Lotto 189 | Pier Paolo Calzolari (1943) Senza titolo Firmata e datata Calzolari 70 sul...

Blindarte - Via Caio Duilio d/10 4, 80125 Napoli
Asta N. 72 - Arte Moderna e Contemporanea, Oggetti di Design Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 299
giovedì 28 maggio 2015 ore 18:00 (UTC +01:00)

Pier Paolo Calzolari (1943) Senza titolo Firmata e datata Calzolari 70 sul...

Pier Paolo Calzolari (1943) Senza titolo Firmata e datata Calzolari 70 sul retro Candela, ferro tecnica mista e graffi su feltro montato su telaio cm 145x145x10,5 Eseguita nel 1970 Fotografia dell'opera autenticata dall'artista Provenienza: Galleria Lucio Amelio, Napoli;
ivi acquisita dall'attuale proprietario
Esposizioni: Pier Paolo Calzolari, Museo Diego Aragona Pignatelli Cortez, Napoli, 27 ottobre 1977
Opera registrata presso la Fondazione Pier Paolo Calzolari, Fossombrone, con il numero A-CAL-1970-104, come da certificato «...e quando la forma è gestita in modo da toccare il sublime e il lirismosenza comprometterli serve ad arrivare alla massima poeticità» Pier Paolo Calzolari (da l'intervista "Tra l'essere e il divenire" in "Juliet" n. 168/2014 ) Sono le parole chiave che esplicano la produzione artistica di Pier Paolo Calzolari, esponente di riferimento dell'Arte Povera italiana. A differenza di altri artisti di questa corrente, la poetica di Calzolari si caratterizza per il lirismo e per il forte potere evocativo delle sue opere, che rimandano all'architettura, alla letteratura e alla storia dell'arte. La sua è un'espressività nuova, legata prevalentemente all'utilizzo di materiali innovativi in campo artistico sia di origine organica e naturale sia diproduzione industriale ed oggetti quotidiani che l'artista riesce a caricare di suadente e sublime poesia. Dagli anni Settanta, momento di svolta della produzione di Pier Paolo Calzolari, e sulla scia del movimento curato e promosso da Germano Celant, l'artista bolognese sviluppa il tema del monocromo attraverso l'impiego dimateriali non pittorici, (feltro, piombo, sale, stagno, cera) ottenendo un colore puro ed essenziale, fortemente suggestivo. Calzolari utilizza questi prodotti come colore sulle tele, sui cartoni o direttamente sulla parete, supporti su cui applica con maestria oggetti eterogenei di uso quotidiano (candele, rose, vasi, ecc.) che l'immaginazione dell'artista lavora fino a trasformarli da utensili inanimati in organismi che irradiano vita. L'opera qui presentata è probabilmente espressione del più importante periodo produttivo di Pier Paolo Calzolari, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, con un'importante collaborazione con il gallerista Lucio Amelio che porterà alla realizzazione della rilevante mostra personale del 1977 al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortez, di cui l'opera presentata fu tra i lavori di maggior rilievo: su una grande superficie di feltro intelatoè applicata una piccola base in ferro sulla quale è posta la candela di cera,elemento cardine dell'intera composizione, attraverso cui è espressa la relazione tra gli oggetti e gli elementi primari naturali, in questo caso il fuoco. Di grande risalto è l'azione diretta dell'artista sul supporto di feltro, sapientemente rimaneggiato e ritoccato con graffi ed interventi pittorici che richiamano il ruolo della candela, del fuoco e del processo di trasformazione e di mutamento fisico, associando agli elementi in gioco il tema - tanto caro al Maestro - del tempo.

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