Asta N. 71 - Dipinti Antichi, XIX e XX Secolo, Oggetti di Antiquariato Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 289
martedì 26 maggio 2015 ore 18:00 (UTC +01:00)
Domenico Antonio Vaccaro (Napoli, 1678 - Napoli, 1745) a)Perseo uccide Fineo...
Domenico Antonio Vaccaro (Napoli, 1678 - Napoli, 1745) a)Perseo uccide Fineo b)Perseo uccide la Medusa coppia di oli su rame, cm 24x32 cad. entro importanti cornici coeve a tre ordini di intaglio Provenienza: Napoli, già collezione Laliccia Napoli, collezione Carrelli per discendenza Napoli,antiquario Franco Piedimonte fino al 1968 quando furono acquistati dagli attuali foto proprietario Bibliografia: N. Spinosa, La pittura napoletana da Carlo a Ferdinando IV di Borbone, in Storia di Napoli, vol. VIII, Cava de’ Tirreni, 1971, fig. a p. 455. N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli, 1986, p. 147, n. 194, tavv. 35-36 (con bibliografia precedente). N. Spinosa, in Settecento napoletano. Sulle ali dell'aquila imperiale 1707- 1734, catalogo della mostra, Napoli, 1994, nn. 208a-208b, pp. 410-411, ill. a col. N. Spinosa, Pittura del Seicento a Napoli da Mattia Preti a Luca Giordano, Napoli, 2008, nn. 227 e 229, p. 238. Esposizioni: Napoli, 1994, Settecento napoletano. Sulle ali dell'aquila imperiale 1707- 1734, catalogo della mostra, Napoli, 1994, nn. 208a-208b. Noti da tempo alla critica, i due piccoli dipinti su rame sono stati considerati sin dalla loro pubblicazione tra le testimonianze più significative dell’abilità di Domenico Antonio Vaccaro nella produzione di opere in cui il piccolo formato si combina con una elevatissima capacità di allestire composizioni complesse, caratterizzate da una cura estrema nell’esecuzione dei dettagli. Come riportato de Bernardo de’ Dominici, l’occasione di mostrare queste abilità fu generata dalla committenza di due scrigni commissionati da Paolo Perrella come dono a Carlo II di Spagna, da rivestire interamente con piccoli dipinti in rame di tema mitologico. La commissione fu abbandonata per la morte del sovrano nel 1700, e i dipinti furono rivenduti a vari collezionisti. Tra il 1695 e il 1710 Domenico Antonio Vaccaro - una delle principali figure artistiche a Napoli tra la fine del Seicento e la metà del Settecento - sviluppa immagini dal timbro cromatico brillante e dal clima narrativo intenso e drammatico, come 'Apollo che saetta i Niobidi' e 'Meleagro uccide il cinghiale' en pendant a Neuilly, Collezione Riechers – considerati parte della commissione degli scrigni per Carlo II - in cui la pittura impetuosa e vibrante costituisce un'alternativa originale al classicismo arcadico praticato nello stesso periodo da Francesco Solimena. Non è provato che il presente pendant abbia fatto parte di questa commissione o sia nato come esercizio indipendente, da porre sulla scia delle invenzioni legate alla commissione degli scrigni per Carlo II. Di esso, comunque, esiste anche una versione autografa su tela, di formato quasi doppio (cm 44 x 53,5) già a Roma, Christie’s, 6-XII-2001, lotto 284 (venduto a Lit. 153.125.000) e databile – al pari dei due dipinti qui offerti – entro il 1705 circa. Questo pendant, che è dipinto in modo meno impetuoso di quanto si riscontra nelle opere qui offerte, è probabilmente la seconda versione di una invenzione che dové conseguire un notevole successo nel mondo del collezionismo non solo napoletano.