Asta N. 155 - Arte Moderna e Contemporanea, Arti Decorative del XX Secolo Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 182
martedì 21 giugno 2016 ore 16:00 (UTC +01:00)
ALIGHIERO BOETTI (Torino 1940 - Roma 1994) Attirare l'attenzione, 1989 ca....
ALIGHIERO BOETTI
(Torino 1940 - Roma 1994)
Attirare l'attenzione, 1989 ca.
Ricamo su tessuto, cm. 22 x 24
Autentica su foto dell'Archivio Alighiero Boetti, n. 7896 del 17/12/2014
Boetti propone a se stesso dei sistemi nei quali agire, spesso coinvolgendo altre persone. Oppure sono la geografia, la matematica, la geometria, i servizi postali, a fornire la piattaforma delle proprie scelte. Il suo lavoro mette in discussione il ruolo tradizionale dell'artista, interrogando i concetti di serialità, ripetitività e paternità dell'opera d'arte.
Il filo comune che lega molti suoi lavori è sottendere nel processo creativo un dualismo di intenti. Questo avviene specialmente dopo la sperimentazione con i materiali poveri quando Boetti si trasferisce nella capitale e decide di ripartire veramente da qualcosa di semplice, una matita e un foglio di carta quadrettato.
I meccanismi che inventerà per i suoi lavori sono strutture di pensiero applicabili alle cose senza potersi esaurire. Una volta reso chiaro il principio che li genera si staccano da schemi soggettivi e permettono la libertà di autogenerarsi come le cose della natura.
Alighiero Boetti ha visto la pittura come un "tradimento" degli ideali (artistici e politici) esplosi nel Sessantotto: dipingere rappresenta una sorta di distacco dal mondo reale, un distacco da guardare con disprezzo, per chi - come lui - si sente direttamente coinvolto dal presente e dalla cronaca.