Lotto 113 | Zola, Émile Contratto editoriale autografo Due pagine in 4°, 250 x 175 mm.,...

Minerva Auctions - Palazzo Odescalchi - Piazza SS. Apostoli 80, 00187 Roma
Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 250
giovedì 4 giugno 2015 ore 10:30 (UTC +01:00)

Zola, Émile Contratto editoriale autografo Due pagine in 4°, 250 x 175 mm.,...

Zola, Émile Contratto editoriale autografo Due pagine in 4°, 250 x 175 mm., firmato in calce da Zola in data Parigi, 20 dicembre 1898, indirizzato ad Attilio Luzzatto. Interessante contratto editioriale tra Zola e Attilio Luzzatto, il celebre direttore della rivista La Tribuna (1883-1946). Nel 1887 la proprietà fu rilevata dal principe Maffeo Sciarra Colonna, che dotò il giornale di una propria tipografia e di una propria sede (Palazzo Sciarra) e tramutò La Tribuna in un foglio di sole notizie, non politicamente connotato. La nuova proprietà promosse alla direzione Attilio Luzzatto. Nel 1890 uscì il supplemento settimanale La Tribuna illustrata. Nel 1895 Luzzatto iniziò a fare un giornale nazionalista, sostenendo apertamente l'impresa coloniale in Africa. Nel giro di un anno «La Tribuna» si affermò come primo quotidiano della capitale e del centro Italia. Alla fine del decennio uno scandalo sconvolse l'opinione pubblica francese: il caso Dreyfus. La Tribuna seguì da vicino gli eventi. Al processo, cominciato nel 1898, La Tribuna sostenne il capitano Dreyfus ed Émile Zola, autore del famoso J'accuse. La scelta si rivelò felice e ciò accrebbe il prestigio del giornale. Ed è proprio a quegli anni che si colloca il presente contratto, stipulato tra Zola e Luzzatto per la cessione dei diritti per la pubblicazione, sia su rivista che in volume, di Fecondité. Si tratta di un romanzo poco noto di Emile Zola, che uscì nel 1899, tutto dedicato al tema della denatalità che caratterizzava la Francia di fine Ottocento, rendendola diversa dagli altri Paesi europei e soprattutto dalla Germania, sua nemica naturale, dove invece l'indice demografico era in costante aumento. Un romanzo molto lungo, uno dei più lunghi scritti dall'autore francese e, come tutte le sue opere, carico di vis polemica contro il pensiero dominante e contro la tendenza sociale in atto, un'opera insieme di denuncia e di proposta per l'avvenire: il protagonista Mathieu Froment - che all'inizio del romanzo ha 27 anni, quattro figli ed è povero, e che alla fine di anni ne avrà 90 e di figli dodici, con una fertile e ampia azienda agricola - rappresenta l'utopista che crede nella fecondità della moglie e della terra, e che grazie alla sua tribù di figli e alla sua audacia come imprenditore agricolo raggiunge la ricchezza e la felicità. Il contratto prevede l’uscita della traduzione italiana sulla Tribuna tre giorni dopo la sua uscita in un giornale francese. La cessione costerà a Luzzatto 5000 franchi francesi da versarsi: duemila alla ricezione dei primi foglio dell’opera, 1500 alla pubblicazione di metà dell’opera e i restanti 1500 alla ricezione degli ultimi fascicoli. Il volume invece non potrà essere messo in vedita che 8 giorni dopo l’uscita dell’edizione orginale francese. L’opera, anticipata a puntate sulla Tribuna, uscì efefttivamente a stampa a Roma presso lo Stab. Tipogr. della Tribuna nel 1899.