Bottai