Asta n°50 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

Asta n°50 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

sabato 5 ottobre 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
Asta
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Lotti dal 25 al 30 di 30
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  • Giacomo Favretto - Studio a matita
    Lotto 25

    Giacomo Favretto - Studio a matita - Venezia 1849 - 1887 - matita su carta cm 32x23

  • Ottorino Campagnari - Gran Combin da Ollomont (Aosta)
    Lotto 26

    Ottorino Campagnari - Gran Combin da Ollomont (Aosta) - Mestre 1910 - Torino 1982 - Olio su tela cm 60x120 - Ottorino Campagnari è stato un illustre artista paesaggista dello stile tardo ottocentesco, la cui carriera artistica ha inizio fin da giovane. Si specializzò nell'affresco di scene montane e nelle vibranti rappresentazioni delle mareggiate lungo la costa ligure, in particolare nelle vicinanze di Varigotti, dove spesso soggiornava per trarre ispirazione.La sua presenza artistica è stata notevole, partecipando a numerose mostre nazionali, tra cui spicca la sua partecipazione alla Promotrice di belle arti di Torino nel 1942. Campagnari ha tenuto sia mostre personali che ha partecipato a esposizioni collettive in Italia e all'estero.Le sue composizioni si caratterizzano per la loro piacevolezza e per la capacità espressiva dell'artista. Questa capacità espressiva è indubbiamente degna di interesse, paragonabile ai suoi paesaggi. È sostenuta da una solida e attenta preparazione artistica, che gli ha permesso in molti casi di catturare in modo straordinario la bellezza e l'autenticità di un paesaggio, spesso accompagnato da figure umane, e il mondo circostante. Questa impostazione artistica è rimasta costante nel tempo, mantenendo la sua struttura e la sua suggestiva adesione alle montagne che erano care ad altri grandi maestri dell'arte come Maggi, Musso, Rolla e Angelo Abrate.È evidente che Campagnari ha mantenuto intatto il suo dialogo con la natura, preservando la genuinità delle sue immagini, la fedeltà all'ambiente e la coerenza nella testimonianza di un dipingere che ha conquistato il pubblico per il suo costante amore per l'antica "veduta" e per il suo sincero intento rappresentativo. La sua raffigurazione è sempre piacevole, pronta a catturare il profondo significato di una tradizione paesaggistica che sembra resistere a ogni cambiamento estetico. Questa tradizione è indissolubilmente legata alla cultura figurativa piemontese dell'Ottocento e del Primo Novecento.Campagnari ha sviluppato una linea espressiva distintiva e inconfondibile, dimostrando una notevole abilità nel rendere con leggerezza e delicatezza il candido manto della neve e nel catturare gli ultimi dettagli di un paesaggio in continua trasformazione con il passare delle stagioni. La sua opera è un tributo duraturo alla bellezza della natura e alla ricca tradizione artistica dell'Ottocento e del primo Novecento, che continua a influenzare e a ispirare gli amanti di un genere pittorico che, pur in un mondo in continua evoluzione, resta un richiamo sentito e rassicurante nelle giornate agitate della nostra esistenza.

  • Ottorino Campagnari - Pascolo in Val d'Ayas
    Lotto 27

    Ottorino Campagnari - Pascolo in Val d'Ayas - Mestre 1910 - Torino 1982 - Olio su masonite cm 30x40 - Ottorino Campagnari è stato un illustre artista paesaggista dello stile tardo ottocentesco, la cui carriera artistica ha inizio fin da giovane. Si specializzò nell'affresco di scene montane e nelle vibranti rappresentazioni delle mareggiate lungo la costa ligure, in particolare nelle vicinanze di Varigotti, dove spesso soggiornava per trarre ispirazione.La sua presenza artistica è stata notevole, partecipando a numerose mostre nazionali, tra cui spicca la sua partecipazione alla Promotrice di belle arti di Torino nel 1942. Campagnari ha tenuto sia mostre personali che ha partecipato a esposizioni collettive in Italia e all'estero.Le sue composizioni si caratterizzano per la loro piacevolezza e per la capacità espressiva dell'artista. Questa capacità espressiva è indubbiamente degna di interesse, paragonabile ai suoi paesaggi. È sostenuta da una solida e attenta preparazione artistica, che gli ha permesso in molti casi di catturare in modo straordinario la bellezza e l'autenticità di un paesaggio, spesso accompagnato da figure umane, e il mondo circostante. Questa impostazione artistica è rimasta costante nel tempo, mantenendo la sua struttura e la sua suggestiva adesione alle montagne che erano care ad altri grandi maestri dell'arte come Maggi, Musso, Rolla e Angelo Abrate.È evidente che Campagnari ha mantenuto intatto il suo dialogo con la natura, preservando la genuinità delle sue immagini, la fedeltà all'ambiente e la coerenza nella testimonianza di un dipingere che ha conquistato il pubblico per il suo costante amore per l'antica "veduta" e per il suo sincero intento rappresentativo. La sua raffigurazione è sempre piacevole, pronta a catturare il profondo significato di una tradizione paesaggistica che sembra resistere a ogni cambiamento estetico. Questa tradizione è indissolubilmente legata alla cultura figurativa piemontese dell'Ottocento e del Primo Novecento.Campagnari ha sviluppato una linea espressiva distintiva e inconfondibile, dimostrando una notevole abilità nel rendere con leggerezza e delicatezza il candido manto della neve e nel catturare gli ultimi dettagli di un paesaggio in continua trasformazione con il passare delle stagioni. La sua opera è un tributo duraturo alla bellezza della natura e alla ricca tradizione artistica dell'Ottocento e del primo Novecento, che continua a influenzare e a ispirare gli amanti di un genere pittorico che, pur in un mondo in continua evoluzione, resta un richiamo sentito e rassicurante nelle giornate agitate della nostra esistenza.

  • Ottorino Campagnari - Valle di Gressoney
    Lotto 28

    Ottorino Campagnari - Valle di Gressoney - Mestre 1910 - Torino 1982 - Olio su tavola cm 40x30 - Ottorino Campagnari è stato un illustre artista paesaggista dello stile tardo ottocentesco, la cui carriera artistica ha inizio fin da giovane. Si specializzò nell'affresco di scene montane e nelle vibranti rappresentazioni delle mareggiate lungo la costa ligure, in particolare nelle vicinanze di Varigotti, dove spesso soggiornava per trarre ispirazione.La sua presenza artistica è stata notevole, partecipando a numerose mostre nazionali, tra cui spicca la sua partecipazione alla Promotrice di belle arti di Torino nel 1942. Campagnari ha tenuto sia mostre personali che ha partecipato a esposizioni collettive in Italia e all'estero.Le sue composizioni si caratterizzano per la loro piacevolezza e per la capacità espressiva dell'artista. Questa capacità espressiva è indubbiamente degna di interesse, paragonabile ai suoi paesaggi. È sostenuta da una solida e attenta preparazione artistica, che gli ha permesso in molti casi di catturare in modo straordinario la bellezza e l'autenticità di un paesaggio, spesso accompagnato da figure umane, e il mondo circostante. Questa impostazione artistica è rimasta costante nel tempo, mantenendo la sua struttura e la sua suggestiva adesione alle montagne che erano care ad altri grandi maestri dell'arte come Maggi, Musso, Rolla e Angelo Abrate.È evidente che Campagnari ha mantenuto intatto il suo dialogo con la natura, preservando la genuinità delle sue immagini, la fedeltà all'ambiente e la coerenza nella testimonianza di un dipingere che ha conquistato il pubblico per il suo costante amore per l'antica "veduta" e per il suo sincero intento rappresentativo. La sua raffigurazione è sempre piacevole, pronta a catturare il profondo significato di una tradizione paesaggistica che sembra resistere a ogni cambiamento estetico. Questa tradizione è indissolubilmente legata alla cultura figurativa piemontese dell'Ottocento e del Primo Novecento.Campagnari ha sviluppato una linea espressiva distintiva e inconfondibile, dimostrando una notevole abilità nel rendere con leggerezza e delicatezza il candido manto della neve e nel catturare gli ultimi dettagli di un paesaggio in continua trasformazione con il passare delle stagioni. La sua opera è un tributo duraturo alla bellezza della natura e alla ricca tradizione artistica dell'Ottocento e del primo Novecento, che continua a influenzare e a ispirare gli amanti di un genere pittorico che, pur in un mondo in continua evoluzione, resta un richiamo sentito e rassicurante nelle giornate agitate della nostra esistenza.

  • Alcide Davide Campestrini - Lavandaie sul lago
    Lotto 29

    Alcide Davide Campestrini - Lavandaie sul lago - Trento 1863 - Milano 1940 - Olio su tavola cm 49x74

  • Piero Todeschini - La procella
    Lotto 30

    Piero Todeschini - La procella - Milano 1888 - Cortenova 1945 - Olio su tela cm 140x100

Lotti dal 25 al 30 di 30
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Asta n°50 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

Settembre apre la nuova stagione delle aste di Santa Giulia dopo la pausa estiva.

Dal 20 settembre al 5 ottobre, sarà possibile partecipare all’asta che presenta una selezione di 30 dipinti del XIX e XX secolo.

Questa raccolta offre uno sguardo su opere che esplorano l'evoluzione dell'Italia nel tempo, attraverso diverse tecniche e stili artistici.

Sessioni

  • 5 ottobre 2024 ore 15:00 Sabato, ore 15:00 (1 - 30)

Esposizione

MOSTRA ASTA


Sempre possibile visionare le opere su appuntamento, via telefono o whatsapp +39 351 3351 356


Pagamenti e Spedizioni

Contanti fino a 4.999 euro,

assegno circolare,

bonifico bancario,

carta di credito (Potrebbero applicarsi commissioni)


Per ricevere preventivi dettagliati riguardanti le spedizioni, vi invitiamo gentilmente a inviarci una email all'indirizzo aste@galleriasantagiualia.com. Il costo medio delle spedizioni varia solitamente da 40 a 100 euro, a seconda della tecnica e delle dimensioni del dipinto.

Condizioni di vendita

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Commissioni

25% sul prezzo di aggiudicazione.

Rilanci

  • da 0 a 500 rilancio di 50
  • da 500 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 100000 rilancio di 1000
  • da 100000 in avanti rilancio di 5000