Asta di Arte Moderna & Contemporanea, Arti Decorative del XX Secolo, Manifesti Cinematografici Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 167
martedì 21 novembre 2017 ore 15:30 (UTC +01:00)
ARMANDO BRASINI (Roma 1879 - 1965) Progetto per la Sfilata della Marcia su...
ARMANDO BRASINI (Roma 1879 - 1965) Progetto per la Sfilata della Marcia su Roma, anni '30 Carboncino su carta, cm. 44 x 98 Firma in basso a destra PROVENIENZA Collezione privata, Roma Straordinario pittore e disegnatore al pari di un Piranesi con influenze dureriane, Armando Brasini è da considerarsi uno dei più grandi artisti e progettisti del Novecento italiano e uno degli esponenti dello stile eclettico, una sorta di pre-post modernismo, che si divertiva a citare e a miscelare tra loro stili di epoche diverse, dal rinascimento al medioevo, dall’antica Roma al rococò, tanto da immaginare uno straordinario, ma farneticante riassetto del centro storico della Città Eterna. La sua formazione è quella di un artista del XVI secolo, con evidenti rimandi e conoscenze di tipo ermetico ed alchemico quando non magico. Di modesta famiglia, Brasini nasce nel 1879 a Tor di Nona. Dopo studi disordinati, ottiene, giovanissimo, incarichi di decorazioni a stucco per alcune chiese romane e per l'albergo Excelsior e vince due medaglie d'oro all'Esposizione di arti decorative di Torino del 1900. Durante il servizio militare trova a Taranto la prima occasione di dedicarsi all'architettura. Nascono così la Scuola dell'Aviazione, monumenti agli aviatori caduti, sino a ottenere, nel 1909, l'incarico prestigioso di progettare la recinzione e l'ingresso del Giardino Zoologico di Roma. Lo studio per il già nominato 'stile teatrale della città di Roma' gli favorisce la simpatia di Mussolini che gli affida alcuni lavori nelle colonie: Tripoli, Addis Abeba, ma anche il piano regolatore del quartiere Flaminio a Roma. Nel 1929 c’è la consacrazione. Viene nominato Accademico d'Italia e realizza opere come la chiesa del "Sacro Cuore Immacolato di Maria" a Piazza Euclide, "Villa Manzoni" sulla via Cassia, il Ponte Flaminio, il villino per il tenore Beniamino Gigli ai Parioli, l’incombente Palazzo dell'INAIL in via IV novembre a Roma e il complesso del Buon Pastore. Una delle sue realizzazioni più eccentriche è, infine, la cosiddetta "Villa Brasini" sulla via Flaminia, nota anche come "castellaccio", per lo stile fortemente eclettico, che comprende in realtà due architetture: la Villa Flaminia verso la via Cassia e la successiva Villa Augusta (intitolata alla moglie) il cui ingresso è rivolto invece verso Ponte Milvio. Gli edifici che progetta dopo la guerra saranno abbattuti e su di lui, 'architetto fascista' , cala il silenzio. Armando Brasini è stato un personaggio diverso da qualsiasi altro, straordinario anche nella fase di progettazione delle sue opere attraverso il disegno: chine tetre, bituminose, di stampo seicentesco, eclettiche e irreali. Fori e gore sparse