Lotto 0036 | SCULTURA

Casa d'Aste Martini - C.so Cavallotti 76, 18038 Sanremo
IMPORTANTI OPERE D'ARTE Sessione unica
giovedì 13 giugno 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)

SCULTURA

Scultore attivo a Venezia tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo
Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo
coppia di sculture modellate in terracotta (difetti)
h cm 77 5

Modellati con dovizia di particolari ed estrema attenzione fisionomica i due personaggi vengono ritratti stanti ed abbigliati con una corta veste.
Giuseppe d'Arimatea che ottenne da Pilato il permesso di togliere il corpo di Gesù dalla croce con l'attributo dei chiodi in mano una lunga barba ondulata una fusciacca stretta in vita e larghe brache trattenute da lacci alla caviglia. Lo sguardo accigliato rivolto verso il basso. Muscoli e vene evidenti accentuano la possanza delle braccia.
Nicodemo che con martello e tenaglie toglie il chiodo dalla mano sinistra del Cristo defunto porta una corta barba ricciuta. Il volto è severo e una fascia è posta in diagonale sul petto. Entrambi poggiano su un terreno roccioso.
Il volto dei due personaggi incorniciato dalla barba fluente che si fonde col panneggio della veste esemplifica perfettamente la ricerca di introspezione da parte dell'artista. Le due sculture sono probabilmente state eseguite a Venezia tra l'ultimo quarto del XVI e il primo ventennio del XVII secolo e riconducibili alla cerchia di Danese Cattaneo e Francesco Segala entrambi affini stilisticamente ad Alessandro Vittoria che come il maestro si distinguono per le spiccate capacità ritrattistiche e la profonda indagine psicologica del soggetto.