Lotto 27 | Ammonite (Lytoceras sp.) Conchiglia, circa 160 milioni di anni, Madagascar

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giovedì 16 maggio 2024 ore 15:30 (UTC +01:00)

Ammonite (Lytoceras sp.) Conchiglia, circa 160 milioni di anni, Madagascar

Ammonite (Lytoceras sp.)
Conchiglia, circa 160 milioni di anni, Madagascar
Fossile
38x30x16 cm
Provenienza: mercato (Francia)
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Stato di conservazione. Supporto: 85% (consolidamento, lacune)

Le ammoniti erano cefalopodi - molluschi caratterizzati da una simmetria bilaterale del corpo diviso tra testa e tentacoli - dal guscio a spirale. Sono strettamente imparentati con i coleoidi viventi, cioè polpi, calamari e seppie, anche se in apparenza ricordano maggiormente il Nautilus. Le prime ammoniti - più propriamente ammonoidea - apparvero durante il devoniano (419.2-358.9 milioni di anni fa). L'ultima specie scomparve durante o subito dopo l'evento di estinzione del cretacico-paleogene, detto anche K-T extinction (circa 66 milioni di anni fa), in cui scomparvero i tre quarti delle specie animali e vegetali e tra l'altro tutti i dinosauri non dotati di ali e la maggior parte dei quadrupedi con peso superiore a 25 kg.
Le ammoniti sono ottimi fossili indice ed è spesso possibile collegare lo strato roccioso in cui si trova una particolare specie o genere a specifici periodi geologici. I loro gusci fossili di solito assumono la forma di planispirali, sebbene siano state trovate alcune forme a spirale elicoidale e non a spirale, le cosiddette ammoniti eteromorfe.
Il nome "ammonite", fu inventato da Plinio il vecchio, che ne rilevò la similitudine con le corna di ariete (coniò il termine "Ammonis cornua", "corna di Ammon", perché il dio egizio Ammon era tipicamente raffigurato con corna di ariete).
Le ammoniti si distinguono per i setti, le pareti divisorie che separano le camere del fragmocono, per la natura delle suture nel punto in cui i setti si uniscono alla parete esterna del guscio, e in generale per il sifone.
Il genere Lytoceras, a cui appartiene l'esemplare in asta, esiste durante la maggior parte del giurassico e del cretacico: questi cefalopodi erano carnivori capaci di nuotare e di rapidi movimenti.
I gusci di Lytoceras sono evoluti, in sezione rotonda o quadrata, ricoperti da linee di crescita increspate o nervature e possono presentare lievi costrizioni sulle forme interne. Alcuni hanno striature fini e solchi paralleli che corrono longitudinalmente lungo i fianchi.
Le Lytoceras - di cui sono moltissime e di difficile distinzione le specie - sono state rinvenute in tutto il mondo, in particolare in Europa occidentale, Marocco, Madagascar, Sud Africa e Stati Uniti.
Il fossile in asta proviene dal Madagascar, probabilmente dai depositi del bacino meridionale di Morondava e del Madagascar sudoccidentale, ricchi di ammoniti, accumulatisi nello stadio oxfordiano del giurassico, tra 163,5 e 157,3 milioni di anni fa. Un esemplare simile di Lobolytoceras bukmanni è stato presentato da René Hoffmann e Helmut Keupp nel 2008 ("A giant member of the genus Lobolytoceras BUCKMAN, 1923 (Ammonitina, Lytoceratinae) from the Oxfordian of SW Madagascar", N. Jb. Geol. Paläont. Abh. 2008, vol. 250/1, p.53–64, Stuttgart, October 2008, published online 2008).