500 anni di autografi
-
Lotto 73 Fanny De Beauharnais (Parigi 1737 - ivi 1813)
Raccomandazioni per un amico
Lettera autografa firmata
Due pagine in-4
Firma/data: Paris, 25-I-1812
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata della poetessa francese Fanny De Beauharnais, datata 'Paris, 25-I-1812'. Raccomandazioni per favorire l'entrata in servizio di un amico in qualità di ufficiale nell'esercito napoleonico. Fanny era zia di Josephine de Beauharnais, prima moglie di Napoleone I. Scrisse poesie fin dall'infanzia: membro dell'Accademia dell'Arcadia, tenne un vivace salotto letterario e filosofico. Due pagine in-4. -
Lotto 74 Nicolò Barozzi (Venezia 1826 - ivi 1906)
Museo Correr - Esopo - Dante
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: Venezia li 15/3/1866
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata datata (Venezia il 15 marzo 1866) dello storico e patriota veneziano, conservatore del Museo Correr e direttore delle Gallerie di Palazzo Ducale, nella quale prega un amico di occuparsi della correzione delle bozze di un'opera che il Barozzi sta per pubblicare. "Ho in pronto un altro fascicolo delle favole di Esopo che le spedirò quanto prima. Ricevetti la Gioventù e la ringrazio di tutto. Ora son' a pregarla quanto so e posso a rivedere le bozze di stampa del mio lavoro su Dante che si stampa dal Cellini. Confido che vorrà farmi questo favore che mi preme assai, anche perché nelle bozze mancava un pezzo di m.s. che ho rimesso. Avevo scritto ad Alvisi ma sento che è partito per Napoli, quindi io me lo raccomando con tutta la premura...". Due pagine in-8, su carta azzurrina. -
Lotto 75 Anton Giulio Barrili (Savona 1836 - Carcare 1908)
Garibaldina - romanzi
Due lettere autografe firmate
Due pagine in-8
Firma/data: entrambe datate al 1878
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due belle lettere autografe firmate (entrambe datate al 1878) del prolifico narratore e patriota garibaldino fondatore del quotidiano 'Il Caffaro' nel 1875 e rettore dell'Ateneo di Genova 1903 indirizzate all’editore Treves. "Ho finito oggi il "Merlo bianco", di cui uscirà domani l'altro sul Caffaro la 115a ed ultima appendice. Riesce un volume di forse cinquecento pagine, edizione solita dei romanzi. Non ho preso impegni e l'offro a Lei in proprietà quinquennale (legge quinquennale) per lire italiane duemila...". Due pagine in-8. -
Lotto 76 Antonio Beretta (Siziano 1808 - Roma 1891)
Bastogi - Dazi
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 29.11.1861
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
In gioventù si occupò dell'azienda agricola familiare; si diede poi, dal 1848, alla vita politica e fece parte del governo provvisorio di Milano. Emigrato in Piemonte, gli furono confiscati i beni. Dal 1860 al 1867 fu sindaco di Milano. Fu nominato senatore (1862) e conte (1871). Lettera autografa firmata, dat. 29.11.1861, relativa ad una questione amministrativa della quale rende edotto il corrispondente. "Di ritorno jeri da Torino ti dò conto della missione. Dal colloquio avuto con Bastogi rilevammo che l'ottenere i dazi sarà difficil cosa per ora. Egli intende presentare una legge complessiva al Parlamento e sarà quindi impossibile che si deliberi prima di parecchi mesi...". Una pagina in-8, su carta intestata. -
Lotto 77 Aurelio Bianchi Giovini (Como 1799 - Napoli 1862)
L’Opinione
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8 su bifolio
Firma/data: 19 maggio 1847
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Lettera autografa firmata, datata 19 maggio 1847 dal giornalista e storico lombardo noto per le sue idee anticlericali, direttore del foglio torinese 'L'opinione' (dal 1848 al 1852) diretta a Giovanni Silvestri, nella quale richiede al corrispondente alcune informazioni circa la risposta ad un’offerta di lavoro fattagli dall’editore suo padre. Due pagine in-8. Sono uniti: una minuta datata Torino 1848 (1 p. in-8) e due pagne in-8 di pugno del Bianchi Giovini indicanti le diciture dedicatorie del Conte Gabrio Casati alla Repubblica Ambrosiana. -
Lotto 78 [Vincenzo Gioberti (Torino 1801 – Parigi 1852)]
Massoneria
Lettera autografa firmata
Una pagina
Firma/data: La Provincia di Alessandria il 19 Xbre 1848
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Interessante lettera cifrata, data 19 ottobre 1848, in cui l'avvocato Giuseppe Antonio Boltri, giudice regio, viceprefetto di Alessandria, si rivolge a Vincenzo Gioberti, allora presidente della Camera dei Deputati del Regno di Sardegna con il chiaro riferimento alla adesione alla massoneria. Moltissimi ed espliciti i richiami, dal sauto "Fratello Caro", alla menzione di Gioberti quale "più famoso fra quei d'Oriente", con riferimento al Grande Oriente d'Italia. Il significato della lettera è coperto dall'elogio della monarchia e dall'evocazione del trionfo della religione.
Gioberti, per dato pubblico, è sempre stato nemico della massoneria. -
Lotto 79 Luigi Chiala (Ivrea 1834 - Roma 1904)
Destra Storica
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8
Firma/data: Roma 27 aprile 1898
Stato di conservazione: buono (restauro al margine destro)
Numero componenti del lotto: 1
Bella lettera autografa firmata, datata Roma 27 aprile 1898 del militare, uomo politico e giornalista, senatore del Regno d'Italia nella XVIII legislatura, circa la pubblicazione di una lettera di Giovanni Lanza. "Intanto la pregherei di levarmi una curiosità. A pag. 338 Ella ha pubblicato una lettera di Lanza al direttore dell'Opinione del settembre 1865. In questa lettera si risponde a un articolo dell'Opinione, intitolato La convocazione del Parlamento, stampato nel foglio 261, 2 settembre. Ora il n. 261 dell'Opinione, porta la data del 23 settembre 1865, e non contiene altra lettera che quella del Cardinale D'Andrea...". Tre pagine in-8, su carta intestata. -
Lotto 80 Santorre Di Santarosa (Savigliano 1783 - Sfacteria 1824)
Risorgimento - Libreazione Grecia - Grand Tour
Righi autografi firmati
Firma/data: Milan 12 février 1803
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Righi autografi firmati, datatati "Milan 12 février 1803" del patriota e rivoluzionario piemontese morto per la libertà della Grecia nel 1824. I primi vergati su antiporta di libretto di 'Castore e Polluce', melodramma serio in due atti di Luigi Romanelli rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala il 12 febbraio 1803 ("P.re répresentation"). I secondi vergati su anticoperta del piatto inf., contenenti una lista di indumenti: "5 fazzoletti, 1 camigia, 1 gilet, 2 p. calzetti." Unica, interessante e inedita testimonianza del suo passaggio a Milano all'inizio del Grand Tour che effettuerà in tutta Italia nel 1803. -
Lotto 81 Giuseppe Gadda (Milano 1822 - Rogeno 1901)
Ministero lavori pubblici del Regno d'Italia
Tre lettere autografe firmate
Nove pagine su bifolii
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Combattente delle Cinque Giornate di Milano. Staccatosi da Mazzini per aderire alla politica cavouriana, fu deputato della Destra dal 1860 al 1865, prefetto (nel 1867 a Perugia, vi favorì la spedizione garibaldina nell'Agro romano) e ministro dei Lavori pubblici nel gabinetto Lanza (1869). Senatore dal 1869, predispose nel 1871 il passaggio della capitale a Roma, di cui fu il primo prefetto (1871-76). Tre lettere autografe firmate, risalenti al biennio 1878-79, su questioni politiche ed amministrative. Riportiamo alcuni passi a titolo di esempio. "Vi sono gravi malumori e non si potrebbe prevedere come si svolgerà la prossima sessione parlamentare. Questa avrà luogo realmente verso la metà del Febbraio con sessione nuova e quindi con discorso programma del Re. Di scioglimento della Camera per ora non si parla e non potrebbe essere che la eventuale conseguenza dei voti Parlamentari...". "L'amministrazione della ferrovia di Erba, a cui sa che io porto tanto interesse, mi scrive che mentre il progetto fu da tempo pubblicato ed approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici...". Per un totale di nove pagine su bifolii. -
Lotto 82 Ezio Garibaldi (Riofreddo 1894 - Roma 1969)
Garibaldina / Fascismo
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: Roma 12 giugno 1936 XIV
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cart. post. viaggiata datata Roma 12 giugno 1936 XIV del nipote di Giuseppe Garibaldi (figlio di Ricciotti), consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni (1939) e autore del volume "Fascismo garibaldino" (1928), diretta al Maggior Gorini. "Tutti i più cari ricordi, i più vivi rallegramenti e tutti gli auguri fervidissimi…". -
Lotto 83 Menotti Garibaldi (Mostardas 1840 - Roma 1903)
Garibaldina
Lettera autografa firmata
Due pagine in-16
Firma/data: 25 maggio 1890
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa e firmata del figlio di Garibaldi ad un amico. "Pepino Bianchi viene a mio nome, ed ho con lui concertato il modo per farti viaggiare sicuro. sono contessimo della risoluzione tua di sbandare la gente. Il movimenton non si poteca sostenere perché il resto d'Italia restò impassibile. ... Povera Adelina quanto ha sofferto!". -
Lotto 84 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Risorgimento - Confederazione italiana - Speranze nel Piemonte
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8
Firma/data: vigilia del ’48
Stato di conservazione: buono (bruniture diffuse)
Numero componenti del lotto: 1
Importante lettera autografa firmata indirizzata all’Avv. Giovanni Edoardo Brignone. Scritta alla vigilia del ’48 la lettera anticipa i temi della discussione che saranno poi affrontati dal 'Congresso Nazionale per la Confederazione italiana' della cui Assemblea Costituente Mamiani, Gioberti e Romeo furono presidenti e il Brignone fu segretario generale. Parigi 22 Xbre del 1847. Il testo è tutto di estremo interesse. Estrapoliamo solo alcune righe dalla seconda pagina. "V'a' in Piemonte una fazione numerosa protetta, fanatica, ostinata, raggiratrice, che tien fra mani l'educazione de' giovani ed à sulle moltitudini la potenza della parola. Ora, se lo sforzo unito e coordinato dei buoni non giunge, non dico ad abbatterla, ma a repprimerla gagliardamente, io non so pensare che sia possibile costì vero progresso, e ogni tentativo di bene o verrà adulterato e guasto, o cadrà come il giornaletto delle letture popolari, nobile pianticella sterpata e calpestata da quei vandali...". Tre pagine in-8 . Indirizzo alla 4a.
Nel 1848 con Vincenzo Gioberti diede vita a Torino alla Società nazionale per la confederazione italiana. Stesso anno, nello Stato Pontificio fu Ministro degli Interni e Ministro degli Esteri. Deputato all'Assemblea costituente, eletta il 21 gennaio 1849. Alla proclamazione della Repubblica abbandonò il seggio dell'Assemblea costituente. Dimessosi, si ritirò a vita privata. Con la restaurazione del papato però fu condannato all'esilio. Si stabilì a Genova e ottenne la cittadinanza dello Stato sardo. Eletto deputato nella III legislatura del Parlamento subalpino, venne riconfermato nelle tre legislature successive. Fu ministro dell'Istruzione nel terzo governo Cavour (gennaio 1860 - marzo 1861). -
Lotto 85 Ricciotti Garibaldi (Montevideo 1847 - Riofreddo 1924)
Garibaldina - mala politica
Lettera autografa firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Riofreddo Prov. di Roma 25 7bre 1922
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Riofreddo Prov. di Roma 25 7bre 1922 del quarto figlio dell'Eroe dei due mondi, indirizzata a Sandro Foresi, direttore del Giornale 'Il Popolano' di Portoferraio, nella quale gli comunica che non intende essere incluso fra "gli uomini eminenti dell'Italia" presentati nel suddetto foglio. "Prima di tutto perché non sono uomo eminente, poi non vorrei essere associato in alcun modo con gli uomini detti "eminenti" del giorno d'oggi - che a mio parere - non sono in maggiore parte - (politica e guerra) che dei veri malfattori!...". Una pagina in-4, acclusa busta viaggiata con indirizzo autografo. -
Lotto 86 Giuseppe Govone (Isola d'Asti 1825 - Alba 1872)
Risorgimento
Carteggio di tre lettere autografe firmate
Undici pagine in-16
Firma/data: Una sola recante anno: 1859
Stato di conservazione: buono (angoli restaurati e qualche pagina sbiadita)
Numero componenti del lotto: 3
Generale piemontese e Ministro della Guerra del Regno di Sardegna. Segnalatosi nella prima guerra d'indipendenza, partecipò alla repressione del moto antipiemontese verificatosi a Genova nell'aprile 1849; successivamente fu incaricato di una missione speciale a Šumla presso Omar pascià (1853); passato in Crimea, combatté a Balaclava e si distinse alla Cernaia. Nel 1859 combatté a San Martino con i gradi di tenente colonnello; in seguito (1866) concluse con Bismarck il trattato d'alleanza dell'Italia con la Prussia (9 apr. 1866). Interessante carteggio di tre lettere autografe firmate (una sola recante anno: 1859), indirizzate ad un avvocato che dalle retrovie forniva preziose informazioni al Comando Generale dove si trovava il Govone. Per un totale di undici pagine in-16, dense di notizie sugli sviluppi e gli esiti della battaglia di San Martino e delle successive battaglie tra giugno e settembre del 1859. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo. "Riceva pure i miei più vivi ringraziamenti per lo zelo con cui continua a darmi ragguagli importantissimi sul nemico. Oggi poi alla mia particolare gratitudine debbo aggiungere quella del nostro Capo di Stato Maggiore per il secondo invio di carte appartenenti al M.se Rescalli. Esse furono graditissime; e ne verrà ringraziato direttamente il Marchese. Io poi terrò note di quelle che non appartenendo al Marchese restitueremo al fine della campagna. Si tenne conto dei consigli che egli ci diede per lo addietro su alcune cose di amministrazione interna, e furono date disposizioni. Quanto all'ingrossarsi del nemico nella valtellina si presero oggi stesso misure per dare un sostegno a quelle popolazioni ed armarle..."."Sulla battaglia del 24 troverà alcuni particolari nella relazione data dalla Gazzetta del 29 giugno. L'ho redatta io stesso, che vi fui presente l'intiero giorno. Fui fortunato, al solito e lo fu pure un mio giovane fratello uff.[iciale] di Cavalleria, che feci caricare io stesso, in un episodio sanguinoso...". Angoli restaurati e qualche pagina sbiadita. -
Lotto 87 Pier Alessandro Guasco (Torino 1714 - Praga 1780)
Finanza - Ancien Régime - Tourton et Baur
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Venise Le 1ier juillet 1774
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Ufficiale al servizio dell'esercito imperiale del Sacro Romano Impero (1742-1780), fratello del famoso scrittore e avventuriero Ottaviano Guasco, nel 1771 fu nominato Feldzeugmeister (generale di artiglieria). Lettera autografa firmata, datata Venise Le 1ier juillet 1774, diretta alla banca parigina Tourton et Baur (fondata nel 1754), su alcune operazioni finanziarie. "L'anné passé si Mr. Durant mon Libraire vous presentait quelques mandats de moi je vous prie de lui en payer le montant...". "Je vous dirai d'avance que j'ai disposé des 13 milles Livres...". Tre pagine in-8, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. -
Lotto 88 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Progressismo clericale - connubio libertà e religione
Tre lettere
Cinque pagine in-8
Firma/data: Genova li 4 di Xbre 1853
Torino, 17 febbraio 1860
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Tre belle lettere indirizzate a Giovanni Battista Bergamino prete genovese di orientamento mazziniano (Genova 1821 - ivi 1890). Genova li 4 di Xbre 1853. "Il Conte Livio Benintendi (nota: esule a Torino all'indomani del fallimento del moto quarantottesco mantovano) è un ottimo candidato e farà molto onore a cotesto collegio. E' persona agiata ed onesta quindi a nessuno è ligio ed abborre ogni maniera di setta. Ama la libertà vera e la causa italiana e desidera il clero emmendato e non oppresso. Insomma è degno in tutto che voi gli procuriate i suffragi de' parrocchiani vostri. Viva il mio caro prevosto, che intendete sì bene tutti gli uffici di buon pastore dell'anima. Quante volte io vo ripetendo qui fra gli amici che se la più parte de' preti vi assomigliasse, le gran querele tra loro e il mondo sarebbero presto sopite, e vedrebbesi pure compiuto quel connubio desideratissimo della libertà e della religione...". Nella terza lettera risponde al Bergamino che si è congratulato con il Mamiani per la recente nomina a Ministro della Pubblica Istruzione nel terzo governo Cavour. -
Lotto 89 Giacomo Infante (Bari 1881-)
Giuseppe Massari - risorgimento
Lettera autografa firmata
Sei pagine in-4
Firma/data: Bari 7 gennaio 1934 - XII
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, Bari 7 gennaio 1934 - XII dell’avvocato e scrittore autore di opere sul Risorgimento ("Giuseppe Massari, Uomini di Destra", Bari, G. Laterza, 1934) nella quale scrive al corrispondente su alcune opere dedicate al patriota e uomo politico pugliese Giuseppe Massari (1821 - 1884) trascrivendo una lettera di encomio che ricevette alcuni anni prima da Antonio Salandra sulla sua attività di storico. "Ella non avrà forse dimenticato ch’ebbe la somma fortuna, facendole omaggio del modestissimo suo opuscolo 'Intorno ad una lettera inedita di Giuseppe Massari'di determinarla a scrivere sul 'Corriere della Sera' del 27 febbraio 1931 quel mirabile articolo "Il diario (…) di Giuseppe Massari…". Infante copia in calce una lettera che gli venne spedita da Salandra: "Lo stesso omaggio ebbe anche l’altro onore della seguente lettera di Antonio Salandra: "Roma, 7/5/1931, Egregio Sig. Avvocato, La ringrazio vivamente del suo discorso, così interessante ed eloquente, e della menzione ch'ella vi fa del mio nome, ricollocandolo alla gloriosa tradizione del Risorgimento e alla funzione della Destra Storica…". Sei pagine in-4. -
Lotto 90 Stefano Jacini (Casalbuttano ed Uniti 1826 - Milano 1891)
Senatore del Regno d'Italia
Righi autografi su biglietto da visita listato di nero
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Righi autografi su biglietto da visita listato di nero dell'economista e uomo politico, ministro dei Lavori Pubblici dal 1864 al 1866 e senatore del Regno d'Italia dal 1870. -
Lotto 91 Agostino Lascaris di Ventimiglia (Torino 1776 - Saint Vincent 1838)
Marchese di Ventimiglia
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata "vendredi soir" dell'uomo politico, Marchese di Ventimiglia e sindaco di Torino nel 1818, in cui si scusa con il corrispondente per una dimenticanza. "C'été avec un bien vif regret qu'en rentrant chez moi j'ai trouvé dans ma poche la clef que vous avez eu la bonté de me consigner ainsi que le billet. Peu habitué à aller au Théatre, l'engagement que j'avais pris, m'a completement passé de mémoire...". Una pagina in-8. -
Lotto 92 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Conferimento Medaglia d’oro da Re Umberto I
Lettera autografa firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Roma, 4 aprile 1878
Stato di conservazione: buono (bruniture della carta)
Numero componenti del lotto: 1
Interessante lettera autografa firmata, indirizzata a Saverio Nurisio, Segretario particolare di Umberto I. Nella lettera, listata a lutto, il Mamiani ringrazia per il conferimento di una medaglia d’oro che il Re ha voluto inviargli tramite il suo segretario. L’anziano senatore si propone di chiedere udienza al Re per ringraziarlo personalmente. Il "2 aprile mi fu consegnata una cassetta con entrovi la medaglio d'oro che S. Maestà il Re si è compiaciuta donarmi, onorando la mia persona molto di là da ogni mio merito e per isplendido atto di sua bontà e cortesia veramente regale. Avrò carissimi e preziosissimo il presente di Sua Maestà per tutta la vita". Una pagina in-4 grande. -
Lotto 93 Ernesto Nathan (Londra 1845 - Roma 1921)
Massoneria
Due lettere autografe firmate
Tre pagine in-8
Firma/data: Una sola recante data: 14 ottobre 1862
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere giovanili autografe firmate, (una sola recante data: 14 ottobre 1862) dell'uomo politico, sindaco di Roma dal 1907 al 1913 e Gran Maestro della Massoneria, relative ad una serie di lettere commerciali di presentazione per un viaggio di lavoro in Francia: "domande de lettres que vous m'aviez, si gracieusement offert pour Marseille, Toulon et Nice". Nell’agosto 1859 la morte di Moses Nathan produsse una svolta nella vita della famiglia di Ernesto, che decise di trasferirsi in Italia, dapprima a Pisa, dove si iscrisse come uditore all’Università. La madre, che si immerse progressivamente nell’azione politica e cospirativa a fianco di Mazzini, pensò di avviare Ernesto alla carriera commerciale e lo fece entrare come apprendista presso i banchieri e commercianti di seta milanesi Warchez Garavaglia e C. Nell’autunno del 1862, quindi alla data della presente lettera, Nathan si recò in Sardegna, dove si impegnò in una società per la coltivazione del cotone e la vendita di prodotti sardi che non ebbe esito fortunato e a Caprera ebbe anche modo di incontrare per la prima volta Garibaldi. Tre pagine in-8 (una vergata a matita). -
Lotto 94 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Genova li 16 9bre 1855
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Genova li 16 9bre 1855 diretta "al Signor Dottore Padova". "Il presentatore di queste due righe è degnissimo della sua bontà e cortesia. A bocca vedrà da lui le sue strane vicende. Non chiede nulla salvo che un qualche indirizzo...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. Nota a matita di altra mano alla terza e alla quarta pagina. -
Lotto 95 Andrea Molinari (Bergamo 1816 - Milano 1899)
Abolizione pena di morte e corporazioni religiose
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Torino li 11 Gennaio 1865
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata "Torino li 11 Gennaio 1865" dell'uomo politico bergamasco, deputato al Parlamento d'Italia, diretta ad un collega, circa alcune iniziative politiche che intende proporre. "Mentre in tutte le città d'Italia per mezzo di assemblee pubbliche o in forma di petizioni si sollevan voci generose ad invocare dal Parlamento l'abolizione della pena di morte e quella delle Corporazioni religiose perché la sola Bergamo dovrebbe restare mutola ed inoperosa?...". Tre pagine in-8, su bifolio, carta intestata azzurrina. -
Lotto 96 Niccolò Pasotti Friedenberg, XVIII secolo
Diplomazia di Antico Regime
Carteggio costituito da diciassette lettere autografe firmate
61 pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1717
Ampio carteggio costituito da diciassette lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 1700-1707 di un certo Niccolò Pasotti Friedenberg, della famiglia Pasotti originaria di Tuenno, elevata alla nobiltà episcopale nel 1643 dal Principe Vescovo Carlo Madruzzo e alla nobiltà imperiale nel 1726 dall'Imperatore Carlo VI con il predicato di 'Friedenberg'. Le missive, per un totale di 61 pagine in vario formato, sono ricchissime di informazioni sull'azione diplomatica austriaca durante la guerra di successione spagnola. Riportiamo un passo a puro titolo esemplificativo. "In genere di nuove non ho da aggiungere altro all'Ill.ma se non la sicurezza datasi dall'Inghilterra di voler stringere aleanza co' questa Aug.ma Casa non dubitandosi più ch'anco l'Olanda sia per far l'istesso non ostante l'offerte fattesi dalla med.ma di riconoscere il Duca d'Angiò...".