Asta n°49 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo Sabato, ore 15:00
sabato 13 luglio 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
Giuseppe Falchetti - Temporale imminente
Giuseppe Falchetti - Temporale imminente - Torino 1843-1918 - Olio su cartone cm 35x50 - Giuseppe Falchetti, pittore italiano, nacque il 18 giugno 1843 a Caluso, una piccola città nella provincia di Torino. Proveniva da una modesta famiglia di artigiani: suo padre, Battista, era un falegname, mentre sua madre, Maria De Rossi, proveniva da origini contadine. La sua infanzia trascorse tra le strette vie di Caluso, ma a circa dodici anni prese una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita: si trasferì a Torino, una città più grande e culturalmente vivace.A Torino, Giuseppe entrò nello studio del pittore paesaggista Giuseppe Camino, anch'esso originario di Caluso. Qui iniziò a sviluppare le sue abilità artistiche, ma la sua educazione pittorica non si limitava solo agli insegnamenti del suo maestro. Visitando regolarmente la Galleria Sabauda, si interessò al genere della natura morta, che divenne uno dei pilastri della sua carriera artistica.Nel 1860, Giuseppe Falchetti aprì il suo studio a Torino, segnando l'inizio di una carriera promettente. Nel 1862, partecipò alla mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Torino con tre paesaggi: "Le sponde della Bormida," "Lago di Candia," e "Veduta alpestre." Da allora, e fino al 1913, con alcune brevi interruzioni, continuò a esporre alle Promotrici torinesi. Tra il 1915 e il 1918, fu anche presente alle mostre del Circolo degli Artisti di Torino.La sua fama crebbe costantemente, e divenne noto tra le famiglie nobili di Torino, apprezzate sia per i suoi paesaggi romantici che catturavano ampi spazi aperti e minuscole figurine quasi invisibili, sia per le nature morte realistiche, esempi di maestria nella resa perfetta dei dettagli, sia nei toni accesi che in quelli più cupi. Un quadro noto esposto nel 1865 alla Promotrice torinese fu "Prodotti d'autunno," successivamente acquistato dalla stessa società e ora conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino. Altri esempi delle sue nature morte si trovano nella stessa galleria, tra cui "Natura morta," realizzata tra il 1902 e il 1906, e i dipinti "Grappoli d'uva e fiasco" e "Grappoli d'uva e pannocchie."Nel 1876, la sua reputazione nel genere delle nature morte gli valse un incarico governativo per riprodurre le varietà italiane di uve da vino e da pasto in tavole a colori.Giuseppe Falchetti si sposò nel 1870 con Luigia Querio (1852-1919), da cui ebbe due figli, Ernesto ed Alberto. Morì il 6 novembre 1918 a Torino e fu sepolto a Caluso, accanto al suo fratello Michele.Michele Falchetti, fratello di Giuseppe, nacque a Caluso nel 1845 e vi morì nell'inverno del 1877. Anch'egli si dedicò alla pittura fin da giovane. Dopo il trasferimento a Torino, seguendo il consiglio di A. Gastaldi, frequentò l'Accademia Albertina, dove ricevette numerosi premi. Nel 1865, presentò un dipinto intitolato "Trofeo di caccia" alla mostra annuale di Brera a Milano, esposto accanto a un'opera di suo fratello Giuseppe intitolata "L'autunno." Michele partecipò alle mostre della Società Promotrice di Torino dal 1865 al 1874, esponendo paesaggi e nature morte. Nel 1872 ottenne la patente di maestro di disegno dall'Accademia Albertina.