Meraviglie Atto II. La Gioia a colori. II Sessione unica
mercoledì 15 maggio 2024 ore 15:30 (UTC +01:00)
Veneto. II quarto del XVIII secolo Cristo e l'adultera
Veneto. II quarto del XVIII secolo
Cristo e l'adultera
Olio su tela
91 x 132 cm
Certificati: expertise di Emilio Negro (in copia)
Stato di conservazione. Supporto: 80% (rintelo, probabile sfondamento risarcito)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore e integrazioni)
L’episodio è quello noto anche come pericope dell’adultera, tratto dal vangelo di Giovanni (8, 1-11). Si nota l’iscrizione in ebraico sull’angolo inferiore sinistro scritta a terra da Cristo prima di pronunciare contro i Farisei che lo attorniano la celebre frase «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra». Emilio Negro, in uno studio non datato, circoscrive l'opera entro cultura figurativa veneta tra il XVII e XVIII secolo, su cui emergono tratti stilistici di influenza romana, «un dipingere accademico classicheggiante». Tali osservazioni lo portano ad avanzare dubitativamente il nome di Antonio Balestra (1666-1740), artista che dopo l’apprendistato tra Venezia e la natale Verona presso Giovanni Ceffis (?-1688) e Antonio Bellucci (1654-1726), si trasferisce nel 1690 nell’Urbe. Qui entra nello studio di Carlo Maratta (1625-1713), orientandosi verso uno stile più accademico e classicista.
Andrea Tomezzoli, specialista del pittore, però, segnala che «l'opera» - «davvero di buona qualità» - «non può essere ricondotto a nessun prototipo di Balestra e neppure a qualche pittore della stretta cerchia», suggerendo una definizione «un po' più ampia rispetto all'ambito balestresco» (comunicazione del 2 novembre 2023).
La pennellata materica e dinamica, sicura nel tratto, suggerisce la matrice veneta di pieno Settecento, in accordo a una ampia gamma cromatica resta con sapienti sfumature cangianti, un’attenta restituzione dei riflessi luminosi, e anche una cura nel dettaglio (si veda la stoffa a righe che cinge la spalla sinistra della donna).
Ringraziamo il Dottor Andrea Tomezzoli per il prezioso supporto nella catalogazione dell'opera.