#56: Grandi capolavori: da Mattia Preti a Paul Gauguin
-
Lotto 25 Luigi Desio - Trompe l’oeil raffigurante incisione di Antonio Tempesta, XVIII secolo cm 65 x cm 101 Olio su tela Opera dichiarata d'interesse culturale ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs 42/2004, l'acquisto è subordinato all'esercizio della prelazione da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. Antica collezione Notaio Cav. Fazio. Superficie del dipinto risulta interessata dalla presenza di uno strato di vernice ossidata e ingiallita.
-
Lotto 26 Andrea Locatelli (attribuito a) (Roma 19.02.1695-Roma 19.02.1741) - Veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, XVIII secolo cm 56 x cm 110 Olio su tela Pittore di paesaggi che contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei" ASORstudio
-
Lotto 27 Andrea Locatelli (attribuito a) (Roma 19.02.1695-Roma 19.02.1741) - Veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, XVIII secolo Cm 56x110 Dipinto ad olio su tela Pittore di paesaggi che contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei" ASORstudio
-
Lotto 28 Eugene De Blaas (attribuito a) (Albano Laziale 1844-Venezia 1932) - Figura allegorica della primavera cm 100x35; in cornice 117x52 olio su tavola Firmato E. De Blaas.
-
Lotto 29 Eugene De Blaas (attribuito a) (Albano Laziale 1844-Venezia 1932) - Figura allegorica dell'autunno cm 100x35; in cornice 117x52 olio su tavola
Firmato De Blaas.
-
Lotto 30 Firmato e datato in basso a sinistra . Il dipinto in questione fu certificato dal Prof. Michele Biancale(Sora 1878,Roma1931), uno dei più importanti e influenti critici e studiosi d'arte del secolo scorso, titolare della cattedra dell'università di Roma,amico del prozio dell'attuale proprietario e che nel 1920 ne consiglio proprio l'acquisto a quest'ultimo, inoltre a testimoniare ciò si trova sul retro l'autentica dello stesso.
Sir John Lavery, nato a Belfast nel 1856, fu uno dei pittori di ritratti più importanti dello scorso secolo, molto ricercato nel mercato dell'arte fino ad oggi, con i suoi ritratti della società edoardiana,
comprese le commissioni di Edward Carson , Winston Churchill (suo vicino di casa) ed i ritratti della famiglia reale britannica.
Fu cosi influente che il ritratto della moglie Hazel venne utilizzato come immagine delle banconote irlandesi.
Anche in Italia ebbe ampio successo, partecipò a importanti mostre internazionali soprattutto dopo la sua importante personale alla Biennale di Venezia del 1910,
e molti artisti italiani furono influenzati dallo stile ritrattistico del nostro.
-
Lotto 31 Markó il Vecchio Károly (Levoča 1793-Firenze 1860) - Passeggiata in carrozza lungo un viale alberato., nineteen° secolo cm 56x 25, in cornice 71 x 40 Olio su tela Firmato e datato in basso a destra C.Markò 1831. Perizia della Dott.sa Elena Chiesa
-
Lotto 32 Matteo Olivero - Moschea con minareto in un paesaggio orientaleggiante, fine 19° secolo cm. 54.5 x 87.5, in cornice 68 x 101 Olio su tela
Firmato in basso a destra Olivero. Con certificazione del Prof. Claudio Strinati del 9 agosto 2022.
Olivero fu un pittore e scultore tra i maggiori esponenti del divisionismo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Originario di Pratorotondo, si trasferì a Torino per studiare all’Accademia Albertina delle Belle Arti. Egli fu dedito a temi sociali, in particolare agli emarginati, e alla dimensione emotiva del paesaggio.
-
Lotto 33 Telemaco Signorini (Italian 1835-1901) - Ritratto di un anziano gentiluomo dalla lunga barba bianca cm 62x50; in cornice cm 79x67 olio su tela Signorini. Presente expertise del Prof. Claudio Strinati, con stima pari a € 15.000-€ 18.000
-
Lotto 34 Alberto Pasini (Italian 1826-1899) - Uomo con fucile cm 35x31; cm 52x49 disegno a matita su carta Firmato in basso a destra A.Pasini e a sinistra Firenze 19 Aprile 1871
-
Lotto 35 Vincenzo Irolli (Napoli 1860-Napoli 1949) - Testa di fanciulla, 20° secolo H 39 cm x Base 27 cm. In cornice: H 47 cm x Base 37 cm Dipinto ad olio su tavoletta Firmato V. Irolli. Perizia del Prof. Claudio Strinati, con stima pari ad €10.000
-
Lotto 36 Alberto Pasini (Italian 1826-1899) - Angolo di palazzo veneziano sulla laguna, 1886 cm32x23; in cornice cm54x45 Acquerello su cartone Firmato sul lato destro.
-
Lotto 37 Cesare Maggi (Roma 1881-Torino 1961) - Paesaggio, 1947 cm 86x59, Cm 97x69 Dipinti ad olio su tela Firmato in basso a destra. Expertise del prof. Claudio Strinati
-
Lotto 38 Vincenzo Irolli (Napoli 1860-Napoli 1949) - Natura morta di pesci cm 99.5x150 olio su tela Già Dorotheum nel 2019. Corredato da Certificato per la libera circolazione.
-
Lotto 39 Paul Gauguin (Francia 1848-Polinesia Francese 1903) - Gruppo di bambine con ombrelli Mm 373x290 Gouache su cartoncino
Sul retro incollato giornale inglese "People's Friend" may 24 1915. Perizia calligrafica della Dott.sa Mavica Valentina e Luca Pedulla
Risalente al periodo bretone di Pont-Aven (1885-1886), proveniente da un'illustre famiglia catanese, acquistata negli anni 50 del XX Secolo. Con tuttte le caratteristiche tipiche dei bozzetti dell'autore, l'opera riflette l'operatività del pittore che avevava l'abitudine di prendere annotazioni ed appunti a disegno per la preparazione di opere maggiori, utilizzando così abbozzi stilati a matita e completati a tempera, acquerello e pastello.
É opera significativa, che mostra come il pittore mette in evidenza la semplicità dei soggetti, la naturalezza della provincia, che rappresentava il mondo della quiete e dell'armonia, opposto al dinamismo dell’industrializzazione che in quegli anni imperversava soprattutto a Parigi. In Bretagna trova il ”primitivo” di cui era alla ricerca, e proprio a Pont Aven sviluppa il proprio linguaggio pittorico, il cloisonnisme, così chiamato per analogia in quanto le parti cromatiche hanno una netta delimitazione. Numerosi sono gli esempi di questa espressione pittorica che egli cerca di realizzare, prima con acquerelli o pastelli su disegni a matita, da cui poi concretizzare l'opera definitiva su tela, a olio, dove le linee sono delimitate e marcate mettendo in evidenza le zone colorate. Circoscrivendo così le figure, la linea grafica acquista autonomia al pari di una superficie colorata incastonata da segni. Inoltre, il cromatismo luminescente impressionistico
E motivi orientali degli ombrelli, più precisamente giapponesi, fanno apparire evidente la ricerca e i tentativi di Gauguin volti ad una indagine coloristica per acquisire il senso del colore, portandolo a splendere grazie all' intensità della luce e del sole della Bretagna. Lavori significativi che possono considerarsi similari per impostazione alla su citata opera, possono essere:
- “Giovani Bretoni che Danzano”, 1888, pastello su carta, 24.2 x 41 cm, Amsterdam Rijksmuseum Vincent Van Gogh,, cui fa riferimento l'altra opera “Girotondo
- “Giovani Bretoni che Danzano”, 1888, pastello su carta, 24.2 x 41 cm, Amsterdam Rijksmuseum Vincent Van Gogh,, cui fa riferimento l'altra opera “Girotondo tra Giovani Bretoni”, 1888, olio su tela, 73 x 92.7 cm, Washington National Gallery of Art;
- “Il Cristo Giallo”, 1889, schizzo per il quadro a Buffalo, acquerello, 15.2 x 12.1 cm, New York, coll. Chapman, cui fa riferimento all'opera “Il Cristo Giallo”, 1889, olio su tela, 92 x 73 cm, Buffalo (New York), Albright-Knox Art Gallery.