Asta 253 - Dipinti, Sculture e Gioielli d'artista
-
Lotto 1 ERNESTO BAZZARO
Milano 1859 - 1937
"Maternità beduina" 1905 circa
52x60x22, scultura in bronzo su base originale in legno ebanizzata con motivi orientalisti
Opera firmata sulla parte inferiore del bronzo -
Lotto 2 LEONARDO BISTOLFI
Casale Monferrato (AL) 1859 -1933 La Loggia (TO)
"Testa del Cristo che cammina sulle acque (Il Redentore 1898-1899)"
H. cm 45x37x27 scultura in marmo
Versioni:
- Statua in bronzo, a figura intera, sopra un basso podio in bronzo, mosso in imitazione delle onde, sulla sponda di un lago nel grande parco della Villa dei Conti Camerini (primi committenti dell'opera) a Piazzola sul Brenta (Padova)
- Modello in gesso 220x65x60
- Calco della testa eseguito a tasselli 66x62x44
- Bozzetto in terracotta 40x32x39 firmato sulla base a destra, coll. priv., Torino
- Statua in bronzo, donata dalla famiglia dell'artista al comune di Casale Monferrato nel 1934 e posta vicino alla tomba dello scultore nel cimitero della sua città natia
- Statua in bronzo, posta sulla tomba della famiglia Mazzola nel Cimitero di Torino (Campo Primitivo) nel 1934
- La testa del Cristo in marmo fu eseguita per un sig. Ferri col permesso del Conte di Camerini ed esposta a Buenos Aires nel 1910
- La testa del Cristo in bronzo fu incorporata da Bistolfi nella tomba che egli eseguì per il poeta Giovanni Cena a Montanaro nel 1927
- Testa del Cristo in marmo 37x52 coll. priv. Milano
- Testa del Cristo in marmo, coll. priv. Valenza
- Tra le varianti della testa in marmo si ricorda quella della collezione di Riccardo Gualino, ora di proprietà della Banca d'Italia
- Due diverse varianti del busto in gesso sono riprodotte nella Gazzetta del Popolo della domenica" del 26.4.1896 e da U. Fleres, 1899, p.12
Esp.; - Venezia 1899, sala N, int.3 (Corporazione dei Pittori e Scultori Italiani, statua in gesso); Buenos Aires 1910 (testa in marmo); Carignano 1928, n. 33 (coia della statua in bronzo di VillaCamerini); Roma 1934 (testa del Cristo); Alessandria 1940 n. 2 (modello in gesso h. 257: propr. Lorenzo Bistolfi, Massa 1981, n.8 (calco della testa da Casale Monferrato)
Bibl.: - La Gazzetta del Popolo della Domenica 26.4.1896, G. Martinelli, 1896, p. 459, M. Morasso, 1.6.1899, p. 530; U. Fleres, 1899, pp. 13-15; M. Pilo, 1899, pp 277-278, The Studios Vol. XVII, 1899, p. 206; G. Cena, 16.3.1901, p. 75; L'Elettore 4.10.1901, pp. 159-160; C. Corradino, 1903-1904, pp. 441, 517-518; G. Cena, 1.5.1905, pp. 6, 8, 13 L'Illustrazione Italiana 9.7.1905, p. 31; G. Bevione, 1905, pp. 456, 462; Avanti della Domenica n. 24, 1905, pp. 3,4, 7, 12; L'Artista Moderno» n. 18-19, 1905, p. 290, E Comel- lo, 14.6.1908: La Nación 28.8.1910; G. Dominione, 1.9.1910, p. 8; Bestetti e Tuminelli (1911), tav. 15; F. Rizzi, 4.5.1913; G. Grondona, 30.3.1915, p. 389; Prima Pubblica zione Savoriaroliense, 1916, p. 49; M. Bernardini), 11.12.1927; E. Marchetti, settembre-ottobre 1933, p. 7; V. Falletti, otto- bre 1933, p. 166; «Alexandria» ottobre 1933, p. 166; «Gaz zetta del Casalmonferrato 13.1.1934, p. 3; A. Biancotti, febbraio-marzo 1938, p. 112, E. Grasso, 1940, pp. 109-110 S. Berresford, 1981, p. 187; 1. Grignolio, 1983, p. 334. -
Lotto 3 EDOARDO RUBINO
Torino 1871 - 1955
"Addolorata" 1936-37
h cm 63, scultura in bronzo
Opera siglata al retro sulla base
Si tratta di una fusione in bronzo del bozzetto definitivo per la scultura in marmo realizzata su commissione del senatore Giovanni Agnelli per la Chiesa di Sant'Edoardo, Sestriere (Torino), edificata tra il 1936 e il 1937 -
Lotto 4 CELESTINO FUMAGALLI
Torino 1864 - Milano 1961
"Nuda in posa"
H cm 58,5 scultura in bronzo dorato e patinato
Opera firmata in corrispondenza della base
Bibl.:-G. Schialvino (a cura di), "Solo Donna: la figura femminile nella prima metà del Novecento in Piemonte", Palazzo Mathis, Bra (Cuneo), 8 marzo-8 maggio 2011, ripr. a colori a p. 101 -
Lotto 5 FELICE CASORATI
Novara 1883 - 1963 Torino
"Incontro con la musica" (1924-2000)
140x92,5 bassorilievo in bronzo a cera persa, es. III/VI
Opera siglata e numerata in basso a destra; sul bordo esterno destro in basso è presente un quadratino in bronzo recante impronta digitale di Francesco Casorati
Autentica su fotografia di Francesco Casorati rilasciata a Torino il 22/12/03 e registrata con il numero 1167 Archivio Francesco Casorati, Torino.
Bib.: - Catalogo generale delle opere di Felice Casorati, vol. III, n. 36SC. pag. 69, pubblicata b/n tavola fuori testo.
Allegata all'opera dichiarazione manoscritta del professor Francesco Poli: "Torino 25/1/22/ In relazione alla scheda n. 36 sc del catalogo/ generale delle opere di Felice Casorati, volume III, si precisa quanto segue: i bassorilievi in bronzo/ tiratura postuma, sono in sei esemplari/ segnati in numeri romani e non, come/ erroneamente indicato sulle schede, in numeri/ arabi./ Le dimensioni indicate nelle schede fanno/ riferimento a quello del gesso originale/ da cui sono tratte le opere in bronzo e/ quindi sono leggermente più piccole/ Francesco Poli".
Provenienza: opera acquistata direttamente da Lazzarini Arte & Antiquariato, Torino.
I bassorilievi del teatro Gualino "Fu un atto di coraggio quello di concedere carta bianca a un pittore perché facesse dell'architettura.
Io speravo che, appunto perché immune dalle regole della tradizione, Casorati avrebbe risolto in modo originale il problema. La mia aspettativa non andò delusa. La sala è rettangolare, di colore grigio; il soffitto semplice, a sagome angolari.
Una fascia di circa un metro di altezza, fra pareti e soffitto, avente una serie di bassorilievi, illuminati da luce nascosta, è la nota decorativa dell'ambiente e in pari tempo l'unica sorgente luminosa. Cento seggioloni di legno nero lucido con cuscini grigi salgono a scalinata; il velario è di panno grigio, filettato di rosso; ai lati del boccascena due piedistalli scarlatti sostengono due statue grigie del Casorati. Il pavimento nero completa l'armonia in grigio-nero-rosso. Il teatrino comunicava colla mia abitazione, che presentava grande interesse per la collezione di oggetti d'arte disposta ogni anno in modo differente. Unica luce era quella proveniente dagli oggetti illuminati, cosicché si attraversavano le sale fra gli sguardi di Antonello o di Tiziano, di Cimabue o di Botticelli, tra smalti e ceramiche, tra statue cinesi e sculture romaniche.
Dopo lo spettacolo, gl'invitati solevano dal teatrino recarsi in casa a trascorrervi un'ora; nulla sembrava loro più interessante del mutamento radicale, del passaggio repentino dall'emozione dello spettacolo presentato nella sala del teatrino lucida e austera, alla visione del passato sintetizzata da pochi capolavori opportunamente messi in rilievo. L'accesso al teatrino, ricavato in piccolo vano, con giuoco audace di grossi archi e di basse volte, così da farlo sembrare di molto più vasto, tutto grigio e nero, fu una delle cose più belle ideate dal Casorati."
(Riccardo Gualino: "Frammenti di vita e di pagine sparse", Roma, 1966, p. 109)
Opere dal teatrino privato di Casa Gualino (Torino - 1923).
Il teatrino privato di casa Gualino costituì a Torino uno dei banchi di prova dell'opera d'arte totale, quell'opera che vede l'artista impegnato nella creazione di uno spazio costruito e decorato, progettato e arredato per rappresentare un'opera d'arte fine a se stessa, uno spazio non solo contenitore ma espressione di contenuti e di principi estetici. Felice Casorati ed Alberto Sartoris furono chiamati da Riccardo Gualino a realizzare il teatrino della casa di via Galliari nel 1923.
Il più anziano pittore fece sicuramente da guida al giovane architetto, nell'intento di produrre uno spazio "ideale" simile a quello che nasceva nelle sue tele, un'atmosfera metafisica conseguenza di un calibrato accordo di colori, forme e linee. La decorazione era costituita, oltre che da due statue poste ai lati del proscenio (una rappresentante la commedia, l'altra la
tragedia), da quattordici bassorilievi inseriti come metope nel fregio che percorreva l'estremità superiore delle pareti del teatro. Questi bassorilievi realizzati in gesso costituivano un "compromesso" tra l'architettura e la decorazione dello spazio. Non più pittura, non solo decorazione, ancora architettura. I soggetti rappresentati si riferivano a scene del mondo animale e di vita pastorale, i cui protagonisti erano gli stessi dei coevi dipinti di Felice Casorati: nudi esili, dormienti abbandonate, linee pure, misurate, ponderate, spazi ideali costruiti come scenografie fiabesche, metafore del luogo "altro" popolato dai personaggi casoratiani.
Dei bassorilievi, andati distrutti con l'intera casa di via Galliari, restano oggi alcune copie conservate in collezione privata, non solo quali preziose opere d'arte ma anche come testimonianza di un momento storico in cui Torino credette nella modernità ed inseguì il sogno dell'opera d'arte totale.
Eva Brioschi (dall'archivio Felice Casorati) Opere eseguite in bronzo patinato, tratte da una serie di bassorilievi in gesso, creati da Felice Casorati per il teatrino di casa Gualino (1923-24).
Le opere in gesso sono pubblicate sul volume edito dalla Fondazione CRT (Torino, novembre 2000) "Lionello Venturi e la pittura a Torino 1919-1931" (tav. 85 e tav. 90), e sono attualmente in collezione privata. I bassorilievi, un tempo creduti persi in seguito all'abbattimento del teatrino Gualino, sono gli originali, dai quali sono state tratte le fusioni in bronzo, materiale nobile, giustamente voluto per garantire "eternità" alle opere originali, realizzate in gesso, materia per sua natura non longeva, sia per il decadimento naturale, sia per il rischio di eventuali rotture.
Secondo la legislazione sono considerate "opere prime" originali fino a nove riproduzioni, in questo caso eseguite in tiratura numerata, di soli sei esemplari e catalogata nell'archivio dell'artista. -
Lotto 6 UMBERTO MASTROIANNI
Fontana Liri (FR) 1910 - 1998 Marino (Roma)
"Cristo uscente dal sepolcro" 1939
37x40x3 bassorilievo in bronzo -
Lotto 7 UMBERTO MASTROIANNI
Fontana Liri (FR) 1910 - 1998 Marino (Roma)
"Suite (L'uccello di fuoco - Strawinski)"
36x43 bassorilievo in bronzo in unico esemplare
Opera firmata in basso a sinistra
Autentica dell'artista su fotografia in data
1.5.1990 -
Lotto 8 RICHARD STANKIEWICZ
Filadelfia (USA)1922 – 1983 Worthington (USA)
"Senza titolo" 1948
H cm 164x105x30 circa scultura in legno e ferro
Etichetta metallica con nome, data e localizzazione (in basso al centro) -
Lotto 9 CARMELO CAPPELLO
Ragusa 1912 - 1996 Milano
"Senza titolo" 1970
40x51, bronzo su base in plexiglass, es. 4/9
Opera firmata, datata e numerata sul lato inferiore -
Lotto 10 CARMELO CAPPELLO
Ragusa 1912 - 1996 Milano
"Senza titolo"
47,5x26,7 (con base), scultura in bronzo con base in pietra, esemplare unico
Opera firmata in basso -
Lotto 11 DE BLOOT PETER
Rotterdam 1601-1658
"Bevitore"
19x16,5 olio su tavola
Già Galleria Caretto, Torino (etichetta al retro)
Autentica della Galleria Caretto su foto -
Lotto 12 ADRIEN DE GRIEF
Anversa 1670-Bruxelles 1722
"Il riposo del cacciatore"
20x26 olio su tavola
Opera firmata in basso a sinistra
Già Robert Finck Gallery, Bruxelles
Autentica del gallerista in data 13 ottobre 1969 (in fotocopia)
Esp.:-Firenze, Palazzo Strozzi, 20 settembre-20 ottobre 1969, Mostra mercato Internazionale dell'Antiquariato. Catalogo della galleria Robert Finck, pubbl. tav. n. 69 -
Lotto 13 ADRIEN DE GRIEF
Anversa 1670-Bruxelles 1722
"Il ritorno del cacciatore"
20x26 olio su tavola
Opera firmata in basso a sinistra
Già Robert Finck Gallery, Bruxelles
Autentica del gallerista in data 13 ottobre 1969 (in fotocopia)
Esp.:-Firenze, Palazzo Strozzi, 20 settembre-20 ottobre 1969, Mostra mercato Internazionale dell'Antiquariato. Catalogo della galleria Robert Finck, pubbl. tav. n. 70 -
Lotto 14 PITTORE ANONIMO
"Santa penitente" XVII secolo
73,5x58,5 olio su tela
Opera rintelata.Restauri -
Lotto 15 PITTORE ANONIMO
"Angelo Gabriele" XVII secolo
56,5x45 olio su tela
Restauri. Opera rintelata -
Lotto 16 PITTORE ANONIMO
"Ester e Assuero" XVII secolo
76x100 olio su tela -
Lotto 17 PITTORE ANONIMO
"San Francesco" XVII secolo
64x50 olio su tavola
Piccole cadute di colore -
Lotto 18 RIGAUD HYACINTHE (ambito di)
Perpignano (Francia) 1659-Parigi 1743
"Ritratto virile"
80x63 olio su tela
Opera rintelata -
Lotto 19 RIGAUD HYACINTHE (ambito di)
Perpignano (Francia) 1659-Parigi 1743
"Ritratto virile"
80x63 olio su tela
Opera rintelata -
Lotto 20 CLEMENTINA MORGALI LOMAZZI
Guastalla (RE) 1819 - 1897 Torino (TO)
"Ritratto di famiglia"
121x167, olio su tela
Opera firmata in basso a destra
Piccoli difetti -
Lotto 21 GIOVANNI ARNAUD
Cuneo 1826 - 1869 Volpiano (TO)
"L'atto di contrizione di Margherita" 1855
130x102 olio su tela
Opera firmata e datata in basso a destra
Riprodotto in litografia e commentato da Francesco Bertinaria nell'Album Annuale della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino del 1955
-Bibl.:-G. L. Marini (a cura di), "Dizionario dei pittori piemontesi dell'Ottocento", AdArte, Torino, 2013, cit. p. 14 -
Lotto 22 PITTORE NON IDENTIFICATO
"Paesaggio con viandanti" 1857
120x127,5 olio su tela
Opera firmata e datata in basso al centro
Opera ritelata -
Lotto 23 TOMMASO JUGLARIS
Moncalieri (TO) 1844 - 1925
"Confidenze" Torino 1899
35x30 olio su tela
Opera firmata, datata e localizzata in basso a sinistra -
Lotto 24 DAUBIGNY FRANCOIS CHARLES
Parigi 1817-1878
"Campagna con uomini e casa"
12,8x17, penna su carta applicata su cartoncino
Bibl.:-"Incisioni di Maestri dell'Ottocento europeo", Catalogo d'autunno, Libreria Antiquaria Il Vecchio Melo Torino, novembre 1999