Lotto 183 | Fattori, Giovanni(Livorno 1825 – Firenze 1908)DUE FIGURE E UN...

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lunedì 15 dicembre 2014 ore 15:30 (UTC +01:00)

Fattori, Giovanni(Livorno 1825 – Firenze 1908)DUE FIGURE E UN...

Fattori, Giovanni
(Livorno 1825 – Firenze 1908)
DUE FIGURE E UN CAVALLO
Acquaforte su zinco (?). mm 167x262. Foglio: mm 2013x286.
II stato su 2 dopo l’aggiunta delle nuvole, del cespuglio in basso a sinistra, di numerosi ciuffi d’erba nella parte destra del terreno e dopo rinforzi ed aggiunte nella vegetazione lungo l’orizzonte, nelle figure e nel cavallo.
 
Ottima impressione stampata con segno pieno e brillante e decisa tonalità su sottile carta ruvida color avana. Grandi margini, ottima conservazione.
 
Provenienza:
A. Galeotti Rasetti, Pozzolo
Collezione privata, Firenze
 
Un esemplare di questa acquaforte con dedica a Gino Romiti fu probabilmente esposto nel 1969 alla mostra di Amsterdam; nel catalogo a cura di Lamberto Vitali fu descritto con il titolo Cavallo e due ragazzi (1) (mm. 162x261), proveniente dalla collezione Piero dello Strologo, Milano. Dal momento che il catalogo di Amsterdam non offre una riproduzione di questa stampa, Andrea Baboni si limitò a citarne l’esistenza (Baboni, pag. 21) senza poterla inserire fra quelle censite. Non ci è dato di sapere quale sia oggi la collocazione di quell’esemplare.
Una riproduzione del presente esemplare apparve tuttavia già nel 1994 in un saggio di Vittorio Quercioli (2) con attribuzione ad Adele Galeotti Rasetti, giovane allieva di Fattori. L’errata attribuzione si basa fondamentalmente sulla provenienza del foglio che pervenne dall’eredità della Galeotti ad un collezionista fiorentino insieme ad un vasto corpus di suoi disegni dipinti ed acqueforti, all’esemplare di I stato (Fig.1) di questo soggetto e ad due altre incisioni di Giovanni Fattori (Le capre (3) e Carica di Cavalleria). La Galeotti fu in realtà modestissimo incisore e la sua produzione accertata di acqueforti si limita a pochissime lastre incise con tecnica amatoriale e prive di progettualità grafica. Eppure questa provenienza può aiutare ad azzardare un’ipotesi circa il percorso seguito dalla lastra. Adele Galeotti mantenne un rapporto di stima ed amicizia con Fattori fino agli ultimi anni di vita di quest’ultimo. In una lettera del 20 marzo 1894 indirizzata da Fattori ad Anna Cartoni, madre di Adele, il maestro elogia la dedizione verso l’acquaforte di Domingo Laporte, artista e marito della figliastra Giulia Marinelli, con queste parole: […] Domingo pensa sempre sulle lastre sperando di trovare il bandolo della matassa: io ne sciupo parecchie non essendo il mio forte la pazienza; e mi meraviglio con me stesso perchè l’impazienza è della gioventù e non è mai stata vecchia – e che ci si fa se sono stato fatto a rovescio. […].
Il 21 marzo dello stesso anno, scrive direttamente ad Adele: […] Le notizie delle acqueforti Domingo pensa, ed io sciupo – ma se per caso mi venisse una buona la mando a Pozzolo. […].
Il carteggio ci permette di accertare varie circostanze. Innanzi tutto la disponibilità di Fattori ad inviare una stampa ad Adele; in secondo luogo che deve trattarsi di un nuovo soggetto e non uno di quelli già incisi e conosciuti; infine, parlando nella lettera ad Anna Cartoni di “lastre” è anche possibile che l’oggetto del dono sia appunto una lastra (oltre agli esemplari stampati). Ciò giustificherebbe non soltanto la presenza presso la Galeotti di un’incisione inedita ma anche ed eventualmente della relativa lastra della quale oggi non conosciamo la collocazione.
 
Circa l’interpretazione del soggetto, sembra improbabile quella suggerita dal titolo nel catalogo di Amsterdam secondo cui le figure sarebbero due ragazzi. L’interpretazione un po’ “bamboccesca” e dunque “ringiovanita” delle due figure, insieme ai segni con i quali viene tratteggiata una sommaria fisionomia, sono tratti ricorrente nelle figure incise da Fattori; si p