Meraviglie Atto II. La Gioia a colori. II Sessione unica
mercoledì 15 maggio 2024 ore 15:30 (UTC +01:00)
Francesco Fanelli (1869 - 1924) Il lago di Massaciuccoli, 1896
Francesco Fanelli (1869 - 1924)
Il lago di Massaciuccoli, 1896
Olio su tavola
48,9 x 111,8 cm
Firma: "F. Fanelli" al recto
Data: "96"
Altre iscrizioni: "Torre del lago" al recto
Bibliografia: G. Bacci di Capaci, a cura di, "Francesco Fanelli, Trasparenze solari", Lucca 2012, p. 46
Esposizioni: Lucca 2012
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 85% (riprese pittoriche, in particolare nelle nuvole)
«Dipinge con la schiettezza che è propria della sua scuola, non preoccupandosi di tecniche e di teorie. Predilige della natura gli aspetti tenui e malinconici» (Fiorentina Primaverile - 1922)
Fanelli muove i primi passi in sintonia con la tradizione pittorica livornese, in particolare sotto l'influenza di Silvestro Lega e degli artisti Macchiaioli fiorentini, per poi deviare verso le nuove impressioni francesi, importate in Toscana da Alfredo Müller. Nel 1892 frequenta la Scuola libera del Nudo presso l'Accademia di belle arti di Firenze con l'amico Ferruccio Pagni e partecipa a mostre ed esposizioni nazionali con quadri riprodotti dal vero nell'area di Torre del Lago (Acque ferme, In Capanna, Padule di Massaciuccoli); con lo stesso Pagni, Guglielmo Amedeo Lori, Raffaello Gambogi, i fratelli Angiolo e Ludovico Tommasi e Plinio Nomellini fonda presso villa Orlando di Torre del Lago un cenacolo artistico-musicale e ricreativo ribattezzato Club La Bohème in onore dell'opera di Giacomo Puccini.
Soggetti preferiti e fonti di ispirazione sono i paesaggi del Lago di Massaciuccoli - di cui è in asta una delle migliori versioni - e i colori suggestivi della costa tirrenica livornese, sempre rappresentati con notevole aderenza al vero.