Asta di Reperti Archeologici Sessione Unica
martedì 26 giugno 2018 ore 16:30 (UTC +01:00)
RARISSIMO EX VOTO TUBOLARE DATAZIONE: III sec. a. C. MATERIA E TECNICA:...
RARISSIMO EX VOTO TUBOLARE DATAZIONE: III sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla depurata rosata, modellato a stampo e a mano, rifiniture a stecca, modellato solo nella parte anteriore Questo oggetto, rarissimo nel suo genere, rappresenta un offerente stilizzato, con la forma particolarmente allungata della figura. Indossa un mantello che gli copre la testa e avvolge tutta la figura, scendendo fino a terra e dal quale fuoriescono solo le mani. Il braccio destro è flesso al gomito e la mano appoggiata sul ventre, l’altro braccio è disteso lungo il fianco. Nelle mani dovevano essere presenti una ghirlanda ed una patera in altro materiale. La classe degli ex voto costituisce una produzione importante in Etruria meridionale, dove famiglie di artigiani si spostavano in continuazione nelle zone sacre in occasione delle varie festività. Essi costruivano un vero e proprio laboratorio con forno per cuocere i manufatti in argilla. Questi artisti producevano ex voto utilizzando stampi in terracotta (il volto) che spesso a causa dell’uso si deterioravano e venivano sostituiti. Tale processo naturalmente produceva ex voto sempre più piccoli a causa del ritiro dell’argilla sia del nuovo stampo che del prodotto finito. Le matrici di questi oggetti straordinari erano un vero e proprio patrimonio della famiglia di artigiani nomadi (mani, piedi, visceri, volti, braccia, gambe). I manufatti finiti erano successivamente raccolti in pozzi sacri, i bodroi, ed ivi conservati vicino al tempio. La fattura delicata del volto rivela influenze ellenistiche ed è inquadrabile nelle tarde produzioni di inizio del III secolo a.C. nell’Etruria meridionale. L’ex voto in esame fa parte di una rara categoria che ispirò il lavoro di vari artisti in epoca moderna, primo fra tutti quello dello scultore ticinese Giacometti con le produzioni bronzee delle cosiddette ‘ombre della sera’. La scultura tubolare ricorda le figure aniconiche di Cirene, colonia greca del nord-Africa, rappresentanti colonne in pietra e marmo, prive di volto ma con capigliatura (Persefone), memoria dei tubi posti sui tumuli tombali, che consentivano di far raggiungere l’offerta del sangue sacrificale all’interno della tomba e liberare l’anima del defunto, accompagnandolo nell’aldilà. PRODUZIONE: ceramica etrusco-laziale STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposta da frammenti DIMENSIONI: alt. cm 140