#112: Antiquariato #112: Antiquariato
venerdì 18 ottobre 2024 ore 17:00 (UTC +01:00)
Cabinet rinascimentale a dobbio corpo in legno di radica di noce , Genoa, fine 16°/17° secolo
Cabinet rinascimentale a dobbio corpo in legno di radica di noce , Genoa, fine 16°/17° secolo h cm 177X123X56 Riccamente scolpito con figure a tutto tondo poste ai lati. Cappello con rosoni intercalanti tra testine decorative. Caratoia centrale in radica intagliata con motivi architettonici ad arco all'interno cassettiera con porticina ad arcoai lati. Figure di nudi poste ai lati. Corpo basso a due sportelli con maniglie a testa di leone sui lati entro cornice al centro busti muliebri. Piedi leoniniDenominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaionofigure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente portlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione con pilastrate di bambocci ai lati, sia nel corpo basso che alto, intagli ad arco nella calatoia con inserti floreali, gli sportelli hanno applicate teste leonine, e i piedi sono felini, in alto nel cappello appaiono mezzi busti turcheschi che sono le prese di due cassetti. fineralmente nel mobile sono applicate testine femminili mentre abbassata la calatoia appaiono dodici cassetti con due porticine ai lati decorate a bambocci. Possiamo considerare tale opera di ebanisteria espressione di un linguaggio figurativo specifico della produzione ligure.
Riccamente scolpito con figure a tutto tondo poste ai lati. Cappello con rosoni intercalanti tra testine decorative. Caratoia centrale in radica intagliata con motivi architettonici ad arco all'interno cassettiera con porticina ad arcoai lati. Figure di nudi poste ai lati. Corpo basso a due sportelli con maniglie a testa di leone sui lati entro cornice al centro busti muliebri. Piedi leoniniDenominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaionofigure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente portlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione con pilastrate di bambocci ai lati, sia nel corpo basso che alto, intagli ad arco nella calatoia con inserti floreali, gli sportelli hanno applicate teste leonine, e i piedi sono felini, in alto nel cappello appaiono mezzi busti turcheschi che sono le prese di due cassetti. fineralmente nel mobile sono applicate testine femminili mentre abbassata la calatoia appaiono dodici cassetti con due porticine ai lati decorate a bambocci. Possiamo considerare tale opera di ebanisteria espressione di un linguaggio figurativo specifico della produzione ligure.