319 ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: XIX, XX, XXI SECOLO - Con una sezione dedicata alla ceramica del ‘900

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giovedì 5 dicembre 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  • GIULIO BARGELLINI (Firenze 1875-Roma 1936), Studio per fregio in mosaico, 1931 ca.
    Lotto 49

    GIULIO BARGELLINI (Firenze 1875-Roma 1936)
    Studio per fregio in mosaico
    Tecnica mista su carta applicata tela
    148 x 320 cm
    Studio preparatorio per il mosaico del 1931 realizzato per una villa di Jesi.

    Expertise del Prof. Francesco Parisi: "Alla fine degli anni Venti l’architetto e ingegnere originario di Jesi Quadrio Pirani, la cui attività progettuale volta alla realizzazione di abitazioni per l’Istituto Cooperativo per le case degli impiegati dello Stato, si pose come un punto di riferimento nell’evoluzione del linguaggio architettonico del novecento lasciando a Roma una delle poche pagine di livello internazionale (cfr. Livio Toschi, Quadrio Pirani, in L’Istituto Cooperativo per le case degli impiegati in Roma 1908-1933, catalogo della mostra, Roma marzo-maggio 1986, Roma 1986), restaura e aggiorna secondo più moderni criteri la villa jesina La Meridiana, risalente al XVIII secolo, adattandola ad abitazione di famiglia, come già avvenuto con la casa del fratello nella vicina Falconara Marittima. Pirani era legato da un’amicizia decennale con l’artista Giulio Bargellini, tanto che alla morte di questi fu proprio l’ingegnere a recuperare e conservare buona parte del materiale rimasto nello studio, compreso il consistente epistolario, tuttora conservati dagli eredi. La figlia di Pirani, Beatrice, sposò inoltre l’illustratore Ottorino Mancioli, frequentatore dell’atelier dello stesso Bargellini, tanto che presso gli eredi era presente un’opera di Bargellini ritoccata dallo stesso Mancioli. Il legame con Pirani e lo stretto rapporto di fiducia esistente fra i due è ulteriormente testimoniato da una lettera, ascrivibile agli stessi anni della decorazione della Villa La Meridiana, in cui Bargellini invita l’amico a visionare le quattro composizioni che stava approntando per la chiesa del Sacro Cuore a Monte Mario, realizzate fra il 1930 e il 1934 (G. Monti, A. Rocchetti, L’opera di Quadrio Pirani dai documenti del suo archivio, in “Architettura Archivi” 1982, n. 2, pp. 61-86). Al momento della commissione per Pirani Bargellini veniva da una lunga esperienza nella grande decorazione, come testimoniano i cicli per la sede della Banca d’Italia (1924), dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (1927) e del Ministero di Grazia e Giustizia (1929), nonché le numerose commissioni private che lo avevano, a partire dalla prima grande commissione pubblica per decorazione musiva delle lunette nei propilei est dell’Altare della Patria (1912-1918), di fatto allontanato dalla produzione di cavalletto e di conseguenza dalla partecipazione alle grandi mostre nazionali biennali e quadriennali, cui aveva comunque preso parte seppur sporadicamente (Esposizione Internazionale, Roma 1911; Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma 1904 e 1912; Biennale di Venezia 1905, 1924 e 1926). Nel 1931 Bargellini aveva dunque ormai raggiunto un linguaggio ben definito, a tratti sintetico, ma con una decisa individuazione caratteriale nelle tipologie dei volti alquanto realistici e un’impronta decorativa di ispirazione quattrocentesca che culminerà nei lavori per la Cappella di San Giovanni Gualberto in Santa Prassede a Roma (1933). La natura dei lavori eseguiti fra il 1910 e il 1930, per i quali era connaturato un costante dialogo con l’architetto – non a caso l’artista chiese di passare dall’insegnamento di decorazione presso l’Istituto Superiore di Belle Arti (oggi Accademia di Belle Arti) di Roma alla Scuola Superiore di Architettura, trasferimento che gli venne concesso quando si rese disponibile la sostituzione di Adolfo De Carolis – riflette quanto le amicizie di Bargellini in ambito artistico fossero spesso riservate proprio agli architetti con i quali instaura un rapporto di fiduciosa collaborazione: sono note le sue amicizie, ad esempio, con Armando Brasini, che lo impose come decoratore per il Padiglione Italiano all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi del 1925 – che suscitò grandi critiche tanto da meritarsi l’appellativo “l’onta di Parigi” – e per il Monumento ai Caduti e alla Vittoria a Tripoli (l’edificio, poi distrutto, venne costruito fra il 1925 ed il 1929), ma anche con Ernesto Leschiutta (Santa Prassede, Roma), Antonio Barluzzi (Basilica dei Getsemani, Gerusalemme), Marcello Piacentini, Florestano Di Fausto e Ugo Giovannozzi. Per la decorazione di Villa La Meridiana il dialogo fra Pirani e Bargellini è evidente dalla partecipazione di quest’ultimo alla progettazione sia della cornice architettonica sottostante il mosaico, i cui stilemi decorativi sono riscontrabili in alcuni precedenti lavori dell’artista, sia della stessa meridiana, come si evince dalla scelta dei caratteri della numerazione che sono sufficientemente accostabili da quelli già utilizzati nell’apparato decorativo di Villa Targioni Peragallo a Calenzano, realizzata quasi un trentennio prima, che grazie ad alcune allusioni all’occultismo, di cui l’artista era all’epoca un attento studioso, testimonia uno dei rari esempi di decorazione simbolista presenti in Italia (vedi Francesco Parisi, Giulio Bargellini, riflessi klimtiani nella pittura di un simbolista italiano tra Firenze e Roma, in Klimt e l’arte italiana, a cura di Beatrice Avanzi, catalogo mostra, Mart, Rovereto, marzo-giugno 2023, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2023, pp. 149-159). Una lettera inviata da Florestano Di Fausto a Giulio Barluzzi rivela inoltre il modo di lavorare di Giulio Bargellini, sottolineando come l’artista improntasse centinaia di studi “di piccoli schizzi a penna e a lapis per provare l’effetto migliore di masse”: secondo questo modus operandi anche di alcuni dettagli delle figure della decorazione di Villa La Meridiana sono recentemente emersi diversi disegni sul mercato (vedi Francesco Parisi, Giulio Bargellini, un fondo di disegni inediti, in Stampe Disegni Carte geografiche e vedute, asta n. 12, maggio 2013, Gonnelli Casa d’Aste, pp. 14-17). L’opera in esame è il cartone preparatorio per la decorazione musiva posta nella facciata anteriore dell’edificio, la cui esecuzione è, con ogni probabilità, da ascrivere a Ignazio Piergentili, con il supporto della Cooperativa Mosaicisti di Venezia, con cui Bargellini aveva già lavorato in occasione della decorazione della Banca d’Italia (vedi relazione di Giulio Bargellini, Gli affreschi nella Sala del Consiglio della Banca d’Italia, Roma 1924, p. 10) e che pochi anni più tardi realizzerà i mosaici nella cripta dedicata al Milite Ignoto al Vittoriano (1935). Pur appartenendo cronologicamente l’opera agli inizi degli anni Trenta Bargellini sembra cristallizzarvi uno schema ancora affine alle fluenze Liberty, soprattutto nell’idea delle due figure volanti che può essere ricondotta alle scelte figurative già attuate nella decorazione per le Terme Tettuccio di Montecatini, eseguite fra il 1927 e il 1928, in particolare la scena dedicata all’amore con la coppia morbidamente abbracciata, accompagnata dai tipici abiti svolazzanti che rivelano quanto l’artista fosse ancora fedele ai modi primonovecenteschi nonostante gli apporti derivatigli dal rinato interesse nei confronti del XV secolo che si può definire conforme a quello scorcio di novecento. In una lettera indirizzata a Ugo Ojetti, datata 1925, conservata presso l’archivio della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (12.UA109) l’artista si mostrava conscio di questo suo anacronismo: “forse io mal rappresento il mio tempo, ma permetta che seguiti a rappresentarlo con tutta la sincerità e mi perdoni e mi compatisca se nulla tento e invento di originale e di nuovo”.

    L’opera è stata archiviata nel catalogo generale dell’artista con il numero di inventario D. 4-2024

    Buone condizioni, varie lacerazioni della carta

  • AMELIA AMBRON ALMAGIÀ (Ancona 1877-Roma 1960), Ritratto di fanciullo, 1917
    Lotto 50

    AMELIA AMBRON ALMAGIÀ (Ancona 1877-Roma 1960)
    Ritratto di fanciullo
    Carboncino su carta
    70 x 50 cm
    Firmato e datato in basso a destra: Amelia Ambron, Forte dei Marmi, Ottobre 1917
    Buone condizioni, cornice senza vetro

  • AMELIA AMBRON ALMAGIÀ (Ancona 1877-Roma 1960), Ritratto femminile, 1918
    Lotto 51

    AMELIA AMBRON ALMAGIÀ (Ancona 1877-Roma 1960)
    Ritratto femminile
    Carboncino su carta
    60 x 43 cm
    Firmato e datato in basso a sinistra: Amelia Ambron, Firenze, Novembre 1918
    Buone condizioni, cornice e vetro

  • KONSTANTIN ANDREEVIČ SOMOV (San Pietroburgo 1869-Parigi 1939), Ritratto di Helena Pavlovna Oliva, 1914
    Lotto 52

    KONSTANTIN ANDREEVIČ SOMOV (San Pietroburgo 1869-Parigi 1939)
    Ritratto di Helena Pavlovna Oliva
    Matita su carta
    42,5 x 30 cm
    Siglato e datato in basso a sinistra: K. C., 1914
    Buone condizioni, cornice, vetro e passepartout

  • CIPRIANO EFISIO OPPO (Roma 1891-1962), Ritratto di donna, 1926
    Lotto 53

    CIPRIANO EFISIO OPPO (Roma 1891-1962)
    Ritratto di donna
    Matita su carta
    24 x 20 cm
    Firmato e datato in basso destra: Oppo, 1926
    Ottime condizioni, cornice e passepartout

  • PERICLE FAZZINI (Grottammare 1913-Roma 1987), Autoritratto
    Lotto 54

    PERICLE FAZZINI (Grottammare 1913-Roma 1987)
    Autoritratto
    Inchiostro su carta
    40 x 29 cm
    Firmato in basso a sinistra: Pericle Fazzini
    Buone condizioni, cornice e vetro; strappo visibile sul bordo superiore

  • GIOVANNI BATTISTA CREMA (Ferrara 1883-Roma 1964), Mostro cattura una fanciulla
    Lotto 55

    GIOVANNI BATTISTA CREMA (Ferrara 1883-Roma 1964)
    Mostro cattura una fanciulla
    Matita su carta
    12,5 x 18 cm ca.
    Firmato in basso a destra: G.B. Crema
    Buone condizioni, cornice, vetro e passepartout

  • LORENZO VIANI (Viareggio 1882-Roma 1936), Donna in abiti eleganti
    Lotto 56

    LORENZO VIANI (Viareggio 1882-Roma 1936)
    Donna in abiti eleganti
    Carboncino su carta
    29,5 x 20 cm
    Firmato in basso a destra: Viani, al retro firmato: Lorenzo Viani
    >Buone condizioni, cornice, vetro e passepartout; carta leggermente stropicciata

  • LORENZO VIANI (Viareggio 1882-Roma 1936), Volto femminile
    Lotto 57

    LORENZO VIANI (Viareggio 1882-Roma 1936)
    Volto femminile
    Acquarello su carta
    33 x 23,5 cm
    Firmato: Lorenzo Viani, firmato al retro: Lorenzo Viani
    Ottime condizioni, cornice, vetro e passepartout

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Nudino femminile
    Lotto 58

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Nudino femminile
    Matita e biacca su carta
    35 x 25 cm
    Eredi Mancini
    Discrete condizioni, cornice e vetro

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Lotto di due disegni a soggetto femminile,
    Lotto 59

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Lotto di due disegni a soggetto femminile
    Carboncino su carta
    23,5 x 16,5 cm (cadauno)
    Uno dei due disegni firmato al retro in basso a destra: A. Mancini
    Eredi Mancini

    Ottime condizioni, cornice, vetro e passepartout

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Busto femminile
    Lotto 60

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Busto femminile
    Carboncino su carta
    31,5 x 22,5 cm
    Firmato in basso a sinistra: A. Mancini
    Eredi Mancini

    Buone condizioni, cornice, vetro e passepartout

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Ritratto dei fratelli dell'artista: Enrica e Alfredo Mancini
    Lotto 61

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Ritratto dei fratelli dell'artista: Enrica e Alfredo Mancini
    Matita e biacca su carta
    58 x 46 cm
    Firmato in basso a destra: A. Mancini
    Eredi Mancini
    Discrete condizioni, cornice e vetro; vari fori visibili sul foglio

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Profilo femminile
    Lotto 62

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Profilo femminile
    Matita e pastelli su carta
    46 x 34 cm ca.
    Firmato in basso a destra: A. Mancini
    Eredi Mancini
    Buone condizioni, cornice e vetro

  • ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930), Autoritratto - biografia / Autoritratto con scrittura, 1929
    Lotto 63

    ANTONIO MANCINI (Roma 1852-1930)
    Autoritratto - biografia / Autoritratto con scrittura
    Olio su tela
    80 x 70 cm
    Firmato in alto a sinistra: Antonio Mancini di Roma, 1852; datato in basso a sinistra: 1929. Al verso Figura femminile (1929)

    Iscritto a sinistra dall’alto verso il basso: Antonio Mancini di Roma / 1852 / Napoli Morelli Palizzi Mancinelli Lista / Gemito Michetti Esposito / Mesdag Aja Paris Gerome De Nittis / Degas pastelli veduti al suo atelier / Ballerine / Paolo Bourget già a Napoli veduto / De Amicis a Napoli / Londra Sargent Dublino / Laine direttore / Lady Gregory Ponsonby / Messinger Monaco Berlino / Du Chéne Frascati cittadino / Famiglia/ Studi Story sala Venezia Napoli cittadino / a Minori proseguendo, al centro dall’alto verso il basso: Baca Flor pittore / amico/ peruviano / Casciaro Vetri Sartorio / amici; in basso a sinistra: Accademia d’Italia 1929 .

    Opera vincolata dal Ministero della Cultura come bene di “interesse particolarmente importante” ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. a) e d) del Codice dei beni culturali. 

     Expertise della Dott.ssa Cinzia Virno: "Questo autoritratto molto noto di Mancini è una delle ultime opere ed è tra quelle più importanti ed emblematiche dell’intera sua attività. E’ conosciuto come “Autoritratto biografia” poiché la tela è occupata in parte dalla figura del pittore e in parte da una lunga scritta di un rosso brillante realizzata a pennello, che attraverso nomi e vicende narra la sua vita. Si tratta dell’opera in cui riesce maggiormente ad integrare immagine e scrittura, due componenti strettamente legate tra loro in tutto il suo percorso. Il pittore la realizza nello studio all’Aventino, in via delle Terme Deciane a Roma, alla fine del 1929, esattamente un anno prima della morte, probabilmente sentendola vicina. L’artista si rappresenta anziano, seduto in un angolo in basso a destra. Il volto è di tre quarti, lo sguardo puntato verso lo spettatore, mentre con la mano sinistra indica la scritta invitandoci a leggerla. La luce si concentra sul volto e sul camicione chiaro da lavoro, in contrasto con l’ombra scura che avvolge la figura evanescente delimitandone la forma. La maggior parte della superficie, su tutto il lato sinistro e fino al centro, è occupata dalla scrittura, parole o frasi apposte di getto, con una calligrafia sintetica, essenziale e disordinata, come quella che ritroviamo nei diari, negli scritti e nelle lettere del suo archivio. Si tratta di appunti veloci, nomi ed eventi riportati senza alcuna spiegazione, solo elencati con un minimo ordine cronologico. Il pittore sottolinea di essere “di Roma”, nato nel 1852, e non quindi di Napoli come ama ribadire anche in altre opere. Ricorda comunque gli studi fatti nella città partenopea, gli insegnanti: Morelli, in primis, e Filippo Palizzi, Mancinelli, Lista; gli amici e compagni di studi: Gemito, Michetti, Esposito. I viaggi a Parigi dove frequenta Gérôme, De Nittis, e Degas - di cui vede i pastelli messi in vendita nel suo studio – il critico e romanziere Paul Bourget, suo grande ammiratore, già conosciuto a Napoli. Cita, ancora a Napoli, l’incontro con lo scrittore Edmondo De Amicis, l’autore del famoso libro: “Cuore”. Fa quindi cenno alle sue conoscenze anglo americane e ai viaggi in Inghilterra e Irlanda ricordando l’amicizia con John Singer Sargent, che sappiamo lo riteneva “il più grande pittore vivente”, quella con l’irlandese Hugh Lane suo grande estimatore, fondatore e direttore della Galleria d’Arte Moderna di Dublino oggi a lui intitolata, con la zia di quest’ultimo, la scrittrice e drammaturga, Lady Augusta Gregory, e l’antiquario Claude Ponsonby. Ricorda ancora gli studi romani degli Story, famiglia di artisti americani: il padre scultore William Wetmore e i suoi figli Thomas Waldo, anch’egli scultore e Julian Russel, pittore. Studi dove per anni, fu ospitato per dipingere. Menziona quindi i suoi mecenati e principali acquirenti, primo fra tutti il pittore di marine olandese Hendrik Willem Mesdag, suo massimo committente, che aveva acquistato e fatto acquistare molte sue opere diverse delle quali compaiono oggi nell’omonimo Museo “De Mesdag collectie”, de L’Aja. L’antiquario tedesco Otto Messinger, con cui si era recato a Monaco e a Berlino. Il francese Fernand Du Chéne de Vère, per il quale aveva lavorato a Frascati dal 1911 al 1917. Cita poi artisti più giovani che ha frequentato successivamente: Giuseppe Casciaro, Paolo Vetri, Giulio Aristide Sartorio e l’allievo peruviano Carlos Baca Flor. Tra un nome e l’altro indica gli eventi della sua esistenza che ritiene più importanti: la mostra personale alla Biennale di Venezia del 1920 - dove tutte le sue opere erano state vendute - la cittadinanza onoraria assegnatagli da Frascati, Napoli e Minori. Infine l’avvenimento più recente di cui andava fiero: la nomina ad “Accademico d’Italia”, appena ottenuta. Stilisticamente e concettualmente l’opera si rileva di una modernità assoluta, ancor di più se si pensa che Mancini si è formato in un ambiente accademico e in pieno Ottocento. La figura femminile abbozzata al verso, a mezzobusto con un abito scollato, è la nipote Domenica, figlia minore del fratello Giovanni, che posa per lui, come gli altri nipoti, a partire dal 1918."

    Antonio Mancini, Galleria Dedalo, catalogo della mostra, Milano, dal 14 dicembre 1939 , n. 22; Antonio Mancini e Vincenzo Gemito, Roma, Galleria d’Arte San Marco, 30 novembre-30 dicembre 1941, n. 22 ( Autoritratto con scritture); M. Biancale, Antonio Mancini / La vita, Fratelli Palombi editori, s.d. (ma 1952), pp. 7-8, 150, ripr. tav. f.t.; F. Sossi, Un grande dell’ultimo Ottocento / Antonio Mancini “ uno due e tre”, in “Il Meridionale”, Brindisi, 16 giugno 1956; Mostra di Antonio Mancini, introduzione di C. Lorenzetti, presentazione di F. Bellonzi, Milano, Villa Comunale, ottobre-novembre 1962, Colombi, Milano, 1962, p. 40, n. 71; D. Cecchi, Antonio Mancini, Torino, Utet, 1966, pp. 281-283, 330, ripr. tav. 50; V. Guzzi, Critica e Storia / a Valle Giulia, in “Il Tempo”, 4 maggio 1968; H. Pennock, Antonio Mancini en Nederland, Dordrecht, Dordrechts Museum, catalogo della mostra (In het licht van Mancini), Joh. Enschedé en Zonen, Haarlem 1987, pp. 62 ripr., 86, n. 60; Foto di gruppo / Antonio Mancini ed amici a Minori nell’estate del 1922, Catalogo della mostra a cura di M. Bignardi, Minori Aula Consiliare Agosto- 20 Settembre 1992, Ravello, Edizioni Il Punto, 1992, p. 9; V. Greene, F. Licht, S. Richardson, I. Wardropper, A Chisel and a Brush / Vincenzo Gemito 1852-1929 / Antonio Mancini 1852-1930 / From the Gilgore Collection italian Art 1850 - 1925, Catalogo della mostra, Naples (Florida), dicembre 2000, Elizabeth Franzen and Rachel Shuman Editors, p. 78, nota 45; Antonio Mancini / Nineteenth - Century / Italian Master / Celebrating the Vance N. Jordan Collection / at the Philadelphia Museum of Art, Catalogo a cura di U. W. Hiesinger, pubblicato in occasione della mostra al Philadelphia Museum of Art, 20 ottobre 2007 - 20 gennaio 2008, New Haven, CT: Yale University Press, 2007, p. 98, ripr. tav. 45; R. Smith, Tumultuous Mind, Spread Across Canvas, week end Arts, Fine Arts Leisure, in “The New York Times” 4 gennaio 2008., ripr. a p. 29; S. Bosi, C. Zanga in Antonio Mancini / Genio ribelle, Milano, Bottegantica, 21 ottobre-18 dicembre 2016, catalogo della mostra a cura di E. Savoia e S. Bosi; traduzione di A. Granato, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV) 2016, p. 155 n. 39 ripr. tav. 39 Alle pp. 118 – 119; C.Virno in Gemito, Mancini e il loro ambiente. Opere giovanili, GOMP, Roma, Palazzo Antonelli 19 maggio-16 giugno 2017, catalogo della mostra a cura di C. Virno e Manuel Carrera, Giacometti Old Master Paintings 2017, p. 24 C. Virno, Antonio Mancini / Catalogo ragionato dell’opere, La pittura a olio su tela, tavola, carta e specchio, De Luca editori d’arte, Roma 2019, vol. I, p. 28, fig. 37, tav. 85 a p. 98, p. 500, n. 1003 ripr.; vol. II, p. 527; Adrienne Quarles van Ufford, Mesdag & Mancini, Catalogo della mostra “Mancini. Eccentric & Extravagant” L’Aja, The Mesdag Collectiem 3giugno – 20 settembre 2020, ed. De Mesdag Collectie, L’Aja, 2020, pp. 35- 36, n. 11 ripr, pp. 88- 89, ripr.; A. Sferrazza, in M. Carrera, F. Mazzocca, C. Sisi, I. Valente ( a cura di), Antonio Mancini / Vincenzo Gemito, Pescara, Museo dell’Ottocento, Fondazione Di Persio – Pallotta, 14 ottobre 2023 – 11 marzo 2024, catalogo della mostra, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2023, p. 324, n. 139 ripr. ( non esposto); Champion, Bellezza della materia da Mancini a Burri, in J- L. CS. Bellenger ( a cura di), Napoli Ottocento, Roma, Scuderie del Quirinale, 27 marzo – 16 giugno 2024, catalogo della mostra, Electa, Milano, 2024, pp. 349, p. 358, n. 224 ripr. e regesto delle opere, scheda di A. Sferrazza, ivi, p. 373. 


    Eredi Mancini

    Ottime condizioni, cornice senza vetro

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto femminile, 1933
    Lotto 64

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto femminile
    Sanguigna su carta
    45 x 32 cm
    Firmato e datato in basso a destra: Boris Georgiev di Varna, Roma XI 1933
    Buone condizioni, cornice e vetro; presenza di fioriture di umidità sparse sulla carta 

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto femminile, 1933
    Lotto 65

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto femminile
    Sanguigna su carta
    40 x 30 cm
    Firmato e datato in basso a destra: Boris Georgiev di Varna, Roma XI 1933
    Buone condizioni, cornice e vetro; presenza di fioriture di umidità sparse sulla carta

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto maschile, 1951
    Lotto 66

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto maschile
    Sanguigna su carta
    44,5 x 34 cm
    Firmato in basso a destra: Boris Georgiev di Varna, 1951
    Buone condizioni, cornice e vetro

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto maschile, 1950
    Lotto 67

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto maschile
    Sanguigna su carta
    46 x 32 cm
    Firmato e datato in basso a destra: Boris Georgiev di Varna, 1950
    Ottime condizioni, cornice e vetro

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto femminile, 1933
    Lotto 68

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto femminile
    Pastello su carta
    48,5 x 36 cm
    Firmato e datato in basso a sinistra: Boris Georgiev, Roma Natale 1933
    Ottime condizioni, cornice e vetro

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto femminile, 1934
    Lotto 69

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto femminile
    Pastelli su carta
    49 x 36 cm
    Firmato in basso a sinistra: Boris Georgiev, Roma 1934
    Buone condizioni, cornice e vetro; macchie di umidità nel bordo inferiore

  • BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962), Ritratto femminile, 1934
    Lotto 70

    BORIS GEORGIEV (Varna 1888-Roma 1962)
    Ritratto femminile
    Pastelli su carta
    61 x 49 cm
    Firmato e datato in alto a destra: Boris Georgiev, Roma 1934
    Buone condizioni, piccoli strappi sui bordi e piccoli tagli della carta nella parte superiore 

  • PIETRO MARUSSIG (Trieste 1879-Pavia 1937), Vaso con fiori, 1916
    Lotto 71

    PIETRO MARUSSIG (Trieste 1879-Pavia 1937)

    Vaso con fiori

    Olio su tela

    54,5 x 45 cm

    Firmato e datato in basso a sinistra: P. Marussig, 1916

    Autentica dell'Archivio Piero Marussig della Dott.ssa Nicoletta Colombo, n. P.M. 2023 - A. 6. Milano, 22 dicembre 2023

    Ottime condizioni, cornice senza vetro; presenza di leggeri restauri di colore

  • TEODORO WOLF FERRARI (Venezia 1878-San Zenone degli Ezzelini 1945), Paesaggio, 1941 ca.
    Lotto 72

    TEODORO WOLF FERRARI (Venezia 1878-San Zenone degli Ezzelini 1945)
    Paesaggio
    Olio su tavola
    35 x 45 cm
    Firmato in basso a destra: Teodoro Wolf Ferrari, al retro dedica firmata e datata: 1941 XX, Teodoro Wolf Ferrari
    Ottime condizioni, cornice e vetro

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319 ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: XIX, XX, XXI SECOLO - Con una sezione dedicata alla ceramica del ‘900

L’asta sarà battuta il 5 dicembre 2024 a partire dalle ore 15:00 CET presso la sede di Bertolami Fine Art S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma


1. Modalità di partecipazione

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta; telefonica; online previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato); tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 12:00 CET del 5 dicembre.   


a. Partecipazione in sala

I clienti non conosciuti e che non si fossero già registrati dovranno essere provvisti di un valido documento di identità.


b. Partecipazione telefonica

É possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 12,00 CET di giovedì 5 dicembre specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse


La prenotazione per la partecipazione telefonica ha il valore di un’offerta scritta alla base d’asta indicata in catalogo.

Per prenotare la partecipazione telefonica compilare l’apposito modulo di offerta

Per info tel.: 0632609795

Mail: info@bertolamifineart.com 


c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito oppure sui seguenti portali partner:

Arsvalue

Bidspirit

Drouot

Invaluable

Live Auctioneers

One Bid

Bid Inside



d. Partecipazione tramite offerta scritta

È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Art entro le 12,00 CET di giovedì 5 dicembre e potranno essere trasmesse tramite e-mail al seguente indirizzo info@bertolamifineart.com, per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario.


2. Esposizione

I lotti saranno esposti dal 2 al 4 dicembre nei seguenti orari:

-10:30-13:30 / 15:00-18:30

nella sede in cui avrà luogo l’asta: Palazzo Caetani Lovatelli, Piazza Lovatelli n. 1, Roma


3. Offerte pre asta

Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle 12,00 CET di giovedì 5 dicembre sarà possibile:

- cominciare a effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto C del paragrafo 1

- inviare le offerte scritte di cui al punto D del paragrafo 1


Nel caso di:

- unica offerta pre-asta su un lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare)

Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000

- offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore

- offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce (Tabella A)

Esempio: offerta cliente A €1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999.


4. Modalità di pagamento

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

- assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Art s.r.l. (nel caso di pagamenti  effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della fattura);

- carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);

- Paypal

- Bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Art S.r.l.

(nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)


Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative applicate invece sui pagamenti effettuati tramite carta di credito (+2,5%) o Paypal (+3,5%)


5. Diritti d’asta

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Art una commissione calcolata in percentuale sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto. Tale commissione viene così calcolata:

quanto al 28% per la parte di prezzo sino a € 10.000;

quanto al 26% per la parte di prezzo da € 10.001 a € 400.000;

quanto al 24% per la parte di prezzo da € 400.001 in su.

Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:

www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Arsvalue nessuna commissione

Bidspirit + 1,5 % del prezzo di aggiudicazione

BidInside +2,5 % del prezzo di aggiudicazione

One Bid + 1,5 % del prezzo di aggiudicazione

Drouot + 3 % del prezzo di aggiudicazione

Invaluable + 5 % del prezzo di aggiudicazione

Liveauctioneers + 5 % del prezzo di aggiudicazione



6. Costi ulteriori

I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore.

Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Art, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente.


7. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati

La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura.

Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La casa d’aste declina ogni responsabilità per eventuali ritardi nella chiusura della pratica, ritardi addebitabili soltanto alle autorità ministeriali competenti. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente.


8. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione

In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online.


9. Pubblicazione dei risultati d’asta

L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Art sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

Sessioni

  • 5 dicembre 2024 ore 15:00 319 ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: XIX, XX, XXI SECOLO - Con una sezione dedicata alla ceramica del ‘900 (1 - 325)

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Commissioni

5. Diritti d’asta

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Art una commissione calcolata in percentuale sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto. Tale commissione viene così calcolata:

quanto al 28% per la parte di prezzo sino a € 10.000;

quanto al 26% per la parte di prezzo da € 10.001 a € 400.000;

quanto al 24% per la parte di prezzo da € 400.001 in su.

Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:

www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Arsvalue nessuna commissione

Bidspirit + 1,5 % del prezzo di aggiudicazione

BidInside +2,5 % del prezzo di aggiudicazione

One Bid + 1,5 % del prezzo di aggiudicazione

Drouot + 3 % del prezzo di aggiudicazione

Invaluable + 5 % del prezzo di aggiudicazione

Liveauctioneers + 5 % del prezzo di aggiudicazione

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000