Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

mercoledì 29 novembre 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 193 al 215 di 215
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  • Armadio in mogano
    Lotto 193

    Armadio in mogano
    Livorno, metà del XX secolo
    realizzato a tre sportelli
    Cm 200x55x220

  • Specchiera a psiche in noce
    Lotto 194

    Specchiera a psiche in noce
    fine del XIX secolo
    realizzata con cimasa sagomata, sostegni torniti, base con cassettini, piedi a cipolla
    Cm 85x29x128

  • Cassettone in noce
    Lotto 195

    Cassettone in noce
    fine del XIX secolo
    realizzato con piano rettangolare in marmo, quattro cassetti, piedi a cipolla
    Cm 120x55x104

  • Dipinto del XX secolo in stile cinquecentesco
    Lotto 196

    Dipinto del XX secolo in stile cinquecentesco
    Olio su tavola
    Cm 49x39

  • Sei tratte di banca in cornice
    Lotto 197

    Sei tratte di banca in cornice
    XVIII/XIX secoli
    Cm 20x23

  • Armadietto in quercia
    Lotto 198

    Armadietto in quercia
    Inghilterra, inizi del XX secolo
    realizzato ad un'anta
    Cm 65x40x18

  • Coppia di comodini in legno dolce
    Lotto 199

    Coppia di comodini in legno dolce
    realizzati in stile seicentesco, piano rettangolare, tre cassetti sul fronte, base modanata
    Cm 58x35x68

  • Lotto di bicchieri
    Lotto 200

    Lotto di bicchieri
    composto da sei calici da champagne in vetro molato, tredici calici in vetro incolore, undici piccoli calici in vetro pressato color ambra, dodici flute ed altri due più piccoli in vetro incolore, due decanter, una caraffa ed una bottiglia in cristallo molato, una bottiglia da notte con bicchiere ed un'altra bottiglia
    (51)

  • Gruppo di oggetti in argento, Brandimarte Firenze
    Lotto 201

    Gruppo di oggetti in argento, Brandimarte Firenze
    composto da due sottobottiglia in argento sbalzato e legno, una scatola cilindrica con coperchio, una caraffa, un portabottiglia con decoro in rilievo, una casseruola ed un padellino
    (7)
    gr. 1350 ca
    Altezza da cm 15 a cm 5

  • Paesaggio boschivo con fiume
    Lotto 202

    Paesaggio boschivo con fiume
    Inizi del XX secolo
    Olio su tela
    Cm 33x40

  • Secretaire in radica di tuja
    Lotto 203

    Secretaire in radica di tuja
    Austria, metà XIX secolo
    realizzato con un cassetto modanato sotto al cappello, scrittoio a calatoia, scarabattolo interno a cassettini e vano a giorno, quattro cassetti sottostanti, base modanata
    Cm 105x62x162

  • Lumiera a sospensione in ottone
    Lotto 204

    Lumiera a sospensione in ottone
    cotone plissettato verde
    Diametro cm 24
    Altezza cm 44

  • Lume da terra da lettura in noce
    Lotto 205

    Lume da terra da lettura in noce
    Anni Cinquanta
    Altezza cm 163

  • Lotto di lumi
    Lotto 206

    Lotto di lumi
    Composto da quattro lumi a petrolio in vetro, porcellana e metallo ed uno scartoccio di ricambio, un lume da tavolo in legno tornito e vetro

  • Lumiera a sospensione in legno dorato e dipinto a quattro braccia
    Lotto 207

    Lumiera a sospensione in legno dorato e dipinto a quattro braccia

  • Lumiera a sospensione
    Lotto 208

    Lumiera a sospensione
    Anni Venti
    con globo in vetro ghiacciato

  • Coppia di armadietti in quercia
    Lotto 209

    Coppia di armadietti in quercia
    Inghilterra, inizi del XX seclo
    ad un'anta, gocciolatoio a dadi sotto il cappello, formelle intagliate, angoli scantonati
    Cm 82x35x183

  • Mobile da ingresso in ciliegio
    Lotto 210

    Mobile da ingresso in ciliegio
    inizi del XX secolo
    realizzato con cimasa sagomata, specchio rettangolare, cassetta portaoggetti e portabastoni e ombrelli nella parte inferiore
    Cm 68x30x192

  • Credenzino in noce
    Lotto 211

    Credenzino in noce
    realizzato con piano rettangolare, un vano a giorno, due sportelli, base modanata
    Cm 85x46x86

  • Vetrina in mogano
    Lotto 212

    Vetrina in mogano
    Anni Trenta circa
    Cm 110x35x193

  • Uomo che rema su un'imbarcazione
Pittore italiano del XX secolo
    Lotto 213

    Uomo che rema su un'imbarcazione
    Pittore italiano del XX secolo
    Olio su tela

  • Veduta di molo con battello e figure
Pittore italiano del XX secolo
    Lotto 214

    Veduta di molo con battello e figure
    Pittore italiano del XX secolo
    olio su tela

  • Veduta di due imbarcazioni
Pittore italiano del XX secolo
    Lotto 215

    Veduta di due imbarcazioni
    Pittore italiano del XX secolo
    olio su tela

Lotti dal 193 al 215 di 215
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Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

Uno storico hotel fiorentino

L’hotel Morandi aprì nel 1911 ed è infatti registrato tra le attività commerciali storiche di Firenze; la sede originaria era in Piazza SS Annunziata 3, nel Loggiato dei Serviti, una seconda fu aperta successivamente in Via Laura 50, la chiusura di quest’ultima conclude una attività durata 112 anni.

L’albergo fu aperto da una istitutrice della Famiglia Budini-Gattai che è la proprietaria dell’omonimo palazzo in Piazza SS. Annunziata,  la signora Therese Mc Intyre venuta dall’Irlanda la quale sposò l’autista della famiglia, Attilio Morandi da cui viene il nome dell’Albergo.

Col passare degli anni l’albergo divenne un punto di incontro e riferimento per gli irlandesi di passaggio a Firenze spesso diretti in pellegrinaggio a Roma. Altri erano residenti in città come la prima moglie di Guglielmo Marconi, Beatrice O’Brien, anch’essa irlandese.

Durante gli anni Venti Mary Kathleen Doyle, nipote dodicenne della Sig.ra Mc Intyre, venne a vivere con la zia e, a parte il periodo della Seconda guerra mondiale, continuò a gestire l’albergo dagli anni 50 in poi. La sig.ra Doyle era la madre del proprietario attuale dell’albergo che ha messo in vendita questo boutique-hotel così legato ad una città piena di storia come Firenze.

L’albergo Morandi è rimasto sempre aperto dalla sua fondazione. Durante la Seconda guerra mondiale era uno dei pochi alberghi non requisiti in quanto la proprietaria apparteneva ad un paese neutrale. Ha resistito a guerre ed alluvioni ma purtroppo non agli effetti economici del Covid.

L’attuale sede dell’albergo in Via Laura 50 occupa parte del convento fondato da Suor Domenica Narducci detta del Paradiso (1473/1553) nel 1511.

Suor Domenica del Paradiso era figlia di un contadino del Pian di Ripoli, lavoratore delle terre di proprietà del convento di Santa Brigida al Paradiso. Entrata in quel convento con il nome di Domenica del Paradiso, salì in fama di santità, ma la sua spiritualità non le impedì di dare alle sue monache una attività pratica utilissima in quel momento, infatti introdusse e sviluppò in quel monastero l'arte del tessuto d'oro e d'argento, con grande successo, anche economico.

Per quanto domenicana, non ebbe mai simpatie per il confratello Fra’ Girolamo Savonarola, che non citò mai nei suoi scritti. In compenso, ebbe la simpatia degli antagonisti del frate predicatore: i Medici, che le consentirono di acquistare per soli 190 Fiorini un grande terreno su un lato di Via Laura. Qui, nel 1511, si cominciò ad edificare un nuovo convento detto della Crocetta nel quale Suor Domenica spese 20.000 Fiorini d’oro. I Medici favorirono quindi l’installarsi a pochi passi dal convento di San Marco, ove risedeva Fra’ Girolamo Savonarola, di un altro convento dello stesso Ordine Domenicano, ma a loro fedele.

Papa Clemente VII, figlio di Giuliano de’ Medici ucciso nella congiura dei Pazzi, e quindi nipote di Lorenzo, fu largo di privilegi nei confronti di Suor Domenica che, dall’antico convento, veniva detta ancora del Paradiso; il convento nuovo, invece, era chiamato Monastero della Crocetta per una crocetta rossa che le monache di Suor Domenica del Paradiso portavano sul petto. Anche la strada ebbe per qualche tempo il nome di Via della Crocetta.


Il Monastero della Crocetta stendeva i suoi orti ed i suoi chiostri lungo il lato sinistro dell’antica Via Verzura, poi Laurenziana e Laura ed in uno di questi orti Suor Domenica del Paradiso avrebbe avuto anche la visione di Gesù, celebrata poi in un tabernacolo cinquecentesco posto sul retro, in Via Giusti.

Il Monastero venne fatto ingrandire dalla Principessa Maria Maddalena dei Medici, figlia piissima del Granduca Ferdinando I, la quale abitava il Palazzo della Crocetta, costruito nel 1619; per poter visitare più comodamente le monache al di là della strada, si fece costruire un cavalcavia, ancora oggi esistente, su Via Laura che collega i due edifici. La chiesa ove era situata la sepoltura di Suor Domenica del Paradiso, venerata come Beata ed il mausoleo della Principessa Maria Maddalena fu rimodernata ed abbellita dall’architetto Luigi Orlandi nel 1757.

Alla soppressione dei conventi, il Monastero della Crocetta fu requisito e, dopo varie peripezie, le monache si trasferirono con le reliquie di Suor Domenica del Paradiso in Via Aretina. La chiesa purtroppo fu in parte demolita ed inglobata nel moderno edificio che ospita ora l’Istituto Cesare Alfieri dell’Università di Firenze, già Archivio Generale della Corte dei Conti durante il periodo di Firenze Capitale. Proprio in quel periodo di Firenze Capitale, per soddisfare l’esigenza derivata dall’afflusso di impiegati e funzionari dello Stato, le strutture del Convento della Crocetta, degli orti e dei chiostri furono edificate per ricavarne nuovi alloggi e vendute a privati.


Sessioni

  • 29 novembre 2023 ore 15:00 Sessione unica (1 - 215)

Esposizione

Tutti i beni si trovano in Via Laura n.50 Firenze, all'interno dell'hotel Morandi

Condizioni di vendita

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Rilanci

  • da 0 a 300 rilancio di 10
  • da 300 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 5000 rilancio di 100
  • da 5000 in avanti rilancio di 100