Asta N. 163 - Arte Moderna & Contemporanea, Arti Decorative del XX Secolo Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 277
martedì 21 marzo 2017 ore 15:30 (UTC +01:00)
FRANCO ANGELI (Roma 1935 - 1988) Ricordo d'infanzia, 1959 Tecnica mista su...
FRANCO ANGELI
(Roma 1935 - 1988)
Ricordo d'infanzia, 1959
Tecnica mista su carta intelata, cm. 70 x 100
Titolo in basso a sinistra
Firma e data in basso a destra
PROVENIENZA
Già Collezione Jacorossi, Roma
Collezione privata, Roma
ESPOSIZIONI
La politica dei segni, InArs Art Gallery, Roma 1 aprile, 30 maggio 2015
Opera archiviata presso Archivio Franco Angeli, n. D-131114/90, in data 13 gennaio 2015
'Il simbolo resta nella nostra vita di tutti i giorni anche quando ha perduto la funzionalità comunicativa, quando è sbiadito, annullato, superato dalla prepotenza di altri simboli. Permane radicato ai nostri moti inconsci, con quel significato con il quale ci è stato proposto e che il piú delle volte non coincide affatto con il significato che aveva prima che venisse adoperato in un certo modo per un determinato fine. (...) L'artista se ne impadronisce, lo adopera per un fine al quale non era destinato, lo riscatta attraverso un'operazione di lavoro'. (Nello Ponente, Franco Angeli, catalogo della mostra, Galleria dell'Ariete, Milano 1964)
Ricordo d'infanzia sembra raccontare questo. Cosa significa una svastica per un bambino se non un insieme di segni, una forma con la quale creare composizioni ? Solo col tempo potrà assumere un altro significato legato alla Storia. Una Storia che, a sua volta, lo ha distorto e manipolato. La svastica infatti è il più antico simbolo sacro della razza indoeuropea. Rappresenta il potere divino, il moto dell'universo e del sole, è simbolo di benessere e di vita, della creazione e del divenire. Si possono trovare svastiche nell'iconografia delle popolazioni americane precolombiane, in India, in Africa e nell'Europa celtico-germanica, in Mongolia e Cina, in America centrale fino al bacino mediterraneo (Susa, Creta, Troia, Cipro). Già alla fine dell'Ottocento, alcuni studiosi tedeschi attribuirono erroneamente l'invenzione della svastica ad un antico popolo indo-iranico, quello degli ari, che considerarono progenitori delle genti germaniche. All'inizio del novecento venne assunto da vari gruppi antisemiti e poi da Hitler come emblema del partito e dello stato nazionalsocialista.
(scheda a cura di Roberta Giulieni)