ASTA 3 - ARREDI, DIPINTI E OGGETTI D'ARTE XVII - XVIII - XIX - XX SECOLO
-
Lotto 361 Dipinto olio su Cartoncino raffigurante Buttero
Diemnsioni: 70x50
OPERE DI AMPLETO PANNOCCHIA
(Lari, 1911 - Roma, 1987)
La casa d’aste De Francesco offre una suite di opere dell’artista Amleto Pannocchia che rispecchiano soprattutto la sua ultima produzione.
Le opere ad olio su cartoncino e tele cartonate, mostrano l’utilizzo maturo del medio pittorico e la maestria nel discernere gli innumerevoli passaggi di tono dello stesso colore.
Sono presenti numerosi lotti sia figurativi appartenenti al “polittico” del paladini,a ma anche figure femminili e nature morte.
Alcuni lotti astratti terminano la capsule di Amleto Pannocchia, artista poetico e innovativo dal linguaggio puro e possente.
La vita di Amleto Pannocchia è essa stessa un’opera d’arte,; un’altalena tra la necessità di esprimersi attraverso il gesto grafico e la volontà di autodeterminarsi una volta raggiiunta la maturità.
Nasce a Lari figlio di un calzolaio anarchico e una giovanissima ragazza appartenente all’alta borghesia, bella ed elegante. Dal loro amore indissolubile verranno parecchi figli, ma Amleto è il primogenito, venuto alla luce in piena pandemia del colera.
Successivamente il padre parte per la guerra e ne torna con una convinzione anarchica ancora più radicata. Amleto fa ingresso a bottega, piccolissimo, dove assiste a numerose conversazioni del padre e trascorre la giovinezza tra le botteghe, il porto e le estati a casa dei nonni dove ascolta conversazioni più “auliche” infarcite di citazioni di grandi classici della letteratura. Ascolta, conosce e legge di orlando Furioso, di Armida, di Donchisciotte e ad ognuno di questi prova a dare connotati presi dai personaggi della sua realtà..si intravedono butteri, portuali e banchi di frutta, dai colori cangianti e le forme nette e pulite, più simmili a sculture nelle rocce che a fluidi ritratti fatti a pennello.
Il suo insegnante d’arte, un prete del collegio in cui era entrato con riserva ( a causa della posizione politica del padre) e dal quale fu cacciato dopo poco, vide in lui la forza espressiva netta e pura che scaldava i salotti artistici del neofauvismo e dell’espressionismo tedesco. Il suo insegnante predisse un futuro radioso nel mondo dell’arte, previsione a cui il giovane Amleto stentava a credere. Ma la spinta creativa era indubbiamente forte in lui e gli provocò una vera e propria emergenza pittorica che in quegli anni (in piena adolescenza) lo condusse a rappresentare la realtà che lo circondava anche con i gessi sui marciapiedi della città di Lari.
Un giorno, sporco e sudicio ma completamente assorbito dalle sue opere, incrociò lo sguardo di una ragazzina bionda e leggiadra, elegante che si soffermò sui suoi lavori apprezzandone le caratteristiche. Quell’incontro che non si concluse con una vera conoscenza per lungo tempo, determinò in lui una nuova volontà di emergere. Andò a bottega come litografo presso Belforte e sotto la guida di Zanacchini, che era un famoso incisore. Ma non è soddisfatto e inizia il suo periodo di vagabondaggio morale, passando da un matrimonio senza convinzione agli incarichi di Cinecittà sia come scenografo che come attore. Proprio mentre era a Roma, rincontra il suo amore dell’adolescenza, ma stavolta ha un nome, Mirella. Non si lasciano più. Inizia la fase artistica più matura, il confronto con i galleristi e con il mercato d’arte della Roma bene dei primi anni ’70 che stimolano il suo passato infarcito di anarchia. La sua produzione si arricchisce di veri e propri polittici, realizzati seguendo un tema. Si conoscono “i crociati”, i “paladini” e infine dal 1973, quello della “battaglia rossa”. La sua produzione pittorica spazia su tre colori fondamentali: rosso verde e blu che a volte s mischiano a seconda del soggetto da ritrarre. Nei suoi polittici non ci sono solo cavalieri e figure della mitologia antica e moderna, ma gli abitanti e i frequentatori di taverne, porti e mercati. Ragazze semplici, studentesse, ballerine. -
Lotto 362 Dipinto olio su Cartoncino attaccato su tela, raffigurante Pasqua
Dimensione: 60x47,5
OPERE DI AMPLETO PANNOCCHIA
(Lari, 1911 - Roma, 1987)
La casa d’aste De Francesco offre una suite di opere dell’artista Amleto Pannocchia che rispecchiano soprattutto la sua ultima produzione.
Le opere ad olio su cartoncino e tele cartonate, mostrano l’utilizzo maturo del medio pittorico e la maestria nel discernere gli innumerevoli passaggi di tono dello stesso colore.
Sono presenti numerosi lotti sia figurativi appartenenti al “polittico” del paladini,a ma anche figure femminili e nature morte.
Alcuni lotti astratti terminano la capsule di Amleto Pannocchia, artista poetico e innovativo dal linguaggio puro e possente.
La vita di Amleto Pannocchia è essa stessa un’opera d’arte,; un’altalena tra la necessità di esprimersi attraverso il gesto grafico e la volontà di autodeterminarsi una volta raggiiunta la maturità.
Nasce a Lari figlio di un calzolaio anarchico e una giovanissima ragazza appartenente all’alta borghesia, bella ed elegante. Dal loro amore indissolubile verranno parecchi figli, ma Amleto è il primogenito, venuto alla luce in piena pandemia del colera.
Successivamente il padre parte per la guerra e ne torna con una convinzione anarchica ancora più radicata. Amleto fa ingresso a bottega, piccolissimo, dove assiste a numerose conversazioni del padre e trascorre la giovinezza tra le botteghe, il porto e le estati a casa dei nonni dove ascolta conversazioni più “auliche” infarcite di citazioni di grandi classici della letteratura. Ascolta, conosce e legge di orlando Furioso, di Armida, di Donchisciotte e ad ognuno di questi prova a dare connotati presi dai personaggi della sua realtà..si intravedono butteri, portuali e banchi di frutta, dai colori cangianti e le forme nette e pulite, più simmili a sculture nelle rocce che a fluidi ritratti fatti a pennello.
Il suo insegnante d’arte, un prete del collegio in cui era entrato con riserva ( a causa della posizione politica del padre) e dal quale fu cacciato dopo poco, vide in lui la forza espressiva netta e pura che scaldava i salotti artistici del neofauvismo e dell’espressionismo tedesco. Il suo insegnante predisse un futuro radioso nel mondo dell’arte, previsione a cui il giovane Amleto stentava a credere. Ma la spinta creativa era indubbiamente forte in lui e gli provocò una vera e propria emergenza pittorica che in quegli anni (in piena adolescenza) lo condusse a rappresentare la realtà che lo circondava anche con i gessi sui marciapiedi della città di Lari.
Un giorno, sporco e sudicio ma completamente assorbito dalle sue opere, incrociò lo sguardo di una ragazzina bionda e leggiadra, elegante che si soffermò sui suoi lavori apprezzandone le caratteristiche. Quell’incontro che non si concluse con una vera conoscenza per lungo tempo, determinò in lui una nuova volontà di emergere. Andò a bottega come litografo presso Belforte e sotto la guida di Zanacchini, che era un famoso incisore. Ma non è soddisfatto e inizia il suo periodo di vagabondaggio morale, passando da un matrimonio senza convinzione agli incarichi di Cinecittà sia come scenografo che come attore. Proprio mentre era a Roma, rincontra il suo amore dell’adolescenza, ma stavolta ha un nome, Mirella. Non si lasciano più. Inizia la fase artistica più matura, il confronto con i galleristi e con il mercato d’arte della Roma bene dei primi anni ’70 che stimolano il suo passato infarcito di anarchia. La sua produzione si arricchisce di veri e propri polittici, realizzati seguendo un tema. Si conoscono “i crociati”, i “paladini” e infine dal 1973, quello della “battaglia rossa”. La sua produzione pittorica spazia su tre colori fondamentali: rosso verde e blu che a volte s mischiano a seconda del soggetto da ritrarre. Nei suoi polittici non ci sono solo cavalieri e figure della mitologia antica e moderna, ma gli abitanti e i frequentatori di taverne, porti e mercati. Ragazze semplici, studentesse, ballerine. -
Lotto 363 Coppia Bronzi raffigurante Uccello e Cacciagione periodo XX secolo.
Dimensione: Altezza 36 cm compreso Base in Marmo. -
Lotto 364 Un orologio a pendolo in bronzo dorato al mercurio, periodo Impero Francia XIX secolo.
Dimensioni:38x25x9
Difetti e mancanze (meccanica da revisionare) -
Lotto 365 Dipinto Olio su tela, Scuola francese inizio XX secolo, raffigurante paesaggio.
Dimensioni: 65x54 -
Lotto 366 Scuola italiana Olio su tela XX secolo raffigurante Scena Veneziana.
Dimensioni:58,5x50
Compreso cornice difetti e mancanze. -
Lotto 367 Dipinto olio su tela, Scuola Francese XIX secolo. Raffigurante Visita al museo Louvre di Parigi (Rintelo XX secolo). Piccoli punti di restauro. 97x131 cm.
-
Lotto 368 Dipinto olio su tela raffigurante Scena partenza dei pescatori.
XIX secolo.
Dimensioni 57x69 compreso cornice difetti e mancanze e 49 x 29 centimetri interno cornice. -
Lotto 369 Cromolitografia su carta, periodo XX secolo scuola Europea raffigurazione astratta.
Dimensioni: 70,5x50,5 cm esterno
Dimensioni interne: 68x49 cm -
Lotto 370 Olio su tavola scuola spagnola XIX secolo raffigurante una scena di personaggi in una locanda.
Dimensioni: 43x39
Compreso cornice difetti e mancanze. -
Lotto 371 Dipinto olio su tela scuola italiana periodo XIX/XX secolo, raffigurante San Sebastiano nella maniera di Carlo Saraceni, artista del XVI secolo.
Buone condizioni con piccoli segni di vissuto.
Dimensioni: 40,5x50,5 cm
Artista anonimo. -
Lotto 372 Dipinto olio su tela raffigurante Appuntamento in alta quota. XX/XXI secolo.
Dimensioni: 70x40.
Salvatore Testa 02/07/1966. -
Lotto 373 Dipinto olio su tela raffigurante Risvegli. XX/XXI secolo.
Dimensioni: 80x90.
Salvatore Testa 02/07/1966 -
Lotto 374 Dipinto olio su tela, copia d'autore, raffigurante L'incorreggibile, periodo XX secolo.
Dimensioni: 49,5x39.
(Difetti) -
Lotto 375 Dipinto olio su tela raffigurante Messaggi astrali. XX/XXI secolo.
Dimensioni: 70x90.
Salvatore Testa 02/07/1966. -
Lotto 376 Coppia di sculture in legno Policromo,una raffigurante Madonna, e una raffigurante Gesù. Napoli periodo inizio XVIII secolo.
Dimensioni:
Madonna: h45x18x14
Gesù: h44x18x14
Segni di vissuto difetti e mancanze. -
Lotto 377 Coppia di Vasi in porcellana decorata e finiture in oro periodo XIX/XX secolo.
Dimensioni: h30x D14cm -
Lotto 378 Dipinto olio su tela, Scuola italiana raffigurante Cristo.
Dimensioni: 63,5x77 compreso cornice, difetti e mancanze.