Lotto 217 | Garibaldi, Giuseppe (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882) cm.15x13

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martedì 28 maggio 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)

Garibaldi, Giuseppe (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882) cm.15x13


Garibaldi, Giuseppe (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882)
cm.15x13
Rarissimo cimelio garibaldino, frammento di pietra proveniente dalla FOSSA DI GARIBALDI - CAPRERA - 8 GIUGNO 1882 così come evidentemente inciso sulla base in pietra nera (onice ?) alla quale è fissato il cimelio. Assolutamente originale, confezionato nel giorno della sepoltura di Garibaldi, furono realizzate quattro o cinque di queste composizioni e regalate ad alcuni dei più intimi e sinceri amici del generale, e questa in asta fu donata al garibaldino Anton Giulio Barrili  (di cui abbiamo in vendita altri cimeli a lui appartenuti). La pietra di forma irregolare misura ai punti estremi circa cm. 13x10  e la base a piramide tronca circa cm. 15x13. Peso totale circa kg 2,000 -  In perfette condizioni.  

Anton Giulio Barrili (Savona, 14 dicembre 1836 – Carcare, 14 agosto 1908) è stato un politico, scrittore, letterato, patriota e garibaldino italiano. Trascorsa l'infanzia a Nizza, all'epoca appartenente al Regno di Sardegna, terminò gli studi superiori a Savona presso gli Scolopi, laureandosi poi in Lettere e Filosofia all'Università di Genova. Intraprese quindi la carriera di giornalista fondando un primo giornale, L'occhialetto, steso per intero di suo pugno. Divenne in seguito uno dei redattori del San Giorgio, quotidiano fondato e guidato da Nino Bixio. Nel 1859 si arruolò come volontario nell'esercito piemontese, partecipando a varie campagne con il VII Reggimento fanteria. L'anno seguente entrò nella redazione del giornale di propaganda garibaldina Il Movimento, divenendone direttore e portavoce delle imprese del generale.




Barrili combatté al fianco di Giuseppe Garibaldi in Trentino nel 1866, come volontario nell'8º Reggimento del Corpo Volontari Italiani; combatté e fu ferito il 3 novembre del 1867 nella battaglia di Mentana, quando le truppe garibaldine, nel tentativo di conquistare Roma, furono sconfitte dai francesi di Napoleone III. La sua esperienza nelle guerre risorgimentali fu in seguito narrata in un libro di memorie, Con Garibaldi alle porte di Roma (1895).




Ritornato a Genova, nel 1875 fondò il quotidiano Il Caffaro, sul quale pubblicò in appendice alcune delle sue opere. Candidatosi alla Camera dei deputati nelle liste della Sinistra, fu eletto nel 1876, ma si dimise nel 1879 per dedicarsi all'insegnamento nei licei.

Trasferitosi a Roma nel 1884 per assumere la direzione de La Domenica letteraria, tornò poi a Genova, ottenendo nel 1894, grazie al sostegno di Giosuè Carducci, la cattedra di Letteratura italiana all'Università di Genova; fu nominato rettore nel 1903.


Negli anni '80 del XIX secolo fu iniziato alla massoneria nella Loggia Trionfo Ligure di Genova[1].


In età avanzata si ritirò a Villa Maura, la sua residenza estiva di Carcare, morendovi alle ore 22,50 del 14 agosto 1908.


Anton Giulio Barrili è sepolto nel Cimitero monumentale di Staglieno a Genova.