Importanti Mobili, Arredi, Oggetti d’arte e Maioliche
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Lotto 1 INTAGLIATORE PORTOGHESE, SECOLO XVII
piccola scultura in avorio con tracce di policromia raffigurante figura femminile, alt. cm 19
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Lotto 2 INTAGLIATORE TEDESCO, INIZI SECOLO XVIII
piccola scultura in avorio raffigurante gentildonna, la parte inferiore della veste apribile con sportellini laterali in cui è rappresentata una scena di corte tra due dignitari a tutto tondo, base in legno ebanizzato, alt. cm 18,5
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Lotto 3 PLACCHETTA, FRANCIA, SECOLO XV
in osso scolpito a raffigurare "Vergine in trono con Bambino". Reca sul retro l'etichetta in carta J.P. Boisnard Antiquités-Decoration, Rouen, alt. cm 11,5
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Lotto 4 SCULTURA, TOSCANA, SECOLO XVII
in bronzo raffigurante cavallo rampante su base in breccia di marmo, alt. cm 33
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Lotto 5 CALAMAIO, FIRENZE, SECOLO XVI
in bronzo a patina scura raffigurante un fauno seduto con un vaso tra le gambe, alt. cm 28
Il modello del calamaio riprende il bronzo del Tribolo, oggi conservato al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, alt. cm 28
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Lotto 6 RELIQUIARIO, LIMOGES, SECOLO XIV
in bronzo dorato e smalti, base esalobata decorata da due formelle quadrilobate a rilievo, fusto con duplice nodo. Al centro placchetta circolare con angelo, alle estremità dei bracci i simboli degli Evangelisti e il Pellicano; sul retro coperchio del reliquiario decorato con busto di Cristo a rilievo, alt. cm 28. Modifiche
Provenienza
Vendita Finoelst Collection, Bruxelles, 26-27 settembre 1927, lotto 392;
Asta Sotheby's, Londra, 3 dicembre 1997, lotto 14
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Lotto 7 CASSONE, VENEZIA, INIZI SECOLO XVI
in legno dipinto, dorature, fronte bombato dipinto nei toni dell'avorio e del rosso a motivi fitomorfi e centrato da stemma in campo azzurro, piedi a mensola, cm 52,5x152x56, lievi danni e restauri
I cassoni, solitamente conservati nella camera da letto padronale, ossia l'ambiente più riservato dell'intera abitazione, svolgevano la funzione di custodie per magnifiche vesti, gioielli ed oggetti preziosi di piccole dimensioni. In epoca rinascimentale era usanza che accompagnassero la sposa il giorno delle nozze, ma nel nostro caso la presenza di un unico stemma sembra smentire la commissione per un evento matrimoniale. Il mobile si presenta costituito da un corpo rettangolare, chiuso da un coperchio piatto e con un pannello frontale di forma convessa, delimitato da una cornice dorata e scandita da decorazioni floreali stilizzate. La specchiatura frontale, con al centro uno stemma non identificato (d'azzurro, al crescente montante sormontato da una stella di otto punte doro, accompagnato da tre gigli dello stesso, posti uno nel capo e due nei fianchi), rivela una decorazione dipinta con ornati azzurri, improntati al modulo naturalistico del viticcio ma resi secondo un'interpretazione del tutto grafica, che si stagliano su di un fondo di colore rosso aranciato.
Ornamentazione questa che si ritrova pure su un cassone, ora conservato presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano, datato al 1510 ed attribuito, sulla base dello stemma effigiato, a Vicenza, oltre che su oggetti intarsiati sempre prodotti da manifatture dell'Italia settentrionale.
La struttura convessa del mobile, caratteristica peculiare di questo genere di arredi prodotti agli inizi del XVI secolo a Venezia, come ben testimoniano dipinti dell'epoca, associata alla tipologia dei motivi decorativi, astratti e tratteggiati con un senso leggiadro ed elegante, rimandano sicuramente ad un'area geografica veneta, forse alla stessa città lagunare. Non da ultimo il modulo decorativo di matrice persiana, probabilmente filtrato grazie agli intensi commerci di tessuti che si svolgevano nella Serenissima, concorre ampiamente a giustificare la provenienza del cassone da un ambito veneto.
Scheda a cura di Patricia Lurati
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Lotto 8 SEGGIOLONE, SECOLO XVII
in noce a patina scura, spalliera sagomata, braccioli mossi con estremità a voluta, gambe anteriori e traverse a rocchetto, ricoperto in cotone rosa salmone
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Lotto 9 CASSETTONE, LOMBARDIA, FINE SECOLO XVII
in ciliegio con profili ebanizzati e intarsiato in bosso, legno ebanizzato e madreperla, piano rettangolare sagomato decorato da riserve mistilinee e motivi floreali in madreperla, fronte spezzato a tre cassetti decorati in maniera analoga, base modanata piedi a cipolla schiacciata, cm 92x140x63, alcuni danni e mancanze
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Lotto 10 ACQUASANTIERA, ITALIA SETTENTRIONALE, SECOLO XVII
in marmo rosa di Verona scolpita sul ventre con baccellature, cm 20x40x44
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Lotto 11 CREDENZA, ITALIA CENTRALE, SECOLO XVII
in noce a patina bionda, piano rettangolare con becco di civetta, un cassetto sotto al piano, due sportelli sformellati inquadrati da lesene, base modanata, piedi a mensola, cm 110x61x131, restauri
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Lotto 12 FRAMMENTO DI PLACCA MAIOLICATA, FLAMINIO FONTANA (ATTR.), URBINO 1570-1578
decorata in policromia. Il frammento ricomposto, probabilmente parte di una placca di maggiori dimensioni, mostra la figura di Saturno che divora uno dei figli, secondo una raffigurazione tratta dalla nota incisione di Gian Giacomo Caraglio (1505-1565) da Rosso Fiorentino (1495-1590) note con i titoli “divinità mitologiche/ divinità nelle nicchie/ le divinità della favola” post 1526. Ai piedi della figura in caratteri capitali si legge “[G]ENITOR SUMM[…] OLYMPI”, dall’originale “DIVORUM GENITOR SUMMI SATURNUS OLYMPI”. cm 22,5x13,5
L’opera è corredata da analisi chimica delle terre e termoluminescenza, come spiegato nelle parti tecnico-scientifiche dello studio in bibliografia
Bibliografia
A. Piccini, Un prezioso frammento in maiolica, in “Blog storico” della maiolica italiana, 20 marzo 2015
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Lotto 13 ALBARELLO, MONTELUPO O SAN GIMINIANO, 1480-1490 CIRCA
in maiolica con smalto stannifero su uno strato di ingobbio, decoro in blu e giallo-arancio su tutta la superficie. Il motivo decorativo a "foglia di prezzemolo" rappresenta uno dei decori principali utilizzati alla fine del secolo XV e derivante da motivi d’ispirazione ispano-moresca. L’albarello presenta caratteristiche molto affini alle opere esposte nella farmacia Santa Fina di San Gimignano, dalle quali si distingue per il decoro continuo che corre lungo la spalla, mentre è del tutto analoga la scelta dei colori utilizzati e lo stile pittorico del decoro, tanto da far ipotizzare la produzione da parte di un centro di fabbrica operante nell’area della suddetta farmacia. Resti di cartellino di collezione sul collo, alt. cm 25,3. Rottura al collo, ricomposta, cadute di smalto e segni di usura nelle parti più esposte.
Provenienza
Parigi, Collezione Imbert (Esposizione del 1911, n. 228);
Roma, Collezione privata
Per confronti
F.Berti, a cura di, Il Museo della ceramica di Montelupo, Firenze 2008, pp. 259-261, n. 17
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Lotto 14 ACQUASANTIERA, SIENA, SECOLO XVII
in maiolica, decorata in giallo, giallo arancio, verde azzurro e bruno di manganese. L’acquasantiera domestica mostra al centro la figura di San Bernardino da Siena, realizzato a rilievo, che sorregge il libro della regola nella mano destra e con il simbolo della confraternita sia sul volume, sia sull’aureola. Intorno un’edicola con colonnine tortili, sorrette da due angioletti, sormontata da un elemento architettonico con motivo floreale a sua volta circondato da due angeli e un amorino. Sopra l’ampolla un cartiglio reca la scritta in caratteri capitali “SANCTUS BERNARDINUS SENENSI”. Le modalità stilistiche nella resa dei tratti somatici dei personaggi, delle ombreggiature e la cura dei dettagli, nonchè il confronto con opere devozionali coeve presenti nel territorio senese ci fanno ritenere quest’opera come prodotto di una fornace della città toscana, cm 42x23
Per confronti
R.Traldi in G.Mazzoni, a cura di, Ceramica chigiana a San Quirico. Una manifattura settecentesca in Val d’Orcia, San Quirico d’Orcia 1996, p. LXXVII-LXXXIV, figg. 7-9
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Lotto 15 ORCIOLO TOSCANO- SICULO, 1611
in terracotta ingobbiata, invetriata e graffita a stecca ribassata, tracce di ossido di cobalto al collo. Il decoro mostra un motivo a tralci fogliati e, sul fronte, un cavaliere. Sotto il piede reca, inciso a crudo, la scritta: "1 ottobre - M(astro).C (ono). Lazzaro Si obbliga a Don Giuseppe Almerico Sacerdote alla terra di Biscalquino (Bisacquino) di fargli 32 vasi fia ( o sia) bornìi da qua (d’acqua) onzi 35 e tarì 15 – 1611”, alt. cm 22,5
Bibliografia
A.Piccini, “Blog storico” della maiolica italiana, 7 agosto 2012
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Lotto 16 PIATTO, ROMAGNA, 1525 CIRCA
in maiolica, interamente ricoperta da smalto azzurrato o “ berettino” con tesa obliqua e cavetto rilevato, poggiante su basso piede privo di anello. Il piatto è decorato in blu cobalto, giallo antimonio, giallo arancio, verde e mostra l’alternarsi dei motivi tipici della decorazione ceramica della prima metà del secolo XVI con, al centro, un trionfo d’armi cui fa da contorno un motivo decorativo con cesti alternati di fruttini e bacche a loro volta racchiusi da una corona fogliata continua. Si tratta del cosiddetto motivo a “vaghezze e gentilezze”, tipico della produzione faentina e romagnola tra il 1525 e il 1545. Il bordo è orlato da una linea blu, mentre sul retro la tesa e il cavetto mostrano i consueti decori a spirali e zig-zag delineati in blu cobalto, diam. cm 24
€ 2.500/3.500
Per il decoro a “ vaghezze” e “gentilezze” si veda C.Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza nelle raccolte del Museo Internazionale delle caramiche di Faenza, Faenza 1998, pp. 306-313
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Lotto 17 COPPA CENTROTAVOLA, FAENZA, 1545 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia su fondo smaltato leggermente azzurrato, sul retro, e berettino sul fronte. La coppa, di forma emisferica e poggiante su un alto piede ad anello largo e svasato, è sottolineata sul retro da alcune righe concentriche blu. Sul fronte un complesso motivo a trompel’oeil con frutta e verdura disposta su alcune foglie di vite e dipinta a imitazione del vero. Questa tipologia di oggetto, derivante probabilmente dalle note invenzioni ceramiche dei della Robbia, fu prodotta anche nelle botteghe faentine, come attestano alcuni esemplari marcati presentati in più pubblicazioni specialistiche e come ben ci orienta Carmen Ravanelli Guidotti nella scheda che riguarda un esemplare simile nella collezione Chigi Saracini, suggerendo attraverso esemplari firmati una possibile produzione della bottega faentina del Calamelli, diam. cm 24. Restauri
Per confronti
D.Thornton, T.Wilson, Italian Renaissance Ceramics. A catalogue of the British Museum collection, Londra 2009, n. 10;
C.Ravanelli Guidotti, Donazione Paolo Mereghi. Ceramiche europee e orientali, Bologna 1987, p. n.160-161, n. 48;
C.Ravanelli Guidotti, Maioliche italiane. Collezione Chigi Saracini del Monte dei Paschi di Siena, catalogo della mostra, Faenza 1992, pp.122-124, n. 35
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Lotto 18 CASSETTONE, LOMBARDIA, SECOLO XVII
in legno ebanizzato, piano rettangolare, tre cassetti sottostanti decorati a lacunari con motivi vegetali intarsiati, base modanata, piedi a mensola e soprastante scarabattolo a quattro cassetti ed uno sportello su base rettangolare, piedi anteriori a zampa ferina, cm 145x61x135, piccoli danni e restauri
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Lotto 19 GRANDE CREDENZA, ITALIA CENTRALE, METÀ SECOLO XVII
in noce a patina scura, piano rettangolare con becco di civetta, scarabattolo superiore ad otto cassetti e cinque sportelli, corpo inferiore a due grandi cassetti e due sportelli sformellati, due sportelli sui fianchi, base modanata, piedi a mensola, cm 163x88x236, presenta restauri e modifiche
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Lotto 20 ARMADIO, ITALIA CENTRALE, INIZI SECOLO XVIII
in noce, cappello modanato, fronte a due sportelli decorati da formelle lobate e inquadrati da lesene stilizzate, base modanata, piedi a mensola, cm 235x71x180
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Lotto 21 COPPIA DI POLTRONE, ITALIA SETTENTRIONALE, SECOLO XVII
in noce a patina scura intagliato, spalliera rettilinea, braccioli e gambe a tortiglioni piedia a dado, ricoperte in tessuto operato a fiori (2)
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Lotto 22 CASSETTONE, TOSCANA, METÀ SECOLO XVIII
in noce, piano rettangolare con becco di civetta, un sottile cassetto sotto al piano e tre sottostanti, maniglie con tritoni e bocchette in bronzo, base modanata, piedi a mensola, cm 93x63x141, difetti
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Lotto 23 VASO CON COPERCHIO, ROMA, FINE SECOLO XVII
in porfido, corpo di forma ovoidale caratterizzato da due ampie anse a volute, piede a trottola, presa del coperchio piriforme, alt. cm 32
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Lotto 24 ALBARELLO, FAENZA, TERZO QUARTO SECOLO XVI
in maiolica decorato in policromia in blu cobalto, giallo, giallo arancio; forma a cilindro appena rastremato con piede concavo e orlo dal profilo arrotondato. Decoro a fasce parallele a racemi fogliati con cartiglio centrale con scritta apotecaria in caratteri gotici. Sul fondo etichetta della Raccolta Barresi, alt. cm 14,5. Restauri