Lotto 427 | VITTORE GHISLANDI, DETTO FRA GALGARIO( Bergamo 1655 - 1743)Ritratto di uomo a...

Il Ponte Casa d'Aste - Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, 20121 Milano
Asta N. 428 - Arredi, Dipinti Antichi, Argenti, Historica, Tappeti e Tessuti, Strumenti Musicali Seconda Sessione - dal lotto 250 al lotto 429
mercoledì 24 ottobre 2018 ore 15:30 (UTC +01:00)

VITTORE GHISLANDI, DETTO FRA GALGARIO( Bergamo 1655 - 1743)Ritratto di uomo a...

VITTORE GHISLANDI, DETTO FRA GALGARIO
( Bergamo 1655 - 1743)

Ritratto di uomo a mezzo busto
Olio su tela cm 62x53,5
In cornice in legno parzialmente dorato (difetti)

L'abituale malinconia che avvolge i ritratti di Fra Galgario si ritrova qui, nel delicato sorriso di un giovane gentiluomo. Dalla marsina spunta la candida sciarpa a illuminare il volto dell'effigiato, particolare che, pur in osservanza alla moda del tempo, diventa espediente cromatico di sicura resa. Il ritratto dell'uomo è nobilitato da un prezioso copricapo di pelliccia.
Fin dai suoi due lunghi soggiorni a Venezia, che lo videro allievo di Sebastiano Bombelli, il pittore bergamasco coltivò una forte predilezione per la ritrattistica, fino a diventare uno dei principali esponenti di questo genere non solo nella Lombardia del Settecento ma in tutta Europa, raggiungendo esiti pittorici unici.
Il ritratto in oggetto ben si inserisce nel repertorio di questo maestro. Inoltre il volto del gentiluomo sembra essere già noto all'interno del catalogo di Fra Galgario. Non è da escludere, infatti, che possa trattarsi del conte Gian Battista Vailetti, ritratto dal pittore nel celebre dipinto conservato alle Galleria dell'Accademia di Venezia, molto simile, per caratteristiche somatiche, all'effigiato dell'opera in oggetto. Il Ritratto del conte Giovan Battista Vailetti di Venezia è chiaramente un'opera più aulica con l'effigiato colto in un’ambientazione sfarzosa a rendere lo stato sociale del personaggio, del quale si sa solamente che è citato come "Deputato alla Cappella" nella stipula del contratto con Giovanni Battista Tiepolo per le Storie di Giovanni Battista nella Cappella Colleoni a Bergamo.
Il ritratto qui presentato si può datare nel terzo decennio del secolo XVIII, non lontano dal Ritratto del Dottor Bernardi di collezione privata, firmato e datato 1727, e già citato dal Tassi (F. M. Tassi, Vite dei Pittori, Scultori e Architetti bergamaschi, volume II, Bergamo 1793, p. 62).

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Half-length portrait of a man
Oil on canvas 62x53,5 cm.
In a parcel-guilt frame (defects)