Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 193 Bédos de Celles, Dom François Lamathe La Gnomonique pratique, ou lart de tracer avec la plus grande précision les cadrans solaires par les méthodes qui y sont propres Parigi, Chez Firmin Didot, 1790. In 8°. 198 x 125 mm. Antiporta figurata incisa da Maniere, 38 tavv. fuori testo incise in rame, tutte ripiegate, con parti di orologi e grafici per effettuare gli orologi solari, grande tavola più volte ripiegata con la Carte de France suivant les operations geometriques de mm. de l'Acad. Royale des Sciences. par R. Bonne. Pregevole opera, suddivisa in 13 capitoli: Notions préliminaires; Instrumens nécessaires à la construction des cadrans solaires; Explication des calculs dont on se servira dans ce traité de gnomonique; Cadran horisontal; Des ca-drans qu'on appelle réguliers; Cadrans verticaux déclinans; Cadrans verticaux sans centre; Cadrans inclinés; Méridiennes; Cadrans portatifs; Observations sur la maniere de régler les horologes; Principaux usages ducompas de proportion concernant la gnomonique; 13.Devises pour les cadrans solaires. Al termine: "Extrait des registres de l'Académie Royale des Sciences".
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Lotto 194 Belli, Giuseppe Gioacchino Versi inediti Lucca, Tipografia Giusti, 1843. In 8°. Arrossature sparse, rinforzo ad una carta, mancante la carta con l’errata, legatura coeva in mezza pelle verde, al dorso liscio autore e titolo impressi in oro, spellature. § Inni ecclesiastici secondo l’ordine del breviario romano. Roma, Reverenda Camera Apostolica, 1856. In 8°. Qualche leggera macchia, legatura originale in mezza pergamena, al dorso liscio tassello in pelle rossa con titolo e fregi impressi in oro, lievi difetti. § Belli - Strenna. L’educazione dell’amore dono pel Capo d’Anno e giorni onomastici. Milano, A. Ripamonti, s.d. (seconda metà dell’800). In 8° grande. Ritratto in antiporta, frontespizio stampato in seppia, arrossature sparse, legatura originale in cartonato bianco con ai piatti ricca decorazione con motivi decorativi a rilievo, sciupati gli angoli. I e II opera: entrambe le opere in edizione originale rara. Colombi nn. 65 e 119. La strenna contiene 4 sonetti del Belli: Gli Album (p.11), La rivoluzione poetica (p. 37), Le male lingue (p.38), Il cuore (p.118).
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Lotto 195 Bellori, Giovanni Pietro - Bartoli, Pietro Sante Ichnographia veteris Romae XX tabulis comprehensa. Accesserunt aliae VI tabulae ineditae cum notis Roma, Stamperia Camerale, 1764. In 2°. Titolo contenuto in elaborata cornice, eleganti capilettera figurati, con 26 tavole numerate a piena pagina e 9 non numerate, 8 raffiguranti vasi ed una carta di Roma antica, numerose testatine, finalini ed illustrazioni nel testo, il tutto finemente inciso in rame, alcune carte con rinforzo. Legato con Pietro Sante Bartoli. [...] Camillo Maximo S.R.E. cardinali [...]. Parerga, atque ornamenta ex Raphaelis Sanctij prototypis, a Ioanne Nannio Vtinensi, in Vaticani palatij Xystis, partim opere plastico [...]. [Roma, Giacomo de’ Rossi, s.d. ma c.ca 1675]. Con 42 (su 43) tavole incise dal Bellori e numerate 1-42, incluso il frontespizio con dedicatoria, rinforzi al margine interno, legatura dell’epoca in mezza pelle marrone, al dorso liscio tasselli in marocchino rosso col titolo di entrambe le opere impresse in oro, piccoli difetti. I opera: edizione settecentesca dedicata a papa a Clemente XIII della celebre opera del Bellori Fragmenta vestigii veteris Romae pubblicati per la prima volta nel 1673. II opera: edizione molto rara con le affascinanti tavole incise dal Bartoli che raffigurano gli stucchi e gli affeschi del Vaticano di Giovanni Nanni sui disegni di Raffaello. Thieme-Becker II, 556; Berlin Catalogue 4063.
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Lotto 196 Bembo, Pietro Della istoria viniziana di m. Pietro Bembo Venezia, per Antonio Zatta, 1790. In 4°. 2 voll. Antiporta con ritratto inciso in seppia, legatura coeva in mezza pelle e cartone verde marmorizzata, titoli e fregi ai dorsi, angoli. Rara e ricercata edizione figurata. Curata da Jacopo Morelli, questa edizione è da tenersi in gran pregio in quanto esemplata sul codice originale autografo dello stesso Bembo ritrovato in quegli anni. Cicogna: "la storia del Bembo ha bellezza di lingua e di stile… Jacopo Morelli ci diede poi la stessa versione secondo l'originale... con erudita prefazione; cosicché pregevolissima è questa edizione per ogni conto". Il bel ritratto del Bembo in antiporta, disegnato da Pasetti da un dipinto di Tiziano, è inciso in rame da Francesco Bartolozzi. Cicogna 570; Gamba 131; Morazzoni p. 215.
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Lotto 197 Berman, Eugene Così fan tutte Lotto composto da tre bozzetti per costumi maschili, china e acquerelli colorati su carta, mm 313 x 174, mm 240 x 170, e mm 130 x 85; e da una velina con schizzo per un divano, china e acquerelli colorati, mm 89 x 199. Evgenij Gustavovic Berman (1899-1972)
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Lotto 198 Berman, Eugene Così fan tutte Lotto composto da due bozzetti per costumi femminili, china e acquerelli colorati su carta, mm 240 x 173, firmati e datati; e da uno schizzo recto/verso per scenografia, china su carta, mm 165 x 209.
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Lotto 199 Berman, Eugene Così fan tutte Lotto composto da tre bozzetti per scenografie, china e acquerelli colorati su carta, mm 154 x 205 (il primo) e mm 165 x 240 (gli altri due), firmati e datati; e da due veline con schizzi per scenografie, china, matita e pastelli cerosi colorati, mm 179 x 199 e mm 205 x 294.
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Lotto 200 Berman, Eugene Così fan tutte Lotto composto da tre bozzetti per costumi femminili, china e acquerelli colorati su carta, mm 239 x 173, mm 224 x 125, firmato e datato, e mm 210 x 142 controfondato.
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Lotto 201 Beroaldo, Filippo Opusculum Philippi Beroaldi de terremotu & pestilentia cum annotamentis Galeni. Addita est explicatarum in anno tamentis Galeni dictionum tabula Strasburgo, Matthias Schurer, 1510. In 4°. Spazi per iniziali con letterine guida, piccolo foro di tarlo che non lede il testo, legatura moderna in mezza tela. Nota di possesso manoscritta alla carta di titolo datata 1561. Edizione molto rara stampata a Strasburgo di questo trattato scritto dall’umanista Filippo Beroaldo a seguito dei terremoti di Bologna del 1504-1505.
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Lotto 202 Bettoni, Carlo Pensieri sul governo de' fiumi Brescia, Pietro Vescovi, 1782. In 4°. Con XXI tavole numerate incise in rame e ripiegate in fine volume, aloni di umidità, strappi ad una tavola, legatura originale in cartonato azzurro marmorizzato, macchie, sciupata. Edizione originale di questo non comune trattato dell’agronomo Bettoni, fondatore dell’Accademia agraria di Brescia, nel quale presenta alcune soluzioni per tutelarsi dalle corrosioni delle rive dei fiumi, inondazioni, gorghi, e altri eventi naturali, al fine di tutelarne la navigabilità. Le 21 tavole mostrano tipologie di aratri, macchine, piantumazioni e sistemi di contenimento. Riccardi I, p. 126.1.
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Lotto 203 Bibbia Pentateuchus Moysi - Liber Psalmorum - Liber Prophetarum - Testamentum Novum - Libri Salomonis - Pauli Apostoli Epistolae Venezia, Lucantonio Giunta, 1533. In 16°. 4 voll. Giglio fiorentino e iniziali L.A., legatura del sec.XVIII in mezza pergamena e cartone. Annotazioni manoscritte coeve. Pregevole serie di 6 opere religiose impresse da Giunta a Venezia, in formato ultra tascabile.
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Lotto 204 Bini, Giorgio Atlante dei pesci delle coste italiane Roma, Mondo Sommerso Editrice, 1967 - '70. 8 voll. (di 9, mancante volume di solo testo). Numerose illustrazioni a colori nel testo, legatura editoriale in tela azzurra con autore, titolo e dati editoriali impressi in oro al piatto anteriore, qualche piccola macchia. Poderosa opera dedicata ai pesci di costa italiani del biologo marino ed ittiologo Giorgio Bini, grande divulgatore scientifico che collaborò per anni alla rivista Mondo Sommerso.
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Lotto 205 Biondo, Flavio - Incunabolo De Roma instaurata. Libri tres - De Roma triumphante libri decem - Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades Venezia, Gregorio de Gregori, 1510. In 2°. Iniziali xilografiche, le cc.2A1-2C3 contengono Imperatorum Romanorum Vitae, di vari autori a cura di G. Merula. Legato con De Roma triumphante libri decem. Venezia, Filippo Pinzi, 1511. Iniziali xilografiche, a c.A6r dedica a Pio II. Legato con Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades. Venezia, Tommaso de Blavi, 1484. Lievi bruniture alle prime carte, strappetto al margine superiore della carta del colophon, note e manicule del sec.XVI. Legatura in mezza pergamena e cartone ricoperto di pergamena, con riuso del dorso originario. Splendido esemplare che racchiude l’intera opera di Biondo Flavio, tràdita da due importanti cinquecentine (in editio princeps) e da un incunabolo in II edizione.Celebre umanista (Forlì 1392 - Roma 1463): il nome Flavio non è che la traduzione umanistica di Biondo (egli si sottoscrisse soltanto Blondus o Blondus Foroliviensis). Dopo qualche peregrinazione e altri uffici, nel 1433 era a Roma notaio di camera, e dal 1434 in poi (salvo un'interruzione tra il 1448 e il 1453) fu segretario apostolico. L'opera maggiore sono le Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, che abbracciano la storia d'Italia e d'Europa dal 412 al 1441 e in cui Biondo Flavio seppe usare criticamente le fonti e comprendere l'importanza del Medioevo. Altre opere importanti: l'Italia illustrata, in cui illustrò l'aspetto geografico e la formazione storica dell'Italia; la Roma instaurata, in cui tentò di ricostruire la topografia di Roma antica, importante per notizie relative all'arte; la Roma triumphans, in cui trattò delle istituzioni e costumi romani, notandone acutamente la sopravvivenza nei tempi moderni.
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Lotto 206 Boccaccio, Giovanni Il Philocopo Venezia, Bindoni, 1538. In 8°. Frontespizio architettonico in xilografia, marca tipografica in fine, occasionali note a margine, spazi per capilettera con letterine guida, fioriture sparse, qualche carta brunita, macchia d’inchiostro alle pagg. 2-3, legatura del sec. XIX in mezza pelle titoli in oro su tassello obliquo rosso, filetti in oro. Antico ex libris manoscritto al frontespizio, tassellino cartaceo di antica segnatura al piatto. Bella edizione dell’opera di Boccaccio nella revisione dell’umanista Gaetano Tizzone, che qui per la prima volta propone il titolo di Philocopo in sostituzione di quello comunemente usato di Philocolo.
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Lotto 207 Bocchini, Bartolomeo Il trionfo di Scappino Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. In 12°. 92 pp. Vignetta calcografica al frontespizio, strappi al margine esterno del frontespizio, fioriture, carta un po' consunta. Legato con Del Trionfo della Zagnara. Parte Seconda. Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con Miscuglio di pensieri Rime zannesche prima, e seconda parte. Modena: per Bartolomeo Soliani, 1647. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con La prima/-seconda parte della Corona maccheronica. Terza impressione ristampata con nuoua gionta. Modena, per Bartolomeo Soliani, 1648. Legato con La piua dissonante di Bartolomeo Bocchini detto Zan Muzzina. Al frontespizio mappamondo stilizzato, macchie alle ultime carte, margini consunti. Legatura coeva in cartonato alla rustica. Bella e rara miscellanea originale di testi bocchiniani nella sua veste coeva, quasi tutti editi a Modena dal Soliani tra il 1647 e il 1648. Si tratta perlopiù di seconde edizioni, fatta eccezione per lo Scappino e la Zagnara, qui in PRIMA EDIZIONE.E' incerta la cronologia di molte sue opere, che spesso furono stampate senza data e dopo aver circolato in fogli volanti. Le prime edizioni dovettero circolare nel bolognese intorno al 1635, per poi essere in parte riedite a Ferrare e soprattutto a Modena. Nato a Bologna nel 1604, dopo un avvio alla carriera di pittore, la passione per il teatro lo spinse ad aderire alla commedia dell'arte col nome di Zan Muzzina (da Muzza, torrente che scorre presso Sant'Agata Bolognese). La sua vita avventurosa divenne fonte d'ispirazione della sua attività teatrale, tutta rivolta sul versante popolare delle canzonette, dei ritratti caricaturali, delle poesie in vernacolo e delle improvvisazioni. Le sue opere venivano stampate su fogli volanti e circolavano alla macchia, in forme sempre difformi tra loro. Bartolomeo Soliani, che già nel 1623 esercitava l'attività di libraio a Modena, nel 1646 prese a stampar libri con bottega in Piazza Grande. Incominciò con libriccini di facile smercio, adatti alle limitate possibilità di lettura di buona parte dei concittadini: tra questi, le opere di Bocchini dovettero essere un sicuro best seller, vista la divertente piacevolezza dei temi trattati. Modesto in generale il valore letterario di questi scritti; le poesie in dialetto veneziano hanno un interesse puramente documentario, specie per quel che riguarda la storia della commedia dell'arte e del suo personaggio più diffuso, lo Zanni. Le canzonette, che crearono al Bocchini la fama di poeta popolare, anche se talora non prive di sentimento, sono superficiali e spesso volgari, e quel mondo di "zagne" e di "zagni" viziosi e famelici che aveva affascinato il giovane Bocchini è rappresentato senza incisività; più notevoli sono i prologhi, rudimentali farse in cui è possibile avvertire le forme della commedia improvvisa.
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Lotto 208 Boezio, Severino Di consolatione philosophica volgare Venezia, Marchiò Sessa, 1531. In 8°. Piccoli capilettera figurati, restauro marginale ad una carta, legatura del sec. XVIII in pergamena, titoli in oro su tassello al dorso, tagli colorati. Stemma nobiliare al frontespizio, alcune note manoscritte alla carta di guardia. Edizione della Consolatio di Boezio nella traduzione di Anselmo Tanzi, edita per la prima volta nel 1520.
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Lotto 209 Boissieu, Barthélémy-Camille de & Bordevane, Toussaint & Godart Dissertations sur les Antiseptiques Digione, François Des Ventes, Parigi Des Ventes de la Doué, 1769. In 8°. Con una grande tabella sinottica ripiegata fuori testo, legatura in vitello marmorizzata coeva, cornice in oro ai piatti, dorso a scomparti con titoli e ricchi fregi in oro. Dissertazioni importanti per lo sforzo compiuto dai tre autori di dare una classificazione sistematica dei rimedi antisettici, sulla base degli intenti del concorso indetto dall'Académie de Dijon che richiedeva quali fossero gli antisettici di maggior utilizzo, quale fosse la loro maniera di agire, come suddividerli nelle diverse tipologie, e contraddistinguerne l'impiego nelle varie malattie.
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Lotto 210 Bonaventura, Tondi La virtu vilipesa, ouero il trionfo dell'ignoranza Napoli, Ludovico Cavallo, 1681. In 4°. Bella antiporta incisa in rame, testatine tipografiche, prime carte con difetti, legatura originale in pergamena. Edizione rara.
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Lotto 211 Bonnefoy, Jean-Baptiste Analyse raisonnée des rapports des commissaires chargés par le roi de l'examen du magnétisme animal Lione e Parigi, Prault, 1784. In 8°. Testatina figurata, prime carte sciupate rilegatura in cartoncino marmorizzato dell’epoca. Difesa delle teorie di Mesmer contro i dubbi e le critiche ad esse mosse dalle Commissioni incaricate di vagliare la validatà del magnetismo animale. Caillet, n. 1389: "Travail intéressant... Il tire un grand parti des phénomènes électriques connus à cette époque chez les animaux et chez l'homme, pour expliquer ceux qui sont dus au magnetisme animal".
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Lotto 212 Borghini, Vincenzo Discorsi Firenze, Filippo e Iacopo Giunta, 1584-1585. In 4°. 2 voll. Marca tipografica ai frontespizi, ripetuta in fine, 4 tavole grandi ripiegate, 2 ritratti xilografici dell’autore, stemmi e figure incise in xilografia nel testo, capilettera figurati, fioriture diffuse e bruniture, delicati restauri alle tavole, legatura del sec. XVII in mezza pelle con titoli in oro su doppio tassello al dorso, e fregi dorati, piccole mancanze ai dorsi. RARISSIMA EDIZIONE ORIGINALE completa di tutte le tavole, di questa opera stimata sulla storia di Firenze del Borghini (1515-1580), definito dal Moreni “maggior luminare... in questi suoi maravigliosi discorsi”. Comprende anche, con proprio frontespizio, il trattato Della chiesa e vescovi fiorentini. Brunet I, 114: “ouvrage recherché”; Gamba, 243: “raro... Il secondo volume... è molto più raro... il Redi sin dal 1688 scriveva al suo amico Giuseppe Valletta a Napoli: Non mi è stato possibile il trovar la seconda Parte de’ Discorsi del Borghini, questo libro è diventato qui più che rarissimo”; Moreni I, 150.
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Lotto 213 Bossi, Giuseppe Del Cenacolo di Leonardo da Vinci Milano, Stamperia Reale, 1810. In 2°. Occhiello, tavola con ritratto, 6 tavole incise in rame fuori testo, in totale 7 tavole incise in rame fuori testo, legatura coeva in pergamena e tela zigrinata, alcune lievi arrossature. Edizione originale figurata. Importantissima fonte dell'arte che analizza con rigore e completezza il celebre affresco milanese. Artista poliedrico e raffinato collezionista, Bossi (1777-1815) dopo aver fatto una replica del Cenacolo per Eugène de Beauharnais, redasse quest'opera monumentale in cui documenta ogni sfaccettatura del dipinto, registrando dettagliatamente anche gli interventi di "riparazione" cui l'affresco era stato sottoposto nel corso del tempo. Il libro divenne un'opera di riferimento per i viaggiatori europei e contribuì a fare della visita al Cenacolo una tappa obbligata del Gran Tour, sia Stendhal che Goethe ne possedevano una copia, da entrambi annotata con cura. Pietro Marini, Leonardo: L'Ultima Cena, p. 27; M. Guerrini, Bibliotheca Leonardiana 1493-1989, vol. I, 1990, p. 197.
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Lotto 214 Botanica - Odo de Meung - Pictorius, Georg De Herbarum Virtutibus Aemilii Macri Veronensis elegantissima poesis, cum succincta admodum difficilium & obscurorum locorum Basilea, Henricus Petrus, 1559. In 8°. 52 incisioni xilografiche nel testo, marca al verso dell’ultima carta, bruniture, forellini di tarlo alle ultime due carte lente con perdita di tre lettere, fascicoli un po’ lenti, legatura in cartone rigido ricoperto del sec.XVIII. Firma di possesso evanescente al frontespizio. Rara prima edizione curata da Pictorius di questo celebre poema medievale sulle erbe, opera probabilmente di Odo - Vescovo di Meung - che la compose nell’XI sec. Questo "extraordinary poem" (Green, History of Botanical Science, p. 90) è in forma di esametri latini e descrive circa 77 piante con le loro proprietà mediche. Fu uno dei più popolari lavori medievali di medicina e botanica, di gran successo forse perché facilmente memorizzabile in versi, similmente a quanto era accaduto per secoli col Regimen Sanitatis della Scuola di Salerno. L’Herbarum risulta essere di grande importanza perché "one of the earliest Western documents showing a revival of interest in botany." Hunt, I, p. 4; Graesse IV, 322.
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Lotto 215 Botanica - Rosaccio, Giuseppe Virtù mirabile di dieci herbe Bologna, Benacci, 1603. In 8°. Fregio al frontespizio, tavola ripiegata con raffigurate le 10 erbe, rifilato il margine inferiore della tavola, con lieve perdita di testo, brossura recente in carta decorata. Rarissima edizione originale. Il medico e cosmografo, nato a Pordenone verso il 1530, descrive le proprietà officinali di dieci piante che si trovano comunemente in Italia e illustra il modo di utilizzarle. Le piante sono: Acetosa, Iva artetica, Altea, Angelica, Betonica, Bursa Pastoris, Iperico, Gratiola, Melissa, Parietaria. Nella tavola in fine sono raffigurate le piante, i nomi delle ultime cinque sono manoscritti.
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Lotto 216 Bottari, Giovanni Lezioni tre sopra il Tremoto Roma, Pagliarini, 1748. In 8°. Vignetta al frontespizio, arrossature sparse, piccola macchia, legatura originale in vitello marrone, fregio in oro agli angoli dei piatti, dorso a 5 nervi con tassello in pelle rossa con titolo. Seconda edizione opera di questo scienziato fiorentino, conservatore della biblioteca vaticana. Il Bottari ritiene che la causa prima dei terremoti vada ricercata nei "fuochi sotterranei", ma che anche le condizioni atmosferiche abbiano un'influenza importante. Melzi I, 124; Riccardi I, 186 (nota, prima ediz. del 1733); Gamba 2173 (nota).