Aperti per ferie: l'asta di agosto
-
Lotto 242
Piatto da portata in ceramica a fondo beige decorato a motivi geometrici
Ø cm 40
Lievi difetti
-
Lotto 243 Scuola Napoletana XVIII secolo ( - )
La morte di San Giuseppe.
olio su tavola ovale cm 50x40; con cornice cm 77x54,3
San Giuseppe (individuato come il vecchio orante disteso sul letto) viene confortato dalla Madonna e benedetto da Gesà Cristo al cui fianco San Michele Arcangelo reca un cartiglio "quis ut deus".
Cornice da appoggio coeva.
-
Lotto 244
Mensolina sorrentina in legno metà XIX secolo
cm 39x24 metà XIX secolo Provenienza: Sorrento -
Lotto 245 Pittore Napoletano del XVIII secolo ( - )
San Francesco
olio su tela cm 72x98; con cornice cm 88x114 In cornice antica -
Lotto 246
Scatola sorrentina in legno intarsiato Inizi XX secolo
cm 11x23x12 Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lotto 247
Scultura in ceroplastica raffigurante San Giovannino con pecorella. Sicilia, fine del XIX secolo
In campana di vetro -
Lotto 248 Felice Boselli (attribuito a) (Piacenza, 1650 - Parma, 1732)
Coppia di Nature Morte con selvaggina, animali e giovani donne.
olio su tela cm 88x69 1.
2. Nelle due tele in oggetto, come in molti suoi dipinti di nature morte con selvaggina, fa capolino un gatto; un modo di firmare molto particolare del pittore piacentino. Felix è il gatto in latino, ma è anche Felice.
3.
4. Dipinti in prima tela
5. Cornice antica -
Lotto 249 Pittore veneto della fine del XVIII secolo ( - )
L'Immacolata Concezione
olio su tela cm 76x46 In importante cornice ebanizzata e dorata, con alla sommità decoro a racemi dorato ed intagliato -
Lotto 250 Pittore fiammingo della fine del XVII secolo ( - )
Scena di assalto alla città
olio su tela cm 73x155 -
Lotto 251 pittore toscano della seconda metà del XIX secolo ( - )
Madonna con Bambino
olio su tela cm 69x55 -
Lotto 252
Piccola specchiera in legno intagliato e dorato. Spagna, XVII secolo.
cm 46x40 Rif 731 -
Lotto 253
Manifattura Casali e Callegari, Pesaro, ultimo quarto del XVIII secolo. Servito da scrittoio "alla rosa di Pesaro"
cm 29x21x9
Servito da scrittoio in maiolica con decoro floreale e bordi rossi composto da unico pezzo con 2 calamai e un portapenne
A Pesaro nel 1763 viene fondata, per volontà del coltissimo Gianandrea Lazzarini, la manifattura di maiolica fina, incaricando due ceramisti di fine e aggiornato mestiere lodigiano, Antonio Casali e Filippo Callegari. La loro produzione riesce a raggiungere il successo grazie al continuo studio tecnico-artistico dei modelli di forme e decori. Ma il salto di qualità arriva attorno al 1776 quando riescono ad acquistare i segreti della tavolozza a piccolo fuoco. Straordinaria sarà l'interpretazione pesarese del motivo decorativo a piccolo fuoco più in voga in tutta Europa: un gioco floreale dal disegno stilizzato, dominato da una rosa recisa, chiamato spesso nei documenti d'epoca all'uso di Trasburgo perché derivante da un'invenzione della manifattura di maiolica Hannong a Strasburgo, in Francia. La rosa pesarese assume subito un carattere molto particolare nel disegno del bocciolo circolare e del petalo maggiore, che assume un disegno ovoidale o leggermente incurvato, chiamato con un sottile velo ironico a cozza, rendendolo facilmente riconoscibile. Questo porterà il motivo alla rosa pesarese ad ornare molti servizi da tavola, con crescente successo, entrando nella consuetudine del pregiato dono matrimoniale di alta classe.
-
Lotto 254 Pittore dell'Italia centrale del XVII secolo ( - )
San Sebastiano
olio su tela cm 95x73; con cornice cm 116x97 -
Lotto 255 Giovan Battista Gaulli (attribuito a) (Genova, 1639 - Roma, 1709)
Ecce Agnus Dei
olio su tela ovale cm115x87; con cornice cm 132,5x104,5 -
Lotto 256
Vincenzo Belli (Torino 1710 - Roma 1787). Importante candelabro a tre luci dell'orafo/argentiere Vincenzo Belli di Bartolomeo, seconda decade del XVIII secolo, Roma, Stato Pontificio.
peso g 1180 ca Base tonda con tre ordini di modanature, di cui due con decoro a racemi.
Fusto liscio che appoggia su base circolare con piedistallo a tre piedi ferini terminati con foglia d'acanto.
Raccordato con elegante centinature a mascheroni bacchici romani tra tralci d'uva. Terminale a coppa riccamente cesellato con decori fogliati.
Il finale è a porta candela, in quanto la prima parte del candelabro si divide dalla superiore per diventare un candeliere unico.
Da una base esagonale si dipartono, alternandosi con un decoro circolare fogliato, le tre fiamme che poggiano su bracci a girale.
Il puntale ad anfora termina con un coperchio fisso riccamente decorato a fiori e frutti a rilievo e sormontato da un puntale a pigna.
Ogni singolo pezzo reca il punzone dello Stato Pontificio e del Maestro Belli
Misure solo del candeliere/base cm. 35,5 base diametro cm. 17
Misure del candelabro a tre luci: altezza cm.53, ingombro cm. 29
Capostipite di una famiglia di argentieri che fu attiva a Roma fino al 1867 ca. A Torino egli lavorò presso botteghe che eseguivano argenterie per casa Savoia. Si trasferì poi a Roma, dove ebbe una sua bottega dal 1741 - anno in cui prese la patente di argentiere - fino al 1787. Il suo marchio era V B. La sua bottega in un primo tempo si trovava accanto alla Chiesa di San Luigi dei Francesi, fu poi trasferita nei pressi del Teatro Valle. . Vincenzo Belli realizzava le sue argenterie secondo il gusto del più ricco barocchetto romano. -
Lotto 257 Pietro Paolo Bonzi (attribuito a) (Cortona, 1576 - Roma, 1636)
La merenda del fruttivendolo
olio su tela cm 102x130 -
Lotto 258 Pittore lombardo del XVII secolo ( - )
Sibilla
olio su tela cm 148x109; con cornice cm 170x131 -
Lotto 259 Pittore veneto del XVIII secolo ( - )
L'ascesa al Calvario. XVIII secolo
olio su tela cm 43x53,5 XVIII secolo -
Lotto 260
L'incontro
china, acquerello e matita su carta cm 22,5x34 -
Lotto 261 Pittore dell'Italia centrale del XVIII secolo ( - )
Architettura
olio su tela cm 63x90 -
Lotto 262 Antonio Cifrondi (Clusone, 1656 - BRescia, 1730)
Uomo col turbante fa gli scongiuri
olio su tela cm 42x58 Accompagnato da documentazione a cura del Prof. Negro -
Lotto 263 David Teniers II (probabilmente_dapres) (Anversa, 1610 - Bruxelles, 1690)
Il banchetto delle scimmie
Olio su tavola cm 13x25; con cornice cm 24x33 -
Lotto 264 Francesco Londonio (attribuito a) (Milano, 1723 - Milano, 1783)
Figure di armenti a riposo
olio su tela cm 31,5x22,5 -
Lotto 265 David Teniers II (probabilmente_dapres) (Anversa, 1610 - Bruxelles, 1690)
Scimmie che fumano e che bevono
Olio su carta applicata su tela cm 13x24; con cornice cm 27x33